Volkswagen: così evolve la produzione a Zwickau

Redazione
17 Aprile 2020
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Volkswagen ID.3 produzione a Zwickau

Riflettori puntati su Zwickau, stabilimento sassone “cuore” della rivoluzione elettrica VW. In estate le prime consegne della compatta elettrica ID.3.

Trends: Auto elettriche

Un “braccio” automatizzato provvede all’installazione dei componenti che andranno a costituire l’insieme del veicolo; le parti staccate, a loro volta, vengono inviate ai nastri di assemblaggio mediante una serie di sistemi di trasporto senza conducente che attraversano i reparti lungo percorsi predefiniti. Una volta a pieno regime, l’automazione si affiderà a, complessivamente, 1.700 impianti robotizzati. I quali non andranno a sostituire del tutto la forza lavoro umana: vengono utilizzati, oltre che per garantire tempi di processo più brevi, anche – soprattutto – per offrire significativi vantaggi agli addetti alle linee di montaggio. La “collaborazione” fra uomo e robot evita agli operati di dovere far fronte alle operazioni di lavoro che richiedono i più elevati sforzi fisici e risultano meno favorevoli dal punto di vista dell’ergonomia. Questa, in estrema sintesi, è la “carta d’identità” dello stabilimento Volkswagen di Zwickau: il nuovo “hub” di produzione della gamma elettrica VW, nel presente 2020 celebra i trent’anni assumendo un significativo ruolo chiave nello sviluppo delle strategie di elettrificazione per il marchio.

“Volkswagen 3.0”

La berlina compatta ID.3 rappresenta una nuova pietra miliare per Volkswagen. Si può anzi affermare che costituisca il punto di inizio di una terza era per il colosso di Wolfsburg: un ulteriore traguardo che, alla fine degli anni 30, vide un primo punto fermo con il debutto del leggendario Maggiolino; nella prima metà degli anni 70, lo sviluppo ed il debutto di Volkswagen Golf sul mercato rivoluzionò l’immagine Volkswagen nel mondo; a 45 anni da quel 1974 che contrassegnò l’ingresso del modello più venduto di sempre per VW, i mercati si preparano ad accogliere la novità 100% elettrica ID.3, cui seguirà, in rapida successione, il SUV “zero emission” ID.4. I vertici Volkswagen puntano alle prime consegne, attese per la prossima estate. Nel frattempo, vale a dire entro la fine di quest’anno, l’obiettivo è finalizzato a dare il via libera all’assemblaggio anche di Volkswagen ID.4. Il progetto, una volta che la produzione della nuova lineup Volkswagen ID. sarà a pieno regime, parla di una riconversione, per Zwickau, funzionale a produrre fino a 330.000 autovetture elettriche all’anno, e fino a sei modelli appartenenti a tre dei marchi che fanno capo al Gruppo VAG.

L’auto elettrica per tutti

Volkswagen ID.3, indicano i vertici di Wolfsburg, si riallaccia in pieno ad un programma di produzione green ed ecosostenibile da tempo scritto a chiare lettere sui taccuini delle priorità VW: nello specifico, la produzione di ID.3 avviene su un bilancio 100% carbon neutral. È chiaramente, anche in questo senso, l’inizio di una nuova era per Volkswagen, come sottolinea Thomas Ulbrich, responsabile dei progetti e-mobility per Volkswagen: “Vogliamo che la mobilità elettrica non sia più un prodotto di nicchia; per questo offriamo un’auto elettrica accessibile a tante persone. I prezzi della ID.3, infatti, partono da meno di 30.000 Euro. Come primo stabilimento per la piattaforma MEB a livello mondiale, Zwickau sta svolgendo un ruolo pionieristico in questa tecnologia del futuro”.

Si parte da Zwickau

La gamma Volkswagen ID. viene (e verrà) allestita sulla piattaforma modulare MEB-Modularer Elektrischebaukasten, tecnologia di piattaforma modulare progettata espressamente per costituire l’”ossatura” della nuova produzione VW a zero emissioni. E Zwickau rappresenta, anche simbolicamente, il punto di partenza della “rivoluzione elettrica” per il colosso tedesco. A questo proposito, è da notare che, nel futuro, gli stabilimenti già individuati per la produzione di modelli che si baseranno sulla piattaforma MEB sono otto, e dislocati in tre Continenti: Europa, Asia, nord America. Nello specifico, Emden e Hannover seguiranno Zwickau in Germania; entro fine 2020, Anting e Foshan avvieranno la produzione dei nuovi modelli MEB in Cina; e, puntando i riflettori oltreoceano, la futura produzione di auto elettriche nel complesso statunitense di Chattanooga avverrà in virtù di un investimento nell’ordine di 800 milioni di dollari. Tutti gli impianti beneficeranno dell’esperienza e della competenza del “team” che opera a Zwickau.

