Mazda MX-30: primo contatto con il SUV 100% elettrico

Redazione
06 Luglio 2020
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Facciamo conoscenza con il modello che apre la nuova era Mazda verso la mobilità “zero emission” e si prepara al debutto su strada.

Facciamo subito i conti: per accedere al futuro bastano 30.000 euro tondi tondi. E ci si porta a casa un SUV di dimensioni medio-compatte, a zero emissioni, di nuovissima progettazione, in grado di offrire una buona autonomia di marcia (sufficiente per una percorrenza metropolitana o inter-city in tutta tranquillità), un’adeguata abitabilità per passeggeri e bagagli e le soluzioni personalissime da tempo sviluppate dai tecnici Mazda nello sviluppo di modelli che fanno leva sul voluto anticonformismo di chi sa creare un oggetto nel quale la coerenza formale si abbina necessariamente a comodità e semplicità di utilizzo.

Modello chiave nella strategia di sviluppo eco friendly

30.000 euro, si diceva: è più o meno il prezzo richiesto, avvalendosi degli Ecobonus statali, per l’acquisto di Mazda MX-30. Cioè il primo modello 100% elettrico di Hiroshima, chiamato a giocare un ruolo cruciale nelle strategie di sviluppo ecosostenibile “Sustainable Zoom Zoom 2030”, un maxi programma strategico – lanciato nel 2017 – secondo il quale entro il 2030 la lineup di Hiroshima sarà interamente eco friendly, con il 95% della produzione da affidare a motori a combustione (anch’essi in ogni caso affinati nell’engineering, in modo da offrire il massimo rendimento possibile, come dimostrato dalla nuova generazione di motori SkyActiv-X) abbinati a tecnologie elettrificate, ed il restante 5% verrà rappresentato da veicoli a propulsione totalmente elettrica.

Tre configurazioni

Mazda MX-30 si articola sulle seguenti versioni:

  • Executive
  • Exceed
  • Exclusive.

Di seguito i prezzi di vendita.

  • Mazda MX-30 Executive: 34.900 euro
  • Mazda MX-30 Exceed: 37.600 euro
  • Mazda MX-30 Exclusive: 39.350 euro.

Corpo vettura: design piacevolmente personale

Il nuovo corso “zero emission” Mazda si apre dunque con MX-30, di imminente debutto su strada. Delle peculiarità di stile portate in dote dalle ultime generazioni Mazda molto è stato detto: da sempre rivolta ad una caratteristica impostazione delle linee esterne, nell’ultimo decennio, in virtù dell’introduzione della filosofia “Kodo Design”, la produzione del marchio di Hiroshima viene caratterizzata da un proprio marchio di stile frutto della sapiente commistione fra linee “pulite” e superfici scolpite, funzionali alle esigenze personali. Linee esterne e impatto visivo sono, cioè, create dalle persone per assecondare le persone. Un approccio umanocentrico che, a sua volta, con Mazda MX-30 fa affidamento a due nuove “correnti di pensiero” tecnico-formale: un approccio “Human Modern” (accentuato, ad esempio, dall’adozione delle porte “Freestyle”) ed un sistema di idee “Jinba Ittai”, in cui conducente e veicolo vengono considerati come una cosa sola.

Ingombri esterni e capacità del vano bagagli

  • Lunghezza: 4,39 m
  • Larghezza: 1,79 m (specchi retrovisori esclusi)
  • Altezza: 1,55 m
  • Passo: 2.655 mm
  • Ruote: cerchi da 18”; pneumatici da 215/55 R 18
  • Carreggiata anteriore: 1.565 mm
  • Carreggiata posteriore: 1.565 mm
  • Distanza minima da terra: 130 mm (in ordine di marcia, con carico e conducente)
  • Capienza utile del vano bagagli: 341-366 litri nel normale assetto di marcia; 1.146-1.171 litri a sedili posteriori completamente abbattuti
  • Peso: 1.645 kg (a vuoto, senza conducente)
  • Massa complessiva: 2.108 kg.

Abitacolo e tecnologie di bordo

All’interno, cui si accede attraverso le caratteristiche porte “freestyle” (senza montante centrale e dall’apertura “ad armadio” di, rispettivamente, 82 gradi quelle anteriori e 80 gradi quelle posteriori), MX-30 si caratterizza per un layout “tipicamente Mazda”, nel quale cioè la disposizione di plancia e comandi è simmetrica, a sviluppo orizzontale ed incentrata verso il conducente. su tutti gli allestimenti, il sedile di guida è regolabile in scorrimento, altezza, angolazione e nell’inclinazione della seduta. Il volante dispone di regolazioni in inclinazione ed in profondità, rispettivamente di 45 mm e 70 mm.  Da segnalare, accanto alla strumentazione digitale con display TFT LCD da 7”, la presenza di un Head-up Display, fornito di serie, per la visualizzazione sul parabrezza di tutte le informazioni di guida direttamente sulla visuale del conducente: anche questo denota una particolare attenzione verso la sicurezza di marcia. Un nuovo schermo touch da 7”, la cui grafica cambia – non appena il conducente apre la porta e sale a bordo – a seconda dell’orario del giorno e della temperatura, visualizza i comandi climatizzazione al momento dell’avviamento del veicolo.

