Renault Twingo R1: dalla città ai percorsi da rally

Giorgio Dall'Olio
21 Novembre 2016
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Renault Twingo R1: dalla città ai percorsi da rally

Nel giro di un anno è stata sviluppata una versione da competizione dell’utilitaria francese con trazione posteriore.

Nel giro di un anno è stata sviluppata una versione da competizione dell’utilitaria francese con trazione posteriore.

La divisione di Renault attenta alle auto sportive pensate per chi, senza investire dei capitali, ha sempre avuto voglia di gareggiare e competere, a questo giro ha avuto una base di partenza con premesse eccezionali per chi volesse cominciare con il mondo delle gare.

La nuova Renault Twingo, che basa sulla stessa piattaforma della terza serie della Smart, parte già di suo con un motore turbo montato sopra alle ruote posteriori e ha, conseguentemente, la trazione posteriore. A novembre di un anno fa è nata l’idea di farne una versione da rally, alleggerita e potenziata, che durante la primavera di quest’anno è stata presentata ed ha già esordito al rally di San Remo – arrivando a vincere già cinque gare su ventuno disputate – e alla centesima edizione della storica Targa Florio, in Sicilia.

Oltre a essersi dimostrata estremamente affidabile (oltre alla regolare manutenzione non c’è stato bisogno di altri interventi), si è anche confermata l’economicità che dimostra come sia valida la parentela strettissima con la versione che tutti i giorni vediamo sulle nostre strade. 

È stata da poco presentata la versione evoluta del primo step della Twingo, chiamata quindi Twingo R1A Evo. La potenza è salita di ulteriori 25 CV a 128 CV in totale (considerando che la base di partenza è di 90…), la coppia è arrivata a 215 Nm di coppia a 3150 giri/min, contro i 135 a 2500giri/min iniziali. Gli interni sono stati completamente svuotati non solo per ridurre il peso, ma anche per consentire il montaggio di un roll-bar interno di modo da garantire non solo una maggiore rigidità torsionale, ma anche una maggior sicurezza in caso di incidente.

Il Kit R1A inoltre comprende anche un cruscotto apposito programmabile, con acquisizione di ogni sorta di dati riguardanti la vettura di interesse per il pilota, il cambio di serie con il rapporto finale accorciato, un impianto di scarico completo con catalizzatore, un serbatorio di sicurezza FT3/99 omologato FIA da 60 litri, la preparazione generale della scocca, comprensiva di rinforzi, e degli interni; i cerchi sono specifici da 16×6,5, i dischi dei freni anteriori e le pinze freno sono maggiorati, il freno a mano idraulico invece è pensato per indurre l’auto in Sovrasterzo – prassi comune, soprattutto durante certi tornanti molto stretti. 

Alla guida il risultato è estremamente divertente, perché mentre i comandi, essendo quelli della Twingo di serie, danno parecchia confidenza, l’auto dimostra di avere una tenuta di strada da vera auto sportiva, consentendo quindi al pilota – o aspirante tale – di lanciarsi in un misto stretto senza quasi mai togliere il piede dal pedale dell’acceleratore, guidando l’auto quasi come se fosse una trazione anteriore grazie al comportamento estremamente sincero dato dalla messa a punto di stampo rally. Il prezzo totale dell’automobile così equipaggiata è di 9793 euro + Iva per una Twingo Energy, già scontata quasi 1400 euro, ai quali si devono aggiungere 29.500 euro + Iva per il Kit R1A Evo, cui però si possono sottrarre 2000 euro di promozione di lancio.

Renault Twingo R1 su strada

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