DS: primo contatto con la nuova DS5

Valerio Verdone
06 Luglio 2015
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DS: primo contatto con la nuova DS5

Rinnovata nel design, la nuova DS5 vanta il nuovo 2.0 Blue HDi da 180 CV con il cambio EAT6.

Rinnovata nel design, la nuova DS5 vanta il nuovo 2.0 Blue HDi da 180 CV con il cambio EAT6.

Il brand DS è ormai indipendente: unico, esclusivo e assolutamente premium. Per questo avrà una rete di distribuzione dedicata, nella quale spicca il primo Store DS, a Milano, a cui si aggiungerà quello di Roma, ad ottobre, e tutti gli showroom del marchio transalpino che verranno differenziati da quelli del Double Chevron anche quando si troveranno in un’unica struttura.

Insomma, gli eredi di quella mitica vettura identificata con le stesse lettere della nuova realtà automobilistica francese fanno sul serio: prima ci sarà un adattamento con il nuovo logo delle auto che conosciamo, DS4, DS3, e poi, dal 2018 arriveranno ben 6 nuovi modelli destinati al mercato mondiale.

Dopo tutto, le vendite DS si attestano sulle 550.000 unità nel mondo, 36.000 delle quali in Italia, e ben il 75% dei suoi clienti proviene da marchi premium noti, o come preferiscono dire gli uomini del marketing, sono di conquista. Quindi la scommessa di un Brand indipendente andava affrontata, e sarà una partita che si giocherà in campo mondiale, visto che non ci saranno più delle DS create ad hoc per un mercato specifico, come i modelli per la Cina.

Quindi una globalizzazione della personalizzazione, già perché il 53% di chi sceglie un’auto del Marchio lo fa per lo stile. Un’arma su cui punta molto la nuova DS5, la prima con il logo DS sul corpo vettura, che abbiamo guidato nell’incantevole scenario delle strade toscane nei pressi di Siena.

L’auto è stata ulteriormente affinata, non rivoluzionata, perché, ad onor del vero non ne aveva bisogno. La sua linea è ancora oggi assimilabile a quella di un concept, per via delle sue proporzioni intriganti, e guadagna un nuova calandra con monogramma DS ed i gruppi ottici anteriori con fari a LED e luci allo Xenon. L’interno presenta l’head-up display ed un nuovo sistema d’infotainment con schermo touch da 7 pollici che riduce i pulsanti sulla console centrale e, tramite il sistema DS Connect e l’App My DS, da settembre fornirà al guidatore informazioni utili quali gli intervalli di manutenzione, la localizzazione dell’auto, e gli consentirà di inviare SMS vocali. Inoltre, dialogherà con gli smartphone di ultima generazione attraverso la compatibilità con MirrorLink. Ma non è tutto, in un prossimo futuro sarà possibile acquistare dei servizi, come il pack mapping, che consente di controllare la posizione dell’auto quando viene affidata ai figli, oppure il pack tracking, che localizza la vettura in caso di furto.

Tecnologia a parte, le finiture caratterizzano da sempre gli interni delle DS e sulla DS5 è possibile scegliere addirittura tra 3 tipi di pelle: pieno fiore, Nappa e semi-anilina, senza dimenticare l’originale trama che ricorda il cinturino di un cronografo.

Ma l’aspetto e la tecnologia della nuova DS5 vanno di pari passo con i cambiamenti meccanici, come le nuove sospensioni Sachs, più morbide, e il nuovo motore 2.0 BlueHDi da 180 CV e ben 400 Nm, accoppiato al nuovo Cambio automatico EAT6, con tempi di passaggio da un rapporto all’altro ridotti fino al 50%.

Abbiamo preso posto al volante di questa versione, che conferisce un certo brio alla vettura nonostante le importanti dimensioni esterne: il motore è piacevole, e spinge bene, dissimulando la massa della DS5, facendo sentire la sua voce solamente quando si accelera a fondo, a freddo. L’accoppiata con la nuova trasmissione appare riuscita, con cambi marcia rapidi, che diventano più prolungati quando si seleziona la modalità di guida sportiva.

Nell’abitacolo di stampo aeronautico, che avvolge il guidatore ed anche i passeggeri, si viaggia con grande comodità, anche se il volante di grandi dimensioni non è il massimo della praticità nella guida impegnata, ed il display touch, al centro della plancia risulta incassato e non sempre agevole da gestire mentre si guida. Ma qualcosa bisognava pur sacrificare sull’altare del design. In compenso i consumi sono da citicar, con 4,3 l/100 km dichiarati e le emissioni di Co2 si attestano in appena 110 g/km.

Dopo la diesel più potente in gamma, siamo passati alla variante ibrida, nella quale il 2.0 HDi da 163 CV lavora in sinergia con un motore elettrico da 37 CV che agisce sulle ruote posteriori, il che le consente, all’occorrenza, di diventare una 4×4 vera e propria, ma soprattutto di percorrere fino a 4 km ad emissioni zero nella guida cittadina. In questo caso il cambio è il robotizzato, ma la spianta ai bassi regimi è assicurata dal propulsore ad impatto zero, mentre l’aggravio di peso è compensato da una sospensione posteriore multilink, più raffinata, che aiuta a pennellare le curve.

Disponibile sia con i 1.6 THP a benzina da 165 CV e 210 CV (fine 2015), che con i motori HDi da 120 CV, 150 CV e 180 CV, e nella variante Hybrid 4×4, la DS5 griffata DS ha un listino che va dai 30.900 euro della versione BlueHDi 120 CV S&S Chic ed arriva ai 47.250 euro della Hybrid 4×4 Edizione 1955.

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