Imola: Michael Schumacher pilota più vincente nella storia del circuito

Redazione
30 Ottobre 2020
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Sette vittorie, cinque pole position, e il record ufficiale in gara: sul circuito romagnolo, Schumi ha saputo esaltarsi ed esaltare milioni di tifosi.

Trends: Formula 1

Il Gran Premio dell’Emilia Romagna, in programma domenica 1 novembre, resterà memorabile per più di un motivo: costituirà, dopo Monza e Mugello, il terzo GP in territorio italiano nell’arco della stessa stagione (una coincidenza mai verificatasi nei settant’anni del Mondiale di Formula 1); e riporterà, dopo quattordici anni dall’ultima edizione (2006), le monoposto della massima Formula all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Due avvenimenti che contribuiscono ad aumentare l’attesa degli appassionati verso il tredicesimo appuntamento stagionale 2020.

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“Nuovo” Imola diverso da quello di un tempo…

D’accordo: il tracciato che si prepara a vivere il weekend del GP di Emilia Romagna 2020 non è più quello che, molti anni fa, ospitava il Gran Premio di San Marino. È stato, negli anni, ampiamente modificato: una nuova chicane ha sostituito la curva del Tamburello dove nel 1989 la Ferrari di Gerhard Berger si era schiantata, prendendo fuoco (grazie all’immediato intervento della squadra antincendio dei “Leoni della CEA” tutto si risolse con pochi danni fisici per il pilota austriaco) e dove nel 1994 avvenne l’incidente costato la vita ad Ayrton Senna; una nuova variante ha preso il posto della curva Villeneuve dove, durante le qualifiche del GP di San Marino 1994, si verificò l’incidente mortale di Roland Ratzenberger. Anche il tratto delle Acque Minerali è nuovo: due curve veloci ed una più ampia via di fuga costituiscono l’attuale layout; ridisegnate anche la Rivazza e la Variante Bassa.

… ma passione, atmosfera e immagine sono quelle di sempre

Ciò che rimane immutato, ad Imola, è l’atmosfera: un’allure di circuito “old style”, particolarmente tecnico, che ne fa uno dei tracciati più amati da piloti e tifosi, e l’enorme passione (siamo nel cuore della Motor Valley emiliano-romagnola) che da sempre aleggia sul territorio.

Le “Rosse” e Schumi: un legame indissolubile

Ferrari è poi ad un tiro di schioppo da Imola: ragion per cui il “circuito del Santerno” (dal nome del maggiore affluente del Reno che vi scorre nelle immediate vicinanze) costituisce un palcoscenico privilegiato – e, per converso, anche fra i più impegnativi – per le “Rosse”. Non fosse altro per il fatto che, oltre a portare il nome del “Drake” e del figlio Dino, Imola venne realizzato, nei primissimi anni 50, anche grazie all’interessamento dello stesso Enzo Ferrari (oltre che, è doveroso ricordarlo, dei fratelli Maserati, all’epoca fondatori della O.S.C.A., e di altri costruttori).

Le “aride cifre” parlano chiaro: sulle ventisei edizioni del GP di San Marino che hanno avuto luogo fra il 1981 ed il 2006, Ferrari vi ha trionfato in otto occasioni, fra il 1982 ed il 2006. La prima, con Didier Pironi; l’ultima, che coincide con l’edizione di addio al GP di San Marino, nel 2006. Vincitore fu Michael Schumacher.

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Il più vincente di sempre a Imola

E proprio il “Kaiser” rappresenta, per numero di successi personali, il più prolifico interprete dei 5 km dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari. Il fuoriclasse tedesco, la cui immagine è peraltro legata in maniera indissolubile a Maranello, ha scritto il proprio nome nell’albo d’oro di Imola in ben sette occasioni:

  • 1994
  • 1999
  • 2000
  • 2002
  • 2003
  • 2004
  • 2006.

La prima vittoria (quella della tragica edizione del ’94) venne conquistata da “Schumi” al volante della Benetton B194 motorizzata Ford Zetec. Tutte le altre sono contrassegnate dal “Rosso” di Maranello. Insomma: si può dire che Imola rappresenti un circuito nel quale Michael Schumacher ha sempre, nella propria carriera, saputo esaltarsi.

Un amore, fra Schumi ed il circuito romagnolo, che si traduce anche attraverso ulteriori statistiche:

  • 5 pole position (nel 1995 su Benetton B195-Ford, nel 1996 al primo anno in Ferrari; e, via via, nel 2002, nel 2003 e nel 2006)
  • Il record sul giro in gara (nel 2004, al volante della Ferrari F2004, in cui venne fatto registrare il tempo di 1’20″411, sebbene nella precedente configurazione di pista da 4,993 km utilizzata fino al 2005).

Tre delle sue vittorie memorabili proprio ad Imola

Michael Schumacher, oltre al successo datato 1994 che contribuì alla conquista del suo primo titolo mondiale, è stato vincitore in almeno altre due edizioni rimaste nella storia.

2003: si vince ma non si festeggia

Come nel 2003, una delle gare più sofferte in tutta la sua carriera: proprio nella prima mattinata della giornata di gara, la madre era deceduta in Germania a causa di un male incurabile. Schumi, insieme al fratello Ralf, fecero appena in tempo, subito dopo le qualifiche del sabato, a volare a Colonia, dove era ricoverata, per un ultimo saluto. Poi il precipitoso ritorno a Imola; la gara e la vittoria. Ma senza alcun festeggiamento sul podio.

2006: l’ultima vittoria nell’edizione dell’addio

O come nel 2006, quando – nell’anno del secondo titolo mondiale consecutivo di Fernando Alonso – partì in pole position e, anche grazie ad una felicissima strategia di doppio pit-stop, siglò il settimo sigillo personale ad Imola.

La nuova generazione degli Schumacher avanza

Dopo quel 23 aprile 2006, il sipario della Formula 1 all’”Enzo e Dino Ferrari” si chiuse. Imola è rimasta “nell’ambiente”, tuttavia la massima Formula non vi ha mai più fatto ritorno. Con il “pazzo” calendario 2020, l’occasione torna a presentarsi. Nel frattempo, la nuova generazione degli Schumacher (oltre al “Kaiser” c’è da ricordare il fratello Ralf, che vinse proprio a Imola nel 2001) si prepara ad entrare in lizza nella F1 dell’immediato futuro: voci sempre più insistenti vedono Mick Schumacher, ventunenne figlio di Michael, in testa nel Mondiale F2 ed esponente della Ferrari Driver Academy, come nuovo acquisto Haas (motore Ferrari, dunque) per il 2021.

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