Bmw M2 Competition: la “piccola” estrema è pronta al debutto

Francesco Giorgi
30 Luglio 2018
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Poco meno di 67.000 euro per la “evoluzione” di M2 Coupé: 410 CV, 0-100 km/h in 4”2, bodykit dedicato e numerose novità hi-tech sottolineano il carattere della nuova sportiva bavarese.

Da mezzo secolo esatto, Bmw rivolge la propria attenzione agli appassionati di modelli compatti e dal comportamento esuberante: due “voci” che derivano in linea retta dagli impegni del marchio bavarese nelle competizioni a ruote coperte e, storicamente, traggono le proprie origini dalla leggendaria famiglia “Neue Klasse” che ebbe una illustre capostipite nella Serie 02 e nella leggendaria Bmw 2002 Tii il proprio modello sportivo di punta. Dalla celebre “rivale” di Alfa Romeo GTAm e Ford Capri 2600 RS nelle competizioni Turismo della prima metà degli anni 70, derivò la specialissima 2002 Turbo, uno dei proimissimi modelli “di serie” ad essere equipaggiati con turbocompressore; successivamente, fu lavolta della “iconica” M3, simbolo delle sportive bavaresi di media gamma che debuttò a metà anni 80 e, seppure adeguatamente “vitaminizzata”, è giunta fino ai giorni nostri. Il segmento “originario” di Bmw 2002 ed M3 è stato, in tempi recenti, rinnovato con l’arrivo di Bmw Serie 2 Coupé, e nello specifico attraverso la nuova M2, declinata in anteprima, allo scorso Salone di Pechino, nella “derivata” Bmw M2 Competition.

Adesso, la recentissima “baby-coupé da sparo” di Bmw (e dichiarata “evoluzione” della ancora “giovane” Bmw M2 Coupé – qui il nostro primo contatto in pista – che aveva esordito al Salone di Detroit 2016) si prepara al debutto su strada, con prezzi a partire da 66.900 euro, cioè circa 2.000 euro in più rispetto alla citata Bmw M2 Coupé “normale”, che quindi si appresta ad essere sostituita.

Bmw M2 Competition, ritratta in veste definitiva in una serie di immagini scattate nel tracciato andaluso Ascari, pista privata – situata nei pressi di Ronda – disegnata nel 2003 dall’olandese Klaas Zwart, fondatore di Ascari Cars, conferma gli atout messi in luce, nelle scorse settimane, al momento dell’anteprima ufficiale. Ovvero: una vettura “specialistica”, tutta dedicata agli enthusiast della guida sportiva tout court e del “controsterzo facile”, ed in possesso di caratteristiche sempre più “vicine” a quanto messo in luce dalle sorelle maggiori M3-M4, rispetto alle quali la linea di demarcazione si fa via via più sottile. Anche dal punto di vista della potenza erogata: 410 CV per Bmw M2 Competition “contro” 431 CV, come dire una quarantina di CV in più rispetto alla Bmw M2 Coupé “standard”. Ciò si deve, in special modo, all’adozione di un sistema di sovralimentazione M TwinPower Turbo (sostanzialmente, un elemento in più), al quale si aggiungono specifici valori di aspirazione e scarico in aiuto all’unità motrice, che rimane il classico 3 litri (2.979 cc) dall’architettura a sei cilindri in linea collocato in posizione longitudinale. Altrettanto nuovo, dal punto di vista della componentistica meccatronica, è l’impianto di scarico provvisto di specifiche elettrovalvole per il controllo del sound in uscita dalle due coppie di terminali e del flusso dei gas di scarico.

La potenza massima, erogata ad un regime di 7.000 giri/min, dispone di una forza motrice nell’ordine di 550 Nm di coppia massima, autolimitata, e disponibile in un ampio range di giri/min: fra 2.350 e 5.200. La trasmissione prevede un differenziale posteriore a slittamento limitato ed a controllo elettronico. Il cambio è, di serie, manuale a sei rapporti con sistema “auto blip” (disattivabile) in scalata, utile all’innesto della “marcia” esatta senza scompensi di rotazione; in alternativa, sarà disponibile il cambio M DKG doppia frizione a sette rapporti (per questo comando, il sovrapprezzo richiesto è di 4.040 euro).

Bmw M2 Competition, disponibile nelle tinte carrozzeria Hockenheim Silver e Sunset Orange, dispone, nell’allestimento, di un impianto di raffreddamento a quattro radiatori (quello principale, collocato in posizione centrale, due laterali di più piccole dimensioni e un quarto per il lubrificante) “ereditato” da Bmw M4 con Competition Package; e presenta un esclusivo equipaggiamento al corpo vettura: specchi retrovisori esterni “M”, doppio rene anteriore in nero lucido, cerchi da 19”, elementi di rinforzo in CFRP al telaio, assali (anteriore e posteriore) in alluminio, un esclusivo aerokit che comprende uno specifico spoiler anteriore con relative prese d’aria per l’ottimizzazione dei flussi e un raffreddamento ancora più efficace verso il motore, e un paraurti posteriore (anch’esso di nuovo disegno) con relative feritoie verticali e un nuovo diffusore inferiore; e un set di appendici (“ovviamente” in fibra di carbonio) con un nuovo splitter anteriore, feritoie laterali di raffreddamento, “minigonne” sottoporta, spoiler supplementare posteriore ed un diffusore di disegno esclusivo; nuovi anche i cerchi da 19”, a sezione differenziata (9×19 all’anteriore, 10×19 al posteriore) che montano un set di pneumatici da 245/35 ZR 19 e 265/35 ZR 19.

Di assoluto rilievo i valori prestazionali: Bmw M2 Competition raggiunge una velocità massima di 250 km/h ed i 100 km/h con partenza da fermo in 4”4-4”2 (a seconda del tipo di cambio); con  l’M Driver’s Package, ottenibile ad un sovrapprezzo di 2.550 euro, la velocità di punta sale a 280 km/h.

C’è di più: per gli… incontentabili, Bmw M2 Competition viene proposta in una “derivazione” ancora più aggressiva, in virtù dell’impiego di un ampio ventaglio di accessori M Performance Parts (peraltro già annunciate in occasione della presentazione ad Auto China 2018): una serie di kit e “pacchetti” aftermarket che contribuiscono ad affinarne l’impostazione estetico-aerodinamica degli esterni, l’assetto, la trasmissione e l’immagine dell’abitacolo. Nel dettaglio, Bmw M2 Competition con accessori M Performance Parts può essere equipaggiata, nell’ordine, con cerchi “763 M” da 19” in alluminio forgiato, disponibili in tinta Jet Black e Frozen Gold, e abbinati ad un set di pneumatici Michelin Pilot Sport Cup 2 da 245/35 ZR 19 (all’anteriore) e 265/35 ZR 19 (al posteriore); l’impianto frenante Bmw M Compound con pinze a sei pistoncini per l’avantreno; un set di ammortizzatori regolabili e molle ribassate di 20 mm in aggiunta alla tecnologia”di serie” per assecondare l’ottimale tenuta di strada di Bmw M2 Competition nelle condizioni di guida su asfalto bagnato o – in generale – a scarsa aderenza, e per non interrompere la trazione durante le fasi di sovrasterzo di potenza anche in virtù della presenza del differenziale a slittamento limitato (controllato elettronicamente) Active M Differential; per gli interni, sedili anatomici, esclusive finiture in Alcantara e fibra di carbonio, pedaliera e poggiapiede in acciaio inox e un “M Performance Drive Analyser”.

Bmw M2 Competition 2018: nuove immagini ufficiali

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