Defender 2020: nuovi teaser in attesa del debutto

Francesco Giorgi
30 Aprile 2019
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Il marchio di Solihull ha eletto il 30 aprile “giornata mondiale Land Rover”, a ricordo della presentazione della prima serie, avvenuta nel 1948. Nuove immagini di anteprima per l’erede dell’iconico offroad.

Trends: Offroad

Anche il comparto automotive possiede le proprie giornate celebrative: se, ad esempio, il 4 luglio viene ricordato il lancio ufficiale di Fiat 500, il 30 aprile è, per i vertici del marchio-simbolo dell’offroad di oltremanica, il “World Land Rover Day”. Niente di ufficiale, intendiamoci, e nulla che sia stato immortalato da un Doodle di Google. È tuttavia la data che, per i “piani alti” di Solihull, coincide con la presentazione, avvenuta il 30 aprile 1948, della prima generazione di Land Rover: il vernissage avvenne, settantun anni fa, al Salone di Amsterdam. E non potrebbe esserci occasione migliore per “lanciare” nuovi dettagli relativi alla attesissima “new Defender”, erede della iconica offroad da diverso tempo fuori produzione, e in previsione dell’anteprima mondiale prevista per il prossimo autunno.

Più di 1,2 milioni di km di test

Per gli appassionati di fuoristrada, oggi è quindi una giornata da ricordare: si celebra l’anniversario dall’esposizione del prototipo di Land Rover Series I, e si registrano nuovi traguardi dalla lunga fase di sviluppo che ha come oggetto la nuova generazione di Defender, i cui primi esemplari-laboratorio (immortalati, ancora “vestiti” con vistose camuffature – come del resto già anticipato nelle scorse settimane – tuttavia già piuttosto definiti nelle linee del corpo vettura; si notano, fra l’altro, due declinazioni: tre porte “passo corto” e cinque porte “passo lungo”) hanno, ad oggi – afferma una nota Land Rover diffusa in queste ore – raggiunto quota 1,2 milioni di km di test (“Più di 45.000 sessioni di prova”), affrontati sulla più ampia varietà di strade, percorsi e situazioni climatiche. Vale a dire, dai 50 e più gradi centigradi del deserto, ai -40°C della regione artica, agli oltre 3.000 m di altitudine delle Montagne Rocciose nel Colorado, fino alla regolazione delle dinamiche veicolo sviluppata sul tracciato del Nurburgring (riguardo ai settaggi per le strade asfaltate), lungo i sentieri fangosi di Eastnor (Regno Unito), sui percorsi rocciosi di Moab (Utah, dove ogni anno, in questa stagione, si tiene il raduno degli enthusiast del mondo Jeep), e fra le dune di sabbia di Dubai.

Defender 2020: la vedremo già a Francoforte?

L’obiettivo stabilito dagli ingegneri di Solihull è, chiaramente, assicurarsi la massima versatilità di impiego per il “new Defender” in qualsiasi condizione, per essere quindi “degno rappresentante” della tradizione fuoristradistica Land Rover. Una tradizione che, fra l’altro, si sposa ad iniziative di difesa della natura, come il Tusk Trust nel Kenya, organizzazione no-profit britannica creata nel 1990 per la protezione della fauna locale, e per il quale Land Rover svolge compiti di partner tecnico e di immagine: uno dei prototipi di “new Defender”, anticipa il comunicato Land Rover, verrà sottoposto ad una prova “sul campo”, nei 14.000 ettari della riserva naturale, fra guadi, trasporto di carichi pesanti e consegna di derrate alimentari.

“Disco verde”, perciò, al programma di sviluppo per il nuovo Defender di imminente presentazione: più avanti si saprà se l’erede del leggendario fuoristrada di Land Rover verrà svelato in occasione del prossimo Salone di Francoforte (che si terrà dal 12 al 22 settembre 2019), oppure sarà protagonista di un evento a se stante.

Due varianti di corpo vettura

Dalle nuove immagini diramate in queste ore, come accennato, Land Rover Defender 2020 viene ripreso in due varianti di corpo vettura: tre porte (che corrisponderebbe alla declinazione Defender 90) e cinque porte “station wagon” (medesima fascia di segmento del “vecchio” Defender 110). Più avanti, la lineup di modello potrebbe ampliarsi ad una versione pickup con cabina singola, quale parte di una vasta gamma di configurazioni del corpo vettura. Nei prossimi mesi se ne saprà ovviamente di più. Allo stesso modo, sarà possibile registrare l’eventuale conferma in merito ad una recente indiscrezione, sollevata lo scorso novembre dal periodico Car Magazine (qui il nostro approfondimento), secondo la quale per Defender 2020 ci sarebbero in previsione tre varianti di carrozzeria: “Soft Top” ed “Hard Top” a tre porte, ed “Hard Top” cinque porte con tetto in metallo; e, ben più avanti (la stampa ha parlato addirittura entro il 2026: ci sarà dunque tutto il tempo per assistere al processo di evoluzione del nuovo modello) potrebbe altresì esserci spazio per una declinazione “Sport”, che per questo andrebbe ad occupare un gradino superiore nelle performance offroad e