Porsche: storia e sport ad Auto e Moto d’Epoca 2019

Francesco Giorgi
25 Ottobre 2019
32 Foto
Porsche ad Auto e Moto d'Epoca 2019

La filiale italiana omaggia Porsche 914 e 917 (50 anni) e 911 GT3 RS (20 anni), ed espone i migliori esemplari “classic” del Concorso di restauro.

Trends: Auto d'epoca

Nel 2019 “degli anniversari” (i cento anni di Bentley e Citroen, i cinquant’anni di Fiat 128 e Peugeot 304, gli ottant’anni di Lancia Ardea, i quaranta di Lancia Delta, i trentacinque anni di Lancia Thema e di Seat Ibiza), l’edizione numero 36 di Auto e Moto d’Epoca – in programma fino a domenica 27 a Fiera di Padova – punta i riflettori su tre ulteriori traguardi di rilievo. Tutti relativi all’universo Porsche, che alla rassegna dedicata al mondo del motorismo storico nelle sue mille sfaccettature viene rappresentata dalla filiale italiana, da sempre in prima linea alla “quattro giorni” di Padova e dove, nel 2018, vennero celebrati i settant’anni del marchio.

Tre compleanni per tre sorelle

Curiosamente, due dei “compleanni” riguardano altrettanti modelli agli antipodi fra loro: i cinquant’anni di Porsche 917 (la “Balena” due volte vincitrice – 1970 e 1971 – alla 24 Ore di Le Mans, e che nelle medesime stagioni portò a Zuffenhausen due titoli mondiali Sport Prototipi, più il contributo per la conquista del titolo 1969), ed il mezzo secolo di Porsche 914, la biposto-Targa a motore centrale sviluppata in collaborazione con Volkswagen che, progettata quale “erede” di Porsche 912 e per questo destinata ad una platea più vasta rispetto alla già bestseller 911, ottenne risultati di vendita un po’ al di sotto delle aspettative dei vertici della “Cavallina” tedesca, ma che tuttavia da tempo si è ampiamente rifatta, tanto da essere considerata (giustamente) una Porsche a tutti gli effetti. Accanto a loro, Porsche Italia festeggia 911 GT3 RS che compie vent’anni.

Tre modelli che rappresentano in pieno lo spirito-Porsche: il massimo impegno nelle competizioni, l’immagine sportiva “a tutto tondo” della propria gamma unita a contenuti di elevata qualità costruttiva e ad un “appeal” immediatamente riconoscibile anche se non si tratta della coupé-simbolo 911, ed il carattere manifestamente agonistico e nello stesso tempo adatto alla guida di tutti i giorni del modello-capofila. Appunto, Porsche 911, recentemente aggiornata nella nuova ottava generazione “992” che mantiene inalterate le caratteristiche di origine (linee esterne, motore “flat” a sbalzo sul retrotreno), ovviamente attualizzando stile e dotazioni.

La scenografia dello stand

Decisamente scenografico (e concettualmente esatto) lo stand: l’installazione, curata dal catanese Linea T Studio, è la medesima che Porsche Italia – dopo averla scelta attraverso il concorso di idee “A Pavillion for Porsche”, ideato in collaborazione con l’archi-magazine “The Plan” e riservato ai designer Under 35 – aveva inaugurato lo scorso anno. Le vetture – una 917 nella storica livrea Gulf che contrassegnava gli esemplari del Team di John Wyer, la prima 911 GT3 in assetto-gara, la nuova generazione ed una 911 2.2 della quale parliamo più sotto – vengono collocate, una contigua all’altra, davanti ad una parete a specchi dalla giusta inclinazione, che aiuta lo spettatore ad avere una visione “sdoppiata” di ciascun esemplare.

Il CEO: “Importante punto di incontro per tutti gli appassionati”

“Dopo aver festeggiato nel 2018 il settantesimo anniversario del nostro marchio – commenta Pietro Innocenti, amministratore delegato di Porsche Italia – è bello ritrovarsi ancora una volta qui a Padova nel contesto di una manifestazione che è diventata il più importante punto di riferimento e d’incontro per tutti gli appassionati di auto classiche, compresi i nostri attivissimi Club e registri Porsche”.

Omaggio anche a Ferdinand Piech, “papà” della 917

Oltre a ricordare i tre importanti “compleanni”, il numero uno della filiale italiana di Zuffenhausen tiene ad omaggiare idealmente il tecnico “di famiglia” che fu alla base dell’epopea-917 nelle competizioni di durata in tutto il mondo, e che si protrasse per un decennio: “Quest’anno festeggiamo tre importanti anniversari della nostra marca: i 50 anni della 914, la due posti a motore centrale che portò ad un pubblico più ampio i valori di Porsche; i 20 anni dal lancio della 911 GT3, il modello che segnò una nuova era trasferendo l’agilità e le prestazioni di una vera auto da competizione sulle strade – prosegue Pietro Innocenti – E infine i 50 anni della leggenda 917 – che ospitiamo qui a Padova nella famosissima livrea Gulf – e che venne progettata da Ferdinand Piech, l’uomo che ha portato Porsche a conseguire traguardi straordinari a livello ingegneristico. Un uomo che è venuto a mancare lo scorso agosto e al quale Porsche Italia vuole rendere omaggio proprio con la sua auto più entusiasmante”.

Il concorso di restauro che preserva l’eredità storica

I riflettori Porsche ad Auto e Moto d’Epoca 2019 vengono rivolti, oltre che sull’antologia della propria gamma, anche sugli esemplari, in possesso degli appassionati clienti, che vengono via via sottoposti ad interventi di restauro conservativo: un programma che sottolinea l’attenzione delle stesse Case costruttrici nei confronti dell’entusiasmo del pubblico, e che trova manifestazione nell’impegno a mantenere intatta la storia del marchio. Nel caso di Porsche, ciò si concretizza attraverso la promozione del Concorso di Restauro aperto a tutti i Centri Porsche e Centri Assistenza Porsche italiani che fanno capo alla rete ufficiale, che quest’anno espone a Padova, per la quinta edizione consecutiva, gli esemplari “classic” giunti sul podio del contest nazionale. I posti d’onore, e che meritano l’onore dell’esposizione al pubblico presso lo stand ufficiale, sono nell’ordine la vettura vincitrice (nello specifico, una Porsche 911 S 2.2 del 1970 di colore Signal Orange restaurata dal Centro Assistenza Porsche Padova Est su commissione di un cliente privato: l’intervento di restauro ha riguardato meccanica, motore e cambio, telaio e scocca e selleria rifatta ex novo, impianto elettrico ed il ripristino della funzionalità di origine di pedaliera e leveraggi del cambio), e le “damigelle” che hanno ottenuto il secondo ed il terzo posto: una Porsche 912 del 1968, in tinta Verde Irlanda, restaurata dal Centro Porsche Roma; ed un’altra 912, anch’essa nella medesima tonalità di verde e un po’ più “datata” (venne prodotta nel 1966) il cui restauro è stato eseguito dal Centro Assistenza Porsche di Sanremo.

Porsche ad Auto e Moto d'epoca 2019

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