Due le combinazioni cromatiche per l’abitacolo: “Modern Confidence” (che abbina similpelle bianca e tessuto in tonalità mélange, cuciture arancione dei sedili e finiture in sughero naturale); e “Vintage Industrial” (dall’aspetto più “classicheggiante”, in cui la similpelle marrone si combina con un tessuto riciclato al 20% in tinta Denim con accenti in sughero in una tinta più scura).

Sughero e materiali riciclati

Un attento uso dei materiali di riciclo è stato effettuato dai tecnici Mazda per la scelta dei rivestimenti interni: la zona superiore dei pannelli porta presenta un tessuto riciclato esclusivo e che contiene aria, in modo da fornire un “tocco” più morbido: questo tessuto, informa Mazda, è stato ricavato dal riciclo di bottiglie in PET. Da notare un’ulteriore particolarità, che oltre a confermare l’attenzione eco friendly di Mazda nella definizione delle finiture di bordo rimanda alle origini industriali dell’azienda di Hiroshima che nel presente 2020 celebra i cento anni dalla fondazione come “Toyo Cork Kogyo Corporation”: nella consolle centrale e nelle maniglie porta interne sono presenti accenti in sughero, che Mazda ha ricavato dalla produzione di tappi per bottiglie. A loro volta, le aree del sedile con le quali l’occupante entra in diretto contatto vengono rivestite in tessuto; gli schienali sono rivestiti in similpelle.

I sistemi di connettività

Relativamente al dispositivo infotainment, Mazda MX-30 porta in dote il display da 8.8” sulla plancia che fa già parte dell’equipaggiamento di Mazda3 e di Mazda CX-30: peculiarità del sistema multimediale, la configurazione a doppia schermata, e la gestione dei menu di comando mediante HMI Commander Mazda. Il sistema di connettività si basa sul modulo Mazda Connect, compatibile con gli standard Apple CarPlay ed Android Auto mediante connessione USB.

I servizi dedicati

Specifici di MX-30, e dunque del nuovo corso “zero emission” intrapreso dal marchio di Hiroshima, l’introduzione di una serie di funzionalità specifiche, come – nei prossimi mesi – la notifica allo smartphone del cliente se dimentica di collegare il cavo di ricarica, la possibilità di gestire la ricarica mediante un timer, di monitorare l’avanzamento della ricarica, visualizzare lo stato della batteria e regolare le impostazioni del climatizzatore del veicolo tramite la App per smartphone MyMazda. Quest’ultima dispone di una serie di funzioni ad hoc, come l’impostazione da remoto delle fasi di ricarica, l’indicatore dello stato delle batterie e dell’autonomia residua, i messaggi di avviso di batteria scarica e la possibilità di ricercare le stazioni di ricarica e trasmettere le informazioni al sistema di navigazione, oltre al controllo da remoto del climatizzatore, i messaggi di avviso e l’interfaccia con il sistema di navigazione per trasmettere il percorso dal device portatile all’infotainment di bordo.

Ed ecco gli allestimenti e le dotazioni

Mazda MX-30 segue l’assortimento di gamma, e la strategia di equipaggiamento “full optional”, da tempo intrapresa dal marchio di Hiroshima. Una scelta – dove i “big player” dell’estremo oriente rivolgono da decenni la propria attenzione – che ben si coniuga con la volontà di offrire sul mercato una lineup di modelli dalla configurazione pressoché completa. Tre linee di gamma e un elenco di equipaggiamenti di serie particolarmente ampio che offre al cliente la certezza di poter contare su una vettura di livello superiore quanto ad accessori e tecnologie installati “di serie”.

Gli equipaggiamenti in dettaglio

A richiesta, Mazda MX-30 offre soltanto quattro tinte carrozzeria “extra-serie”:

  • vernice metallizzata (750 euro il sovrapprezzo richiesto)
  • vernice metallizzata Premium Machine Grey (1.000 euro)
  • vernice metallizzata 3-Tone (1.750 euro, e disponibile soltanto per gli allestimenti Exceed ed Exclsuive)
  • vernice metallizzata 3-Tone Soul Red Crystal (la piacevole tonalità in rosso, caratteristica della più recente produzione Mazda, e che ben si abbina al “Design Kodo” delle linee esterne: è in opazione a 2.250 euro per le configurazioni Exceed ed Exclusive).

