Le cinque sfide per la mobilità del futuro

Andrea Tomelleri
18 Luglio 2019
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Cinque ambiti nei quali le aziende del settore automotive sono chiamate a fornire risposte tecnologiche in grado di cambiare per sempre il nostro modo di intendere la mobilità.

Oggi il mondo dell’auto si trova ad affrontare nuovi orizzonti che porteranno a cambiare radicalmente il modo di concepire la mobilità ed il trasporto privato. Di qui a pochi anni le auto saranno molto diverse da come le conosciamo oggi, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto ambientale e tecnologico, che acquisiranno un’importanza sempre maggiore.

Immaginando alcuni degli scenari possibili per l’auto di domani, abbiamo provato ad analizzare le sfide che l’auto si troverà ad affrontare al fine di sviluppare un nuovo concetto di mobilità.

1. Connettività e intrattenimento

Le auto stanno diventando veri e propri hub al servizio del guidatore. Le moderne tecnologie di connettività sono fondamentali perché aiutano il guidatore ed i passeggeri ad avere il controllo su tutte le informazioni tecniche e tecnologiche dell’automobile. Inoltre, consentono un’integrazione dei dispositivi mobili presenti nel veicolo rendendo più facile e completa l’esperienza a bordo dell’auto. Se questo è il presente, il futuro si annuncia ancora più sofisticato. Ad esempio un’azienda come Continental, conosciuta soprattutto per la produzione di pneumatici ma impegnata anche nello sviluppo di tecnologie automotive, sta studiando numerose soluzioni di connettività. Le tecnologie presentate dall’azienda tedesca ai più importanti eventi di settore – come le più recenti edizioni del CES di Las Vegas – vanno dalla realtà aumentata, all’intrattenimento a bordo delle auto a guida autonoma, dal dialogo olistico tra uomo e macchina fino alla connettività predittiva.

Quest’ultima, in particolare, è una tecnologia in grado di anticipare i disservizi o la scarsa copertura di una zona con l’obiettivo di  garantire un’esperienza d’uso migliore dei contenuti multimediali. Il cuore del sistema sviluppato da Continental è il Predictive Connectivity Manager, ovvero un sistema che raccoglie dati sulla qualità della rete lungo l’itinerario prescelto ed è in grado di prevedere dove la connessione di rete sarà instabile o assente.

2. Digitalizzazione

Tutti gli esperti concordano che il futuro dell’auto sarà strettamente legato alla digitalizzazione dei veicoli. I vantaggi dell’implementazione delle tecnologie digitali a bordo delle auto sono evidenti: migliorano la qualità della vita a bordo e ogni aspetto tecnico del veicolo, ma rendono anche più piacevole la guida. Per quanto riguarda il settore automotive, la digitalizzazione porta vantaggi anche nella fase produttiva delle auto, permettendo di ottimizzare i processi all’interno di quella che viene definita Industria 4.0, e nella fase di acquisto dell’auto in concessionaria nell’ambito di quello che viene chiamato Dealer 4.0.

Non c’è dubbio che le auto cambieranno profondamente nei prossimi anni grazie al digitale. La tecnologia permetterà ad esempio una sempre più stretta interazione tra auto e conducente: già oggi le automobili sono sufficientemente intelligenti per comprendere le intenzioni del guidatore tracciando i movimenti del suo sguardo. Una tecnologia di questo tipo è già stata sviluppata da Continental con il nome di Driver Analyzer ed è già pronta per essere messa in produzione.

La digitalizzazione rende anche possibili nuove applicazioni nell’ambito della gestione dei veicoli e della logistica. Ad esempio, i sistemi di monitoraggio della pressione dei pneumatici per mezzi pesanti – come il sistema ContiPressureTruck sviluppato da Continental – misura in tempo reale la pressione e la temperature degli pneumatici, consentendo una gestione ottimizzata degli stessi. In particolare, il sistema consente di diminuire i consumi e i costi di manutenzione, con un significativo risparmio sui costi di gestione annuali del veicolo.

In ogni settore della mobilità, l’aspetto più avanzato della digitalizzazione dell’auto va nella direzione della completa automazione dell’automobile, verso quella che viene definita la guida autonoma. Una sfida che le aziende del settore auto hanno accettato e che già oggi sta ridefinendo il modo di concepire i veicoli.

