Geely diventa il maggior azionista di Daimler-Benz

Francesco Giorgi
26 Febbraio 2018
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I grandi gruppi europei e le strategie di espansione globale fanno gola ai big player cinesi. Il 9,69% delle quote di Stoccarda acquisito da Li Shufu. Nelle stesse ore, annunciato un maxi programma Benz-Baic.

Il “new deal” cinese nell’ottica di una sempre massiccia elettrificazione del parco auto circolante – una strategia nazionale ampiamente trattata negli ultimi anni – aggiunge un ulteriore tassello ai maxi programmi posti in essere fra i big player “locali” e i grandi Gruppi europei. Da una parte c’è la volontà di procedere verso un progressivo ampliamento dei veicoli elettrici da immettere sul mercato della “Terra di Mezzo”; dall’altro, è chiara la scelta delle maggiori holding automotive del Vecchio Continente di aprirsi nuove strade nei nuovi – e per questo maggiormente reattivi – mercati dell’estremo oriente.

I vertici Daimler-Benz hanno annunciato l’acquisizione del 9,69% delle proprie quote capitale da parte di Li Shufu, presidente del Gruppo Geely: una operazione da 7,3 miliardi di euro, che si concretizza con il rastrellamento di oltre 106 milioni di titoli della Stella a Tre Punte. Con questo programma, il colosso cinese – già in possesso delle quote Volvo e, recentemente, al centro dello sviluppo del “sub-brand” di nuovi veicoli elettrici Polestar nonché acquisitore della maggioranza Lotus – assume la posizione di azionista principale Daimler-Benz.

Una nota stampa, diffusa dai “piani alti” di Stoccarda, saluta l’ingresso di Geely nelle proprie quote, dichiarandosi “Lieti di poter contare, con Li Shufu, su un nuovo azionista a lungo termine e che si dimostra convinto della forza innovatrice Daimler-Benz, le sue strategie e il potenziale futuro”.

All’inizio di febbraio, il “colpaccio” Geely nelle quote capitale Daimler-Benz era stato anticipato da una “voce di corridoio” pubblicata dal magazine tedesco Bild am Sonntag, edizione della domenica di Bild.

Con questa operazione, sembra chiaro l’obiettivo del big player cinese, i cui azionisti siederanno al tavolo dei soci insieme al fondo sovrano del Kuwait (in possesso del 6,8% delle azioni Daimler e quindi attuale azionista di maggioranza), di Blackrock – il principale fondo di investimento mondiale, che detiene il 6% di Daimler – e della “big alliance” Renault-Nissan-Mitsubishi che possiede il 3,1% del capitale di Stoccarda e che, per il fatto di occuparsi delle medesime attività del Gruppo tedesco, pone sul piatto gli accordi di scambio tecnologico nei confronti di Mercedes e di Smart: orientare ulteriormente le strategie industriali automotive verso la produzione di batterie di nuova generazione per l’alimentazione di veicoli elettrici, e non solo (non a caso, Daimler-Benz possiede fra i propri programmi di sviluppo del settore la concretizzazione di nuove strategie di ricerca e sviluppo a livello globale). Del resto, considerata la figura “public company” di Daimler – e dunque la disponibilità delle sue azioni sul mercato titoli – Geely potrebbe, nel futuro, consolidare ulteriormente la propria presenza in Daimler.

L’ingresso del tycoon cinese Li Shufu (Geely) nelle quote capitale di Daimler-Benz va ad aggiungersi (come del resto la stessa dirigenza di Stoccarda dichiara: “Daimler possiede, in Cina, un ampio ventaglio di prodotti attraverso il partner locale Baic”: nello specifico, si tratta di Classe C, Classe E, GLA, GLC a marchio Beijing Benz) ad un agreement siglato in queste ore fra i vertici Daimler e gli omologhi Baic, annunciato in una espressione congiunta di ampliamento della produzione locale Beijing Benz. Nel dettaglio, il progetto in comune prevede la costruzione di un impianto da dedicare alla produzione di alcuni nuovi modelli della lineup alto di gamma Mercedes.

Per la concretizzazione di questo programma, Daimler-Benz e Baic Motor si preparano a mettere sul piatto un investimento nell’ordine di oltre 11,9 miliardi di yuan, corrispondenti a circa 1,5 miliardi di euro. Il nuovo insediamento produttivo Beijing Benz andrà ad affiancarsi allo “hub” situato nel distretto industriale di Yizhuang (Pechino); contestualmente, informa una nota congiunta, come parte dell’investimento e del nuovo programma industriale un impianto Baic di produzione automotive, attualmente collocato in un altro quartiere hi-tech della capitale (Shunyi) passerà sotto l’”ala” Beijing Benz, dove sarà modificato ed aggiornato nelle linee di sviluppo (verranno eseguite tenendo conto di tutti gli standard e processi di qualità lungo l’intera catena produttiva, comprese le linee di carrozzeria, verniciatura, presse e assemblaggio finale).

Tutto ciò viene condensato da una dichiarazione di Hubertus Troska, membro del CdA Daimler e responsabile per il mercato cinese: “La produzione locale rappresenta un punto-chiave per lo sviluppo sostenibile del Gruppo in Cina. La collaborazione ancora più marcata con il nostro partner locale Baic ci consentirà di avere in Beijing Benz un marchio di riferimento nel mercato cinese, nell’ottica di assecondare la crescente domanda di veicoli del segmento premium, comprese le nuove auto elettriche”.

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