Tutto il resto è di serie: ecco le dotazioni-base.

Esterni

  • Cerchi in lega da 18”
  • Gruppi ottici anteriori e posteriori a Led
  • Specchi retrovisori esterni a regolazione elettrica.

Interni

  • Rivestimento sedili in tessuto nero-grigio chiaro
  • Rivestimento in sughero per la plancia centrale portaoggetti
  • Bracciolo centrale anteriore
  • Sedili posteriori frazionabili a schema 60 : 40
  • Rivestimento in pelle per il volante
  • Sistema di illuminazione a Led per l’abitacolo.

Dotazioni comfort e infotainment

  • Climatizzatore automatico
  • Sensore luci
  • Sensore pioggia
  • Strumentazione centrale digitale con schermo da 7”
  • Plancia centrale provvista di comandi a sfioramento
  • Sensori di parcheggio anteriori e posteriori
  • Sistema antifurto perimetrale
  • Modulo infotainment Mazda Connect con display centrale da 8” e compatibile con gli standard Apple CarPlay ed Android Auto, HMI Commander, navigatore satellitare, connettività Bluetooth, impianto audio Mazda Harmonic Acoustics con radio digitale DAB ed otto altoparlanti, due prese Usb ed una presa a 12V, Head-up Display
  • Videocamera posteriore.

Dispositivi ADAS e sicurezza attiva

  • Hill-hold Assist
  • Cruise Control adattivo MRCC con ISA-Intelligent Speed Assist
  • Sistema SBCS di frenata autonoma d’emergenza con funzione City e rilevamento pedoni
  • Sistema TAT di frenata autonoma agli incroci
  • Sistema LAS di mantenimento carreggiata di marcia
  • Sistema BSM di monitoraggio angoli ciechi con rilevamento pedoni posteriormente
  • Sistema TSR di riconoscimento segnali stradali
  • Sistema DAA di rilevamento stanchezza conducente
  • Sistema HBC di controllo automatico fari abbaglianti
  • DSC con e-GVC Plus
  • Airbag anteriori frontali e laterali, airbag a tendina, airbag per le ginocchia conducente.

Attrezzature per la ricarica

  • Cavo di ricarica domestica Mode 2 Type 2
  • Cavo di ricarica Mode 2 Type 3 per la ricarica attraverso Wallbox e colonnine pubbliche.

Il sistema di propulsione

Mazda MX-30 viene equipaggiata con il nuovo modulo e-SkyActiv, che comprende, nell’ordine:

  • motore elettrico sincrono
  • pacco batterie
  • inverter
  • convertitore CC-CC.

Tutti gli elementi utili a fornire il movimento al veicolo vengono integrati in un’unica unità ad alta tensione montata nella parte frontale della vettura. La trazione è anteriore. A sua volta, le batterie sono collocate sotto il pianale, in un vano integrato che contribuisce all’aumento di rigidità della scocca. Le prese per la ricarica “normale” e rapida sono racchiuse in un set cui si accede attraverso il parafango posteriore destro; il cavo per la ricarica CA di bordo è sistemato nella zona del bagagliaio. Uno schema di controllo ad hoc di incarica di minimizzare la perdita di energia nell’intero sistema, comprese le perdite da inverter, motore elettrico e nella conversione della potenza della batteria in potenza di trazione. Da ciò ne consegue, all’atto pratico, un’armonia di gestione fra sistema di propulsione e veicolo, in modo da ridurre il consumo di energia per ottenere quanta più forza motrice possibile per fornire la “spinta” al primo SUV 100% elettrico di Mazda.

Ricarica: tempi e metodi

L’allaccio del sistema e-SkyActiv di Mazda per la ricarica delle batterie avviene in alimentazione CA oppure in modalità rapida mediante alimentazione CC. Il modello è stato progettato per supportare una ricarica a 125Ah in corrente continua con lo standard CHAdeMO così come con lo standard Combo. In questo modo, il “pieno” di energia (dal 20% all’8’% in tre ore mediante alimentazione a corrente alternata, o in circa 36 minuti con alimentazione CC) è assicurato a prescindere dalla regione in cui ci si trova e dalla tipologia di allaccio alla rete disponibile.