3. Guida autonoma

Fino a pochi anni fa era considerata fantascienza, oggi viene vista con un misto di sospetto e ammirazione, in futuro sarà considerata la normalità. Stiamo parlando della guida autonoma, ovvero di quell’insieme di tecnologie che consentono ad un’auto di viaggiare su strade aperte al traffico senza l’intervento di un guidatore umano.

I vantaggi di questo tipo di soluzioni sono molteplici. Le tecnologie autonome aiutano il guidatore a ridurre le situazioni di stress alla guida aumentando il comfort, migliorano l’efficienza del veicolo adeguando l’andatura al traffico, monitorano lo stato della vettura e preservano l’affidabilità della meccanica. Ma il più evidente vantaggio è la riduzione del numero di incidenti causati da distrazioni, malori alla guida o errori umani, fino ad arrivare idealmente all’azzeramento delle vittime e dei feriti sulle strade.

Non sorprende che una azienda come Continental – che con la sua “Vision Zero” ha come mission la riduzione a zero dei morti e dei feriti sulle strade – abbia investito molto in questo ambito, tanto da essere già oggi il quarto fornitore al mondo di tecnologie di guida autonoma. Tra le soluzioni che Continental già oggi propone ci sono i sistemi di monitoraggio della segnaletica stradale orizzontale e la frenata assistita, che interviene in caso di mancata reazione da parte del guidatore.

La massima espressione della guida autonoma secondo Continental è rappresentata dal prototipo CUbE, acronimo per Continental Urban Mobility Experience. Si tratta di un piccolo veicolo elettrico a guida autonoma. Al recente CES 2019 è stata proposta una versione di CUbE pensata per gestire la logistica delle consegne postali in modo autonomo, attraverso dei postini robot ospitati a bordo del veicolo.

4. Auto elettrica

Se fino a pochi anni fa l’auto elettrica era una soluzione futuristica, l’evoluzione del mercato ha portato oggi a considerarla come parte integrante del nostro presente. Già oggi sono diversi i modelli 100% elettrici in vendita e saranno molti di più a partire dal 2020. Si può affermare quindi che l’auto elettrica sia oggi uno dei trend più seguiti nel settore automotive, ma presenta alcune criticità che ne potrebbero limitare la diffusione su larga scala.

Tra i problemi da risolvere ci sono il peso elevato del pacco batterie che limita l’efficienza delle vetture e l’autonomia che attualmente relega le elettriche al ruolo di auto da città, adatta soprattutto ai trasferimenti brevi come quelli per andare al lavoro. La soluzione potrebbe passare non solo dalle nuove tecnologie di accumulazione dell’energia, come le batterie allo stato solido o le fuel cell ad idrogeno, ma anche dal miglioramento dell’efficienza delle auto con la riduzione del peso.

In ogni caso, i benefici per l’ambiente in ambito urbano sono evidenti e vanno dall’azzeramento delle emissioni nocive all’abbattimento dell’inquinamento acustico. Inoltre, il grado di soddisfazione di chi guida un’auto elettrica è già oggi superiore rispetto a quello di un’auto con motore termico.

 5. Più leggerezza per una maggiore efficienza

Come detto, con la progressiva diffusione della mobilità elettrica, la presenza del pacco batterie può portare ad un aggravio di peso importante. Per questo una delle sfide per i progettisti è quella di ridurre il più possibile la massa dei veicoli senza compromessi sulla sicurezza, un approccio progettuale che va anche a vantaggio dei consumi. In questo campo le aziende tecnologiche stanno sviluppando soluzioni innovative, come ad esempio l’utilizzo di materiali leggeri e al contempo resistenti agli urti e allo stress termico.

Una soluzione inedita da questo punto di vista è rappresentata dal Continental Ac2ated Sound, ovvero un sistema di riproduzione audio senza casse e altoparlanti per il massimo risparmio di peso. Continental ha reinventato il normale sistema audio presentando questo inedito sistema che al posto delle comuni casse audio riproduce il suono facendo vibrare alcune superfici dell’abitacolo. Oltre ad una qualità audio superiore, in questo modo si ottiene un risparmio di peso importante (eliminando componenti importanti come gli altoparlanti e il subwoofer), un minore consumo elettrico a bordo e una maggiore facilità di integrazione degli elementi audio negli interni del veicolo.

Continental, in prima linea per la sicurezza

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