Hypercar e supercar del Salone di Ginevra “virtuale”: quale è la regina?

Redazione
05 Marzo 2020
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Supercar 2020

Anche in questa edizione, bloccata ai nastri di partenza, le sportivissime hanno fatto la parte del leone, ecco il podio di Motori.it

Il Salone di Ginevra 2020 è saltato per ovvie ragioni di sicurezza dovute al coronavirus, ma le novità erano ormai annunciate e così, ad una ad una sono state svelate tramite il web. Chiaramente, come da tradizione, la kermesse elvetica ha visto la presenza di numerose sportive ad altissime prestazioni per la gioia degli appassionati. Scopriamole tutte insieme per capire come evolve il mondo delle auto più performanti.

Bugatti Chiron Pur Sport

Nel caso che qualcuno avesse pensato, anche solo per un attimo, che la Bugatti Chiron non sia abbastanza sportiva, ecco che a Ginevra è arrivata la Chiron Pur Sport, con una mise aerodinamica rivista grazie anche ad una grande ala posteriore, una massa complessiva scesa di 50 kg, ed i rapporti del cambio accorciati. Infatti, sono più corti del 15%, e sono stati rivisti a livello di componenti interni per favorire l’accelerazione. Non a caso il tempo per andare da 60 km/h a 120 km/h scende di 2 secondi, mentre la velocità massima tocca “solamente” per una Bugatti i 350 km/h. Sotto pelle non cambia il W16 che rimane 8 litri sovralimentato da 1.500 CV e 1.600 Nm. Questo allestimento è riservato solamente a 60 esemplari che saranno venduti ad un prezzo di partenza di 3 milioni di euro, iva esclusa ovviamente.

McLaren 765 LT

La McLaren risponde con la 765 LT, sigla che sta per long tail, ovvero coda lunga, e riprende una tradizione della Casa di Woking offrendo un’evoluzione della 720 S decisamente intrigante. La cura aerodinamica è portata all’estremo con un alettone più alto di 60 mm e altri componenti in fibra di carbonio capaci di aumentare la deportanza del 25%. Il peso è sceso di ben 80 kg arrivando a soli 1.229 kg, mentre lo scarico in titanio con 4 uscite da voce al V8 4 litri biturbo che prende in prestito alcune soluzioni adottate dalla Senna come le modifiche alla testata per arrivare ad una potenza di 765 CV e 800 Nm di coppia massima. Ne derivano un’accelerazione da 0 a 100 km/h coperta in 2,8 secondi ed uno scatto da 0 a 200 km/h bruciato in soli 7,2 secondi. Anche in questo caso la produzione è limitata, ma a 765 esemplari.

Porsche 911 Turbo S

Più larga per ospitare carreggiate più ampie, la Porsche 911 Turbo S, realizzata sulla base dell’ultima variante delle sportiva iconica tedesca, la 992, presenta una nuova ala posteriore che diventa più grande al crescere della velocità, e nasconde sotto pelle il flat six da 3,8 litri biturbo che cresce di potenza fino ad arrivare a 650 CV ed 800 Nm di coppia massima. Merito anche delle nuove turbine a geometria variabile con giranti maggiorate da 5 a 5,5 cm, e quella del compressore cresciuta fino a 6,1 cm. Per gestire tutta questa potenza il fortunato driver può avvalersi della trazione integrale capace di trasferire fino a 500 Nm all’asse anteriore. La velocità massima si attesta sui 330 km/h e l’accelerazione da 0 a 100 km/h è coperta in 2,7 secondi, migliorando di 2 decimi, mentre il traguardo dei 200 km/h con partenza da fermo è tagliato in 8,9 secondi, 1 in meno rispetto al modello precedente. Per averla bisogna investire una cifra pari a 224.527 euro, che diventano 238.435 euro per la variante cabrio.

