Due nuovi propulsori a benzina (T3 da 150 CV e T4 da 180 CV) per le ultime nate di Goteborg. Promettono risparmi del 20%. Le vedremo a novembre
Due nuovi propulsori a benzina (T3 da 150 CV e T4 da 180 CV) per le ultime nate di Goteborg. Promettono risparmi del 20%. Le vedremo a novembre
Entro fine anno, anche Volvo punterà ancor di più sul downsizing. Motori di cilindrata contenuta che, con l’utilizzo dell‘iniezione diretta ad alta pressione e della sovralimentazione, consentono un risparmio in termini di carburante rispetto ai pari potenza, senza rinunciare a prestazioni di livello alto.
Debutto a novembre dei 2 GTDi, declinati in un’unica cilindrata – 1.6 litri – ma in due livelli di potenza: 150 CV e 180 CV, chiamati rispettivamente T3 e T4, che andranno a equipaggiare le nuove “serie 60” della Casa svedese: la berlina S60 e la station wagon V60.
La presenza della “D” non inganni: entrambe le unità saranno, infatti, alimentate a benzina. La sigla GTDi, Gasoline Turbocharged Direct Injection, indica la presenza della tecnologia dell’iniezione diretta e del turbocompressore.
Rispetto ai propulsori di uguale potenza, ma di maggiore cilindrata, Volvo dichiara un risparmio del 20% circa in termini di consumi ed emissioni di CO2 e un aumento della coppia a 240 Nm (fino a 270 Nm per la T4 grazie all’utilizzo dell’overboost).[!BANNER]
Questi valori, assicurano i tecnici svedesi, saranno ottenibili anche per la presenza su entrambi i motori della modalità di marcia DRIVe attivabile mediante un pulsante presente in plancia, che comprende il dispositivo Start&Stop (per i modelli equipaggiati con cambio manuale a sei rapporti: 1.6 GTDi T3 e T4) oppure il sistema di messa in “folle” del cambio nelle fasi di rilascio dell’acceleratore con la vettura in movimento (solo per le T4 da 180 CV dotate, a richiesta, del cambio automatico sequenziale Powershift a sei marce).
In un secondo momento è previsto il debutto di una versione più “pulita” del GTDi, con camera di scoppio adeguata all’impiego di bio etanolo E85.