Sul fronte del caro carburanti, il Governo non rinnova lo sconto sulle accise. I prezzi iniziano a salire, ma non c’è da essere pessimisti per forza.
Sul tema del caro carburanti, dal 1 gennaio 2023 è notizia ormai ben nota che il famoso sconto sulle accise non è stato rinnovato dal Governo.
Ricordiamo che già a dicembre si è passati da uno sconto di 30,5 centesimi a uno sconto di 18,3 centesimi. Dunque, si potrebbe pensare che da oggi motociclisti e automobilisti dovranno fare i conti di nuovo con prezzi altissimi dei carburanti, ma le cose non stanno proprio così.
Sì, perché nel frattempo che il 2022 volgeva al termine il prezzo medio della benzina ha subito un costante ribasso, fino a raggiungere un valore pari al minimo storico da luglio 2021.
Dunque, l’aumento del prezzo (pari a circa 18 cent) c’è e ci sarà e secondo Centro Consumatori Italia porterà un aumento di 5,2 miliardi di euro di spese di trasporto nel 2023.
Ad oggi, secondo quanto riporta l’App “prezzicarburanti” in tempo reale, c’è chi ha fatto letteralmente lievitare il prezzo del carburante offerto e chi invece ha mantenuto un prezzo contenuto nonostante l’aumento: in tutta Italia si registra una cifra che oscilla tra i 1,525 euro agli oltre 2 euro sia per benzina che diesel, mentre il GPL oscilla tra 0,631 e gli oltre 0,900 cent, con il metano che invece si attesta tra 1,645 e gli oltre 3,000 euro.
Tuttavia, saranno le rilevazioni ufficiali a darci una cifra precisa sulla media dei prezzi dei carburanti in Italia. E nel contempo sarà importante tenere d’occhio l’eventuale (continua) discesa del prezzo che potrebbe compensare la mancanza dello sconto di cui abbiamo tutti beneficiato fino ad ora.