Aston Martin V12 Speedster

Se l’anno scorso c’erano le Ferrari Monza a tenere alta la bandiera delle barchette, quest’anno è toccato all’Aston Martin V12 Speedster, che si rifà alla DBR1 del 1959 trionfatrice a Le Mans per il design ed arriverà alla clientela all’inizio del 2021 in cambio di un assegno da 875.233 euro. Ne verranno costruite solamente 88, ed avranno una livrea ispirata a quella dei caccia F-18. Per guidarla non sarà necessario il casco, anche se è priva di parabrezza, visto che l’Aston Martin ha sviluppato un sistema per spostare il flusso d’aria sopra la testa di guidatore e passeggero, e non c’è modo migliore per apprezzare a pieno il sound del V12 5.2 biturbo da 700 CV e 753 Nm di coppia massima. Un motore capace di spingerla da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi e di farle raggiungere i 300 km/h di velocità massima limitata elettronicamente.

Bac Mono

Non tutti puntano sulla potenza, infatti c’è chi scommette tutto sul peso, ovviamente senza rinunciare ai cavalli, come la Bac Mono, una sorta di F3000 da strada che pesa appena 570 kg e sprigiona una potenza di 326 CV grazie ad un 2.3 sovralimentato di origine Ford. In 2,8 secondi tocca i 100 km/h e poi si spinge fino a 272 km/h con una rapidità impressionante. Infatti, si porta dietro meno di 1,72 kg per cavallo. Costruita mediante stampa 3D, fa largo uso di fibra di carbonio arricchita di grafene per i pannelli della carrozzeria.

Bentley Mulliner Bacalar

Sono stati già tutti prenotati i 12 esemplari da 1,7 milioni di euro l’uno dell’esclusiva Bentley Mulliner Bacalar, una 2 posti dal design unico che sfrutta alluminio e carbonio e della quale alcuni particolari sono stati realizzati mediante stampa 3D. Pelle pregiata, lana inglese ed Alcantara sono alcuni dei materiali scelti per l’interno di questa vettura da guidare a cielo aperto. Sotto il lungo cofano anteriore troviamo il 12 cilindri 6 litri biturbo da 690 CV e 900 Nm di coppia massima. Il suo obiettivo è di consentire ai 2 fortunati occupanti di viaggiare nel massimo del comfort e della sicurezza grazie alle sospensioni pneumatiche ed alla trazione integrale. Lo scatto da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi è il suo biglietto da visita per far capire che è anche dannatamente veloce.

Koenigsegg Jesko Absolute e Gemera

Attualmente ancora in fase di sviluppo, presenta un’aerodinamica rivista per puntare a record di velocità pazzeschi, nell’ordine dei 500 km/h. Infatti, sparisce la grande ala in favore di 2 pinne ed anche i cerchi hanno delle protezioni specifiche, stiamo parlando della Koenigsegg Jesko Absolute. Sottopelle rimane il cattivissimo V8 5 litri biturbo che arriva a ben 1.625 CV. Con questa supercar teminano le proposte spinte esclusivamente dal motore termico in rassegna; infatti il produttore svedese propone anche la ibrida Gemera, lunga quasi 5 metri, con 3 motori elettrici ed un 2 litri sovralimentato a 3 cilindri per una potenza totale di 1.725 CV e ben 3.500 Nm di coppia massima. Le prestazioni sono da brivido: 400 km/h e 1,9 secondi per scattare da 0 a 100 km/h. Volendo, può percorrere fino a 50 km in modalità elettrica e toccare i 300 km/h viaggiando ad impatto zero. Sarà prodotta in 300 esemplari, ma offrirà una comodità sconosciuta alle altre hypercar.

