Tuning e auto d’epoca al Salone di Francoforte - Motori.it

Tuning e auto d’epoca al Salone di Francoforte

Francesco Giorgi
12 Settembre 2019
158 Foto
Auto storiche a Francoforte

Accanto alle novità di mercato, l’IAA 2019 presenta un nutrito parterre di modelli speciali e vetture storiche di grande prestigio.

Programmi di espansione di nuove tecnologie, progetti di elettrificazione: le “voci” che compongono il leit motiv del Salone di Francoforte 2019 rappresentano gli elementi di maggiore rilievo per la rassegna di Messe Frankfurt che si appresta ad aprire al pubblico e si concluderà domenica 22 settembre. Tuttavia, i grandi programmi hi-tech non ne rappresentano l’unica attrattiva: anche l’IAA – al pari degli altri principali eventi automotive – offre spazio al settore dell’aftermarket, non soltanto riguardo ai Gruppi di componentistica e ricambi originali. La filiera post-vendita, qui individuata nella “nicchia” di accessori e parti speciali che hanno l’obiettivo di aumentare l’immagine e le prestazioni dei veicoli, conta sulla nutrita base di appassionati che di un’autovettura “come uscita di fabbrica” non sanno che farsene. Del resto, la Germania viene considerata come la “patria” europea del tuning: è quindi naturale che anche il Salone di Francoforte 2019 possa contare sulla presenza di alcune delle principali aziende specializzate in elaborazioni, pronte ad esporre le rispettive ultime creazioni per la gioia degli enthusiast disposti a sborsare cifre anche di una certa importanza pur di entrare in possesso del kit che serve ad enfatizzare l’appeal della propria vettura, così come set di sospensioni sportive, sistemi frenanti ad alte prestazioni, accessori “racing”, programmi di rimappatura centraline.

Accanto agli stand degli elaboratori, il Salone di Francoforte 2019 si segnala per una interessante novità: il debutto dell’altrettanto prolifico settore dell’auto d’epoca. O, per meglio dire, del motorismo vintage che all’IAA 2019 vive il proprio esordio. Ma andiamo con ordine.