Sei stabilimenti per la nuova gamma ID

Oltre al complesso che ha sede in Sassonia, tuttavia, occorre tenere conto del fatto che, complessivamente, le realtà Volkswagen tedesche direttamente coinvolte nei processi di sviluppo e produzione di VW ID.3 sono sei, in virtù di un modello industriale concepito e sviluppato dai settori e-Mobility Series e Sviluppo Tecnico di Wolfsburg. In particolare, a Braunschweig, dove verso fine 2019 ha avuto luogo l’avvio di produzione del sistema batterie che costituisce il “cuore” di Volkswagen ID.3: a Braunschweig sono in fase di esecuzione una serie di lavori di ampliamento degli impianti, finalizzati ad una produzione futura di mezzo milione di sistemi batteria ogni anno. Nello stabilimento di Kassel avviene la produzione del sistema di propulsione MEB; a Salgitter, infine, si provvede alla realizzazione dei rotori e degli statori per la piattaforma MEB.

Maxi investimento a medio termine

Il totale delle somme che Volkswagen stanzia al 2024 per lo sviluppo della mobilità elettrica ammonta a circa 11 miliardi di euro. ““Si tratta di un impegno importante e strategico per l’intera industria automobilistica nel territorio della Germania. Saremo leader anche nel campo delle auto elettriche e assicureremo così il futuro della nostra industria nel lungo periodo”, indica Thomas Ulbrich.

Si punta sulla sostenibilità

In parallelo allo sviluppo della produzione “zero emission”, c’è da considerare il significativo contributo alla protezione del clima che i processi industriali determinano se questi fanno affidamento all’alimentazione con energia che proviene da fonti rinnovabili. Il progetto Volkswagen, in questo senso, si prefigge la consegna al cliente finale di un autoveicolo (ID.3, nello specifico) ad alimentazione elettrica prodotto con un bilancio “carbon neutral”. Quindi: ottimizzare le emissioni di CO2 nella catena della fornitura e nelle fasi di produzione, e compensare le rimanenti emissioni alla consegna all’acquirente. A Zwickau, oltre ai processi di automazione e di massima efficienza senza alcun impatto sui livelli occupazionali, dal 2017 viene utilizzata corrente ecologica prodotta da centrali idroelettriche; dall’avvio di produzione, le restanti emissioni (cioè quelle prodotte dal generatore di calore e corrente ad alta efficienza interno) trovano compensazione attraverso programmi di attenzione all’ambiente certificati secondo standard riconosciuti ufficialmente.

Cifre e investimenti a VW-Zwickau

  • Superficie totale: 1,8 milioni di metri quadri (1,4 milioni dei quali edificati)
  • Produzione attuale (marzo 2020): 290.000 autoveicoli all’anno
  • Produzione futura (dal 2021): fino a 330.000 auto elettriche all’anno
  • Totale di produzione dal 1990: circa 6 milioni di autoveicoli (in massima parte Volkswagen Polo, Volkswagen Golf, Volkswagen Passat)
  • Modelli di nuova produzione: Volkswagen ID.3, Volkswagen Golf Variant
  • Previsione di produzione dopo i lavori di ampliamento e riconversione: sei modelli elettrici appartenenti a tre marchi del Gruppo VAG
  • Totale investimenti per la produzione elettrica a Zwickau: 1,2 miliardi di euro
  • Dipendenti a Zwickau: circa 7.700 (300 tirocinanti)
  • Progetti di tutela ambientale: produrre e consegnare le vetture ai clienti finali a fronte di un bilancio carbon neutral; a Zwickau si impiega, fra l’altro, energia eco friendly prodotta da centrali idroelettriche.

Volkswagen ID.3, la produzione a Zwickau: immagini ufficiali

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