Gumpert Nathalie First Edition

I nostalgici della mitica Apollo dovranno ricredersi di fronte alla Gumpert Nathalie First Edition, una vettura dalle prestazioni a dir poco interessanti, con una velocità massima di 300 km/h ed uno scatto da 0 a 100 km/h coperto in 2,5 secondi che nasconde una tecnologia unica nel suo genere: è la prima auto di produzione al mondo con una cella combustibile a metanolo che produce idrogeno e lo converte in energia elettrica erogata dai 4 motori montati su ogni ruota. Per cui, al di là dei 536 CV, è particolarmente intrigante il fatto che il serbatoio da 65 litri si riempie in 3 minuti e garantisce un’autonomia di 820 km. La vettura in questione sarà realtà entro la prima metà del 2021, quando inizieranno le consegne, e il suo prezzo è di 407 mila euro, mentre la produzione sarà limitata a 500 esemplari.

Vega EVX

Arriverà tra 2 anni, e sarà prodotta in 25 esemplari, così riferiscono i vertici della Vega che hanno intenzione di produrre la EVX: un’elettrica da oltre 1.900 CV capace di scattare da 0 a 100 km/h in meno di 2 secondi e di toccare i 380 km/h con un’autonomia generale di 750 km. Cifre che la renderebbero competitiva rispetto alle sportive dai nomi noti, ma che dovranno essere confermate dai fatti. Sarà la prima sportiva ad impatto zero realizzata in Sri Lanka e non vediamo l’ora di osservarla all’opera.

Hispano Suiza Carmen Boulogne

La Carmen Boulogne è la novità elettrica del costruttore spagnolo Hispano Suiza. Si tratta di una hypercar esclusivissima che sarà prodotta a partire dal 2022 solamente in 5 esemplari, che andranno ad aggiungersi alle 14 unità della Carmen. La vettura è spinta da un doppio motore elettrico a magneti permanenti capace di sprigionare ben 1.114 CV e di far accelerare l’auto da 0 a 100 km/h in meno di 2,6 secondi. La velocità massima è superiore ai 290 km/h. Il prezzo è in linea con l’esclusività del modello: ben 1,65 milioni di euro.

Pinifarina Battista Anniversario

1.900 CV, meno di 2 secondi per toccare i 100 km/h con partenza da fermo, altri 10 secondi per arrivare a 300 km/h ed una velocità massima di 350 km/h. Sono i numeri della Pininfarina Battista Anniversario, la hypercar elettrica che celebra i 90 anni del brand e promette di essere una delle auto più desiderate al mondo spinta dalla veemenza dei suoi 4 motori elettrici che sfoderano una coppia di 2.300 Nm e consentono un’autonomia dichiarata di 500 km. Il prezzo dei 5 esemplari previsti e sviluppati da Nick Heidfeld parte da 2,6 milioni di euro, ma non temete: la Battista “normale” arriverà a quota 150 unità.

Il podio di Motori.it

Ora che la panoramica è completa vi forniamo il nostro personalissimo podio, che può essere condiviso o meno, ma è dato da alcune oggettive ragioni, anche se quando si parla di auto del genere la passione prevale sulla ragione.

  1. Koenigsegg Gemera
  2. McLaren 765 LT
  3. Porsche 911 Turbo S

Al primo posto c’è la Koenigsegg Gemera, perché interpreta una fase di transizione, quella dal motore termico all’elettrico, con una proposta ibrida decisamente originale che sposa una certa dose di praticità alla ricerca di prestazioni inarrivabili per quasi tutte le auto in produzione. Dietro di lei c’è spazio per la McLaren 765 LT, una sportiva che continua a sfidare la Ferrari con coraggio e si avvicina prepotentemente alle prestazioni della Senna. Chiudiamo con un’icona intramontabile, la Porsche 911 Turbo S; nonostante le 911 siano tutte turbate, eccezion fatta per le GT3 e GT3 RS ed altre varianti speciali destinate a pochissimi eletti, la Turbo riesce a mantenere il suo status, e con il tempo è diventata ancora più veloce, ma sempre utilizzabile nel quotidiano.

Supercar e hypercar del Salone di Ginevra "virtuale"

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