Nel 2009, in un mercato in difficoltà, le vendite di vetture a basso costo sono cresciute del 150%. Un convegno a Bologna analizza il fenomeno
Nel 2009, in un mercato in difficoltà, le vendite di vetture a basso costo sono cresciute del 150%. Un convegno a Bologna analizza il fenomeno
Agli italiani piace sempre di più il low cost. Non solo compagnie aeree, viaggi e vacanze. Oramai anche le vetture a basso costo hanno fatto breccia nel Bel Paese. Lo scorso anno le vendite di auto low cost sono aumentate del 150% in un mercato sostanzialmente stazionario. E anche le previsioni per il 2010 sembrano far ben sperare.
Secondo le stime di AssoLowcost nell’anno in corso le vendite del low cost di qualità aumenteranno tra il 6% e l’8%. Una performance che segue l’ottimo fatturato di settore registrato nel 2009 che, secondo l’associazione, è stato pari al 4,45% del Pil. Un fenomeno nuovo e dalle grandi potenzialità per il comparto delle 4 ruote e che sarà approfondito in un convegno organizzato dal Centro Studi Promotor GL events e dalla Facoltà di Scienze Statistiche dell’Università di Bologna con il supporto di Findomestic.
L’appuntamento è a Bologna – presso la Facoltà di Scienze Statistiche – giorno 16 giugno. Il convegno farà quindi il punto sulle prospettive del settore. Secondo un’indagine targata Findomestic, per ottenere consistenti diminuzioni di prezzo il 58% degli italiani è disponibile a rinunciare a immagine e prestigio, il 51% a strumenti di navigazione e comunicazione, il 44% ai servizi al momento della vendita, il 36% a eleganza e design.[!BANNER]
Pochi invece sono disposti a rinunciare a robustezza e affidabilità (5%), sicurezza attiva e passiva (5%), tenuta di strada e agilità di manovra (6%), gradimento e piacere di guida (8%), tutela dell’ambiente (8%), confort (14%). Gli italiani in altre parole, visti i tempi che corrono, guardano sempre di più alla sostanza che alla forma.