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Carenza di semiconduttori: impatto sulla produzione auto 2023

Di Francesco Donnici
Pubblicato il 4 apr 2023
Carenza di semiconduttori: impatto sulla produzione auto 2023
I numeri della crisi legata alla carenza di semiconduttori sono allarmanti ma in fondo al tunnel si intravede la luce.

La carenza di semiconduttori, conosciuta anche come “crisi dei chip”, ha impattato negativamente sull’economia europea negli ultimi due anni, scatenando una vera e propria crisi del settore auto.

Carenza di semiconduttori: il motivo della crisi

Questa crisi è stata appunto scatenata dalla scarsità di semiconduttori auto, ovvero quei componenti elettronici divenuti ormai essenziali per la costruzione dei veicoli di ultima generazione. La limitata disponibilità di questi componenti ha condizionato e condizionerà nel prossimo futuro la produzione del comparto automotive. I numeri della crisi sono a dir poco allarmanti. si parla infatti di una perdita nel Vecchio Continente di circa 100 miliardi di euro negli ultimi due anni.

Nel 2022 problema arginato ma non risolto

La crisi dei semiconduttori auto riguarda comunque il mercato auto globale, anche se nell’anno appena trascorso i Costruttori internazionali hanno arginato il problema, senza però trovare una soluzione definitiva. Le varia case automobilistiche hanno infatti utilizzato i chip a disposizione sulle auto più redditizie, a discapito della produzione di vetture più economiche. Questo significa che anche la produzione auto nel 2023 subirà significative riduzioni che si tramuteranno ovviamente in disagi per i consumatori che dovranno subire tempi di consegna molto lunghi. Le previsioni, però, sono meno fosche rispetto agli ultimi anni e aiutano a capire quando caleranno i prezzi delle auto.

Carenza di semiconduttori: le previsioni per il 2023

Secondo il direttore generale della Bavarian Business Association, Bertram Brossardt, nel corso del 2023 assisteremo ad un all’allentamento della crisi dei chip. Questo perché dovremmo assistere ad un calo della domanda di prodotti di elettronica di consumo, come ad esempio computer, tablet e smartphone, che dovrebbe portare ad un conseguente aumento delle consegne di chip per il settore auto. Brossardt però non si ritiene entusiasta di questa situazione, perché il rallentamento dell’economia globale potrebbe riflettersi negativamente anche sulla domanda per il settore automotive.

Conclusioni

I report più recenti affermano che la crisi dei microchip durerà almeno per tutto il 2023, anche se – come abbiamo precedentemente affermato – risulterà meno pesante di quella degli ultimi due anni e nel corso di questi mesi sarà possibile capire quando conviene comprare l’auto.  Una soluzione definitivo alla crisi potrebbe arrivare nel 2024, ma molto dipenderà dalla risposta che l’industria europea saprà dare tramite il cosiddetto European Chips Act o Legge europea sui semiconduttori. Quest’ultima punta ad un aumento esponenziale della produzione di semiconduttori nel territorio dell’Unione Europea.

Il Parlamento europeo ha già dato sottolineato la propria posizione sulla proposta e risulta pronto ad avviare i negoziati con i singoli governi europei. Nel mese appena trascorso, gli eurodeputati hanno adottato impresa comune Chips che sarà utilizzato come strumento di investimento per sostenere la crescita del settore e promuovere la leadership dell’UE in questo settore.

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