Perché 35 kWh sono più che sufficienti

L’approccio umanocentrico sostenuto dai progettisti Mazda nello sviluppo di MX-30 si concretizza anche nel dimensionamento della batteria. La capacità di accumulo (35,5 kWh) scelta dai tecnici di Hiroshima si basa su un preciso postulato, cioè fornire al veicolo la giusta fonte di energia nel posto giusto e al momento giusto: un approccio che si esprime non soltanto nella quantità di diossido di carbonio emessa in marcia dalle autovetture, quanto anche attraverso l’attenzione alle emissioni provocate dai processi di estrazione e di raffinazione del petrolio così come dalla generazione di energia elettrica. Importante è anche tenere conto della necessità di tenere sotto controllo le emissioni di CO2 nell’intero ciclo di vita, secondo una valutazione LCA-Life Cycle Assessment studiata per misurare, oltre alle emissioni “wheel-to-wheel”, l’impatto ambientale complessivo di un prodotto in tutta la sua vita, dall’estrazione delle materie prime necessarie per produrlo fino allo smaltimento a fine vita.

A questo proposito, Mazda invita a considerare quanto evidenziato da un’analisi tecnica condotta dallo stesso marchio giapponese in collaborazione con la Kogakuin University e pubblicato nel 2019 sulla rivista “Sustainable Science”: la ricerca, indica Mazda, ha dimostrato che i quantitativi di emissioni prodotti, nel rispettivo intero ciclo di vita, dai veicoli elettrici equipaggiati con batterie più piccole tendono ad essere inferiori rispetto ad autovetture a gasolio di pari potenza e fascia di mercato. Per questo, Mazda sostiene che la capacità della batteria da 35,5 kWh di MX-30 fornisca l’equilibrio ottimale tra una autonomia che lasci tranquilli i clienti e le emissioni di CO2 nell’intero ciclo di vita. Ciò, inoltre, contribuisce a mantenere il peso complessivo della vettura più contenuto.

Le prime sensazioni di guida

L’unico esemplare di MX-30 disponibile ci è stato concesso per un primo test drive sulle strade di Roma. Non abbiamo percorso moltissimi chilometri, ma quelli trascorsi alla guida della prima elettrica di Mazda ci hanno lasciato un bel ricordo. Vi starete domandando perché: molto semplice…c’è un particolare che in Mazda non trascurano mai…il piacere di guida e, sorpresona, anche quando costruiscono una vettura puramente elettrica. Per cui, quando guiderete la MX-30, l’unica differenza che noterete è che non ha un motore termico (e qui vorremmo aggiungere una bella faccina sorridente, ma non possiamo). Prima bella sensazione ci è giunta dall’accelerazione, o meglio, dalla risposta dell’acceleratore, perché se tutti sanno che le automobili elettriche regalano una bella “fucilata” in partenza, non tutti sanno che la stessa “fucilata” ti fa venire il voltastomaco dopo appena 5 minuti che la guidi, peggio ancora se non si è nei panni del guidatore ma in quelli del passeggero. La MX-30 ha invece una risposta dell’acceleratore più graduale, caratteristica che mette il conducente nella condizione di godersi la guida senza troppi strappi di potenza che il più delle volte nelle elettriche offuscano le restanti percezioni dei comportamenti della vettura in marcia. Inutile dire (poiché lo avete già capito) che questa peculiarità va a tutto beneficio del comfort, ben assecondato dai 145 CV e i 271 Nm di coppia che supportano la MX-30 senza alcuna “sbavatura”, per questo motivo possiamo confermare di aver trovato adeguati per la MX-30 i valori generati dal comparto elettrico, che insieme a tutto il resto (volante preciso, sospensioni ben tarate e frenata impeccabile) ne fanno un’automobile con “la A maiuscola”. Vogliamo chiudere con una considerazione: la domanda che tutti vi starete facendo è perché questa vettura è dotata di una batteria poco generosa. In Mazda avrebbero sicuramente potuto adottare una batteria agli ioni di litio migliore in termini di autonomia resa di quella presente al momento da 35,5 kWh, ma rispettiamo la scelta degli uomini Mazda di favorire le emissioni di CO2 piuttosto che regalare qualche chilometro i più. In fondo, questa MX-30 va bene così com’è e davanti a sé ha tempo per crescere, magari intuendo anche le diverse necessità che la clientela richiederà in futuro ad una eventuale mobilità sempre più elettrificata.

Mazda MX-30: la scheda tecnica

Propulsione

  • Tipo motore: e-SkyActiv elettrico sincrono
  • Alimentazione: batteria Panasonic agli ioni di litio
  • Capacità di accumulo: 35,5 kWh
  • Peso batteria: 310 kg
  • Potenza massima: 145 CV
  • Coppia massima: 270 Nm.

Valori prestazionali

  • Velocità massima: 140 km/h
  • Tempo di accelerazione da 0 a 100 km/h: 9”7
  • Consumi e percorrenza massima
  • Consumo energetico (WLTP): 19 kWh per 100 km nell’utilizzo combinato; 14,5 kWh per 100 km in ambito urbano
  • Autonomia massima (WLTP): 200 km a ciclo urbano; 262 nel ciclo urbano.

Mazda MX-30: nuove immagini ufficiali

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