La passione per il tuning

  • Abt. Già celebre per i progetti di elaborazione dedicati alla gamma Audi, l’azienda di Kempten rivolge la propria attenzione alla lineup “commerciale” di Volkswagen. Una ideale prosecuzione di attività agonistica, essendo il Team Abt da tempo presente in Formula E con le monoposto Audi e-tron. Ed ecco, al Salone di Francoforte, la Divisione ABT e-line presente con Abt e-Caddy, variante “zero emisison” del popolare veicolo multispazio di Wolfsburg che replica, in scala ridotta, il progetto e-Transporter svelato in occasione del Salone di Ginevra dello scorso marzo. Sotto il cofano viene collocato un modulo powertrain da 110 CV, alimentato da un pacco batterie agli ioni di litio da 37,4 kWh, e in grado di imprimere al veicolo una velocità massima di 120 km/h. Fra le opzioni, la possibilità di dotare il veicolo di una batteria a capacità pressoché raddoppiata (74,6 kWh) per un’autonomia di circa 400 km. I tempi di accelerazione sono sono stati resi noti; al contrario, si conosce quanto richiesto per la ricarica “fast charge” della batteria, che in meno di 50 minuti ottiene l’80% di energia.
  • AC Schnitzer. La factory tedesca (da sempre specializzata nella produzione Bmw, alla quale in tempi più recenti ha aggiunto una personale attenzione verso MINI e, per l’appunto, Jaguar e Land Rover) espone, al Salone di Francoforte 2019, un esemplare di Bmw i8 allestita specificamente (e in collaborazione con Hankook) per il programma di educazione stradale “Tune it! Safe!” organizzato dalla KÜSKraftfahrzeug-Überwachungsorganisation, Associazione che raggruppa le aziende indipendenti specializzate in revisoni e controlli periodici sui veicoli a motore
  • Alpina. L’azienda di Buchloe, anch’essa legata a Bmw fin dalla sua fondazione che avvenne nel 1961, al salone di Francoforte 2019 espone la novità B3 Touring G21, ovvero una personale reinterpretazione realizzata sulla nuova Bmw Serie 3 Touring anch’essa esposta all’IAA. Alpina B3 Touring, dall’impostazione esterna “tipica” (tinta carrozzeria esclusiva, cerchi personalizzati, appendici supplementari non vistose, modanature ad hoc) viene equipaggiata, sotto il cofano, con l’unità “G58” che esordirà il prossimo anno a bordo di Bmw M3, e provvista di 462 CV di potenza fra 5.000 e 7.000 giri/min, con una coppia massima di 700 Nm fra 3.000 e 4.250 giri/min, cambio automatico ZF otto rapporti e trazione xDrive con blocco differenziale a controllo elettronico, e 300 km/h di velocità massima.
  • Brabus. Fra le novità attese allo stand dell’azienda di Bottrop eternamente rivolta alla produzione Daimler AG, un trio di progetti sostanzialmente agli antipodi fra loro: la compatta, la baby, il gigante. Si inizia con “B35S”, ovvero Mercedes-AMG A35 equipaggiata con un bodykit dedicato e un programma PowerXtra da 39 CV in più (che porta la potenza da 306 a 345 CV e la coppia massima a 460 Nm), ottenuti agendo sulla centralina per aumentare la pressione di sovralimentazione, oppure un kit Power B35+ che aggiunge 20 ulteriori CV mediante l’adozione di un impianto di scarico specifico, sprigiona 365 CV e fa schizzare A35 AMG a 100 km/h con partenza da fermo in 4”4. La “piccola” viene rappresentata da Brabus Ultimate E, cioè Smart EQ Fortwo allestita (in edizione limitata a 28 esemplari) con un esclusivo layout estetico (cerchi Monoblock Y da 18” ultraleggeri, verniciatura Royal Purple, abitacolo in pelle Mastik e Alcantara) e con una elaborazione powertrain che aumenta la potenza a 91 CV (92 CV in modalità Sport+, uno dei tre programmi supplementari studiati dai tecnici di Bottrop insieme alla modalità Eco ed a quella Sport). All’estremo opposto, ecco Brabus V12 900, che di Mercedes Classe G-AMG “di origine” mantiene il corpo vettura (adeguatamente “riveduto e corretto” con un programma di componenti supplementari e pannelli carrozzeria in fibra di carbonio) e l’impostazione meccatronica (il motore, tuttavia, viene portato a 6,3 litri). Abbondantemente “vitaminizzato”, Brabus V12 900 (sigla che identifica l’architettura del motore e la potenza espressa “dopo la cura”: appunto, 900 CV, per una coppia massima-mostre: 1.200 Nm autolimitati) raggiunge una velocità massima di 280 km/h e copre lo scatto da 0 a 100 km/h in 3”8. Ce n’è abbastanza per entusiasmarsi, ma non sarà facile vederne un esemplare in strada: ne verranno prodotte soltanto 10 unità.
  • Startec. La Divisione di Brabus specializzata in elaborazioni sulle coupé, GT e SUV di oltremanica di grande prestigio, espone a Francoforte 2019 un programma di upgrade dedicato a Bentley Continental GTC Convertible, di recente aggiornamento nella nuova generazione: la vettura mette in evidenza nuovi cerchi Monostar M da 22”, nuovi paraurti (anteriore e posteriore) in fibra di carbonio, un diffusore specifico con luce supplementare a Led, nuovi spoiler e gusci degli specchi retrovisori (ovviamente anch’essi in carbonio), un impianto di scarico in acciaio inox ed un set di sospensioni ribassate.
  • Novitec. L’azienda di Stetten espone, all’IAA 2019, una personale reinterpretazione sul tema Lamborghini Urus: il SUV di Sant’Agata Bolognese, che di serie sviluppa una potenza rispettabile (650 CV), con la “cura” Novitec riceve una elaborazione estetica in fibra di carbonio, un set di cerchi Vossen da 23” con pneumatici Pirelli PZero da 285/35 – 23 all’anteriore e da 325/30 – 23 al posteriore, sospensioni ribassate di 25 mm, un impianto di scarico artigianale ed un chip supplementare plug-and-play per la centralina, che modifica i parametri della mappatura relativamente alla portata di iniezione, alla pressione di sovralimentazione ed all’accensione. Così allestito, lo “Sport Utility” emiliano sprigiona 782 CV di potenza, una forza motrice da 1.032 Nm di coppia massima e, su strada, viene dichiarato da Novitec per una velocità massima di 310 km/h ed un tempo di 3”3 (contro i 3”6 “di serie”) per lo scatto da 0 a 100 km/h.


Le auto storiche al Salone

I “puristi” in visita al Salone di Francoforte 2019 hanno la possibilità di… rifarsi gli occhi ammirando l’esposizione IAA Heritage by Motorworld, in programma al Padiglione 4 di Messe Frankfurt. Una novità, per la rassegna tedesca rivolta per lo più alla presentazione dei modelli in procinto di debuttare sul mercato (e, mai come quest’anno, dedicata alle strategie di sviluppo tecnologico). Come sempre più spesso avviene fra i big event, tuttavia, anche il settore “vintage”, sempre più “centrale” nell’immaginario collettivo, assume un ruolo di primo piano: ecco, quindi, nascere uno spazio ad hoc che punta i propri riflettori sul mondo delle auto d’epoca.

Ad organizzare la kermesse è Motorworld, network di complessi dedicati a tutto ciò che ruota intorno alla passione per il motorismo storico, avviato nel 2009 con Motorworld Region Stuttgart e, successivamente, ampliatosi con l’inaugurazione di Motorworld Köln-Rheinland e di prossimo ulteriore allargamento di azione con Motorworld München e Motorworld Zeche Ewald-Ruhr. Fra le “mission” del Gruppo, anche l’organizzazione di eventi a tema itineranti. “IAA Heritage by Motorworld”, dunque, è il primo approdo di Motorworld al Salone di Francoforte.

Fra le “regine del passato” in esposizione, è da segnalare un trio di Ferrari da capogiro: una Ferrari 250 Testa Rossa del 1958 (indicata come la settima delle 20 unità all’epoca prodotte), una 250 GT SWB California Spider del 1960 ed una 365 GTB/4 Daytona, quest’ultima nell’esatto allestimento del primo esemplare che, proprio cinquant’anni fa, venne esposto al Salone di Francoforte 1969 a cura dell’importatore Ferrari per la Germania. Un “parterre” di Bugatti da corsa degli anni 20 e 30, insieme ad una Royale (una delle autovetture più esclusive mai costruite) contrassegna la nobile usine di Molsheim. E ancora: dalla Divisione Classic di Brabus, una Mercedes 300SL Roadster completamente restaurata. Fra le meraviglie presenti, anche una Ford GT40.

Da Volkswagen Group Components, il Maggiolino elettrico (e-Beetle) con powertrain da 82 CV di VW e-Up! (anch’essa svelata a Francoforte) di cui ci siamo occupati nei giorni scorsi, e sempre per restare in tema di auto elettriche la simpatica Microlino (riedizione in chiave moderna, e ovviamente “zero emission”, della storica Isetta). Ancora da Volkswagen, un popolarissimo “Bulli” immerso in un’atmosfera Sixties come omaggio ai cinquant’anni dal Festival di Woodstock (ed all’epoca Hippy della quale il pullmino VW fu uno dei “testimoni meccanici”), un “Samba” con rimorchio Isetta dell’epoca, ed un pick-up VW T1 sul quale è stata caricata una Porsche 550 Spyder.

Oltre alle auto storiche, IAA Heritage by Motorworld si articola su installazioni artistiche a tema, collezioni private, stand di aziende specializzate in restauro, documentazioni, modellismo.



Motorworld al Salone di Francoforte 2019

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