Silvio Berlusconi e la sua influenza sul mondo dell'auto in Italia: le riforme introdotte - Motori.it

Silvio Berlusconi e la sua influenza sul mondo dell’auto in Italia: le riforme introdotte

Motorionline
12 Giugno 2023
Silvio Berlusconi e la sua influenza sul mondo dell'auto in Italia

Berlusconi ha introdotto il patentino per i ciclomotori e la patente a punti, ma anche il superbollo.

Silvio Berlusconi, imprenditore e politico italiano, ha fondato Edilnord nel 1960. Da qui ha costruito un impero mediatico, diventando proprietario di numerose società televisive come Mediaset e di giornali come il Corriere della Sera e il Giornale. Nel 1994 ha fondato il partito politico Forza Italia e ha servito come 50º presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana per tre mandati non consecutivi. Durante la sua carriera politica, Berlusconi ha portato avanti numerose riforme e ha affrontato la crisi economica del 2008.



I contributi automotive

Berlusconi ha dimostrato un forte interesse per il mondo dell’auto, cercando di migliorare il Codice della strada e di introdurre riforme specifiche. Ad esempio, ha promosso l’adozione di tecnologie avanzate per aumentare la sicurezza stradale e ha lavorato per ridurre l’inquinamento atmosferico causato dal traffico veicolare. Nel corso del suo governo nel 2011, tuttavia, Berlusconi si trovò a dover affrontare alcune difficoltà economiche. Fu costretto ad aumentare le accise per far fronte all’emergenza migranti di quegli anni e per finanziare il Fondo unico per lo spettacolo.



Il superbollo

Tra le politiche che introdusse si annovera però anche il superbollo, una tassa sulle auto con potenza superiore a 225 kW. Successivamente, il governo tecnico di Monti inasprì la legge portando la soglia a 185 kW, tuttora in vigore. Berlusconi introdusse la patente a punti nel 2003, un sistema efficace che permette di togliere punti ai conducenti in base alla gravità delle sanzioni. Berlusconi e il ministro delle Infrastrutture e trasporti Pietro Lunardi riuscirono a far modificare l’art. 142 del Codice della strada nello stesso anno, innalzando il limite massimo di velocità da 130 a 150 km/h in alcune condizioni. Tuttavia, la norma non venne mai messa in pratica per la paura di un aumento degli incidenti sulle autostrade italiane.



Il patentino

Bisogna riconoscere a Berlusconi anche il suo impegno per la sicurezza stradale, con l’introduzione del patentino per i ciclomotori nel 2005. Questa iniziativa ha colmato una falla del sistema, poiché prima i ragazzi potevano guidare senza conoscere le norme di circolazione. È importante sottolineare che il patentino ha avuto un impatto positivo sulla riduzione degli incidenti stradali tra i giovanissimi. Inoltre, Berlusconi fu il primo politico a credere in un collegamento stabile tra Calabria e Sicilia grazie al Ponte di Messina. Questo progetto ambizioso ha suscitato grandi speranze, ma purtroppo non è mai stato realizzato. Tuttavia, la sua visione ha contribuito a mantenere vivo l’interesse per questo ipotetico collegamento, con l’idea tutt’ora portata avanti dal ministro Salvini.

A cura di Simone Dellisanti



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