Pulizia motore in quarantena: le attenzioni da prendere per evitare il Coronavirus

Redazione
31 Marzo 2020
Lavaggio motore fai da te

La drammatica emergenza Coronavirus si concretizza, per tutti, nell’impossibilità di utilizzare il proprio veicolo in tutta libertà. Ciò è dovuto alle disposizioni del Governo attuate per fronteggiare la diffusione dei contagi, ulteriormente aggiornate nel decreto legge del 25 marzo 2020 che, di fatto, obbligano gli italiani a potere spostarsi dalla propria residenza, o dal proprio […]

La drammatica emergenza Coronavirus si concretizza, per tutti, nell’impossibilità di utilizzare il proprio veicolo in tutta libertà. Ciò è dovuto alle disposizioni del Governo attuate per fronteggiare la diffusione dei contagi, ulteriormente aggiornate nel decreto legge del 25 marzo 2020 che, di fatto, obbligano gli italiani a potere spostarsi dalla propria residenza, o dal proprio domicilio, soltanto per motivi di:

  • lavoro
  • assoluta urgenza (“per trasferimenti in Comune diverso” come prevede l’art. 1, comma 1, lettera b9 del Dpcm del 22 marzo 2020)
  • situazione di necessità (“Per spostamenti all’interno dello stesso Comune o che rivestono carattere di quotidianità o che, comunque, siano effettuati abitualmente in ragione della brevità delle distanze da percorrere”)
  • salute.

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Piccola manutenzione per un veicolo sempre in ordine

In queste settimane, dunque, l’auto viene in media utilizzata meno rispetto alle “normali” situazioni che, ci si augura, tornino il prima possibile. Per questo, può essere utile dedicare alla propria vettura le attenzioni che non dovrebbero mai mancare che, a volte, passano in secondo piano (nessuno si senta “colpevolizzato”: lavoro, famiglia, commissioni quotidiane, non sempre lasciano il tempo necessario ad occuparsi con tutta calma delle condizioni del veicolo, fatti salvi gli elementi essenziali alla sicurezza propria e, soprattutto, altrui: pneumatici, luci, vetri, freni).

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Facciamo un po’ di maquillage al motore

È anche da considerare, e qui interviene la psicologia, che il “fai-da-te” può rivelarsi particolarmente utile ad alleviare la tensione da isolamento che molti avvertono in queste settimane di emergenza da Covid-19: dedicarsi a piccole attività aiuta, e non poco, a trascorrere le giornate ed a mantenere attivo il contatto con gli oggetti di normale utilizzo quotidiano. L’automobile è chiaramente fra questi. E fra le parti da tenere in considerazione per avere un veicolo sempre efficiente, l’aspetto estetico del motore non va dimenticato.

Un motore “pulito” porta numerosi vantaggi

Per restare “al volo” in tema psicologico, è innegabile che un motore “lindo”, alla vista, è motivo di soddisfazione per il proprietario. Sebbene non strettamente correlato alla sicurezza (come accennato, altre parti del veicolo sono più importanti), spendere un pochino del proprio tempo per avere un motore pulito “fa bello”, aiuta a mantenersi attivi e – perché no? – a “ripassare” visivamente le condizioni del vano motore. Non fosse altro che, di conseguenza a ciò, lavorare su un motore pulito è più comodo perché aiuta a sporcarsi di meno.

Un “occhio” in più per scoprire le piccole magagne

È peraltro importante – questo ai fini di un ancora più accurato esame delle condizioni della vettura e, quindi, anche delle eventuali manutenzioni che si necessitino – che un motore pulito rende più semplice accorgersi di piccoli “disturbi”: anche la più esigua perdita di lubrificante, di liquidi o di carburante “saltano all’occhio” dopo il primo utilizzo della vettura.

Lavare il motore con il “fai da te”

Nell’attuale emergenza da Covid-19, è bene tenere a mente che l’utilizzo dell’auto (così come di qualsiasi mezzo di trasporto privato) è condizionato (giustamente!) dalle prescrizioni del Governo cui abbiamo fatto cenno in apertura di questo servizio. Meglio dimenticarsi, per il momento, di portare la vettura all’autolavaggio, ovviamente se quest’azione non sia determinata da uno dei “comprovati motivi” che (e soltanto questi!) autorizzano a mettersi alla guida del proprio veicolo.

Se si agisce da soli, il lavaggio del motore può essere soltanto parziale

Chiaramente, dovendo far da se, l’automobilista potrà, in questa fase, procedere ad una pulizia “parziale” del motore. La legge, infatti, non consente di effettuare un lavaggio più profondo nel proprio garage; inoltre, occorre stare attenti a dove si mettono le mani (e dove, come e quali prodotti per la pulizia si utilizzano): il rischio di provocare un guaio è tutt’altro che secondario. Quando l’emergenza sarà terminata, saremo tutti ben felici di completare l’opera.

Cosa occorre per pulire il motore

Prima di tutto, è importante sapere che, oltre ad essere obbligatorio, il rispetto per l’ambiente è un impegno morale che deve sempre essere tenuto nella massima considerazione. È sufficiente disporre di una vecchia coperta, un vecchio tappeto o un pezzo di cartone di adeguate dimensioni da collocare al di sotto del vano motore: in questo modo, si eviterà di inquinare per terra. È altresì importante avere cura di lavorare in un locale ben aerato.

Lavaggio del motore: i prodotti-base da usare

Per una prima pulizia del motore, servono:

  • un detergente
  • una spazzola
  • alcuni panni
  • un pennello.
  1. Innanzitutto, è bene assicurarsi che il motore sia completamente freddo. Successivamente, si posizionino la coperta o il cartone sotto il vano motore
  2. La prima fase consiste nello spruzzare il prodotto detergente (che abbia capacità sgrassanti e che sia adeguatamente efficace), in abbondante quantità; e lasciarlo agire per qualche minuto. Ecco perché abbiamo indicato che è bene che il locale nel quale si opera sia ben aerato. Va da se che è essenziale evitare di fumare durante queste operazioni
  3. Una volta che il detergente abbia terminato la propria azione (gli esperti consigliano l’utilizzo di detergente per i freni, per l’eliminazione delle macchie più tenaci), si lava il motore – con movimenti dall’alto verso il basso – aiutandosi con la spazzola e con i panni
  4. Terminato il lavoro, è importante provvedere allo smaltimento di quanto utilizzato: panni, tappeto o cartone.

Attenzione alla pulizia personale!

Si può essere contagiati dalla propria vettura? La domanda, che effettivamente in molti si pongono, non è scontata. E, a costo di affrontare un argomento che potrebbe sembrare “ovvio”, preferiamo affidarci alla prudenza ed al buon senso che in questa delicatissima fase del mondo devono essere sempre mantenuti “a caratteri cubitali” da chiunque. Il motore, così come la carrozzeria e l’abitacolo, è sporco. Superfluo dirlo? Ovviamente no, tuttavia bisogna mettere in atto le prescrizioni del Ministero della Salute.

Serve criterio

Chiunque, quando termina anche il più “secondario” intervento di manutenzione al proprio veicolo, si lava le mani. Questo è tanto più importante quanto costituisce una delle regole-base per fronteggiare l’emergenza da coronavirus. Dunque, ecco che lavarsi le mani accuratamente – e, dopo terminato, disinfettarsele con un prodotto a base alcolica – è una prescrizione “obbligatoria” per minimizzare i rischi di contagio. Chi agisce con attenzione per se e soprattutto per gli altri, ed è consapevole di ciò, è già a buon punto.

Le “regole d’oro” del Ministero della Salute

Tutti hanno ben presente, in queste settimane, il “decalogo di protezione” reso noto dal Governo per limitare la diffusione del coronavirus. Fra i “punti” che ci sembrano della massima importanza durante le normali operazioni di controllo del veicolo, scegliamo:

  • lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con gel a base alcolica
  • evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
  • non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani
  • pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.

I disinfettanti sono utili: lo dice il Ministero

Restano validi gli strumenti indicati dallo stesso Ministero della Salute: “L’utilizzo di semplici disinfettanti – riportiamo testualmente – è in grado di uccidere il virus annullando la sua capacità di infettare le persone, per esempio disinfettanti contenenti alcol (etanolo) al 75% o a base di cloro all’0,5% (candeggina)”. La raccomandazione pratica suggerisce di “Disinfettare sempre gli oggetti di uso più frequente (telefono cellulare, auricolari, microfono) con un panno inumidito con prodotti a base di alcol o candeggina (tenendo conto delle indicazioni fornite dal produttore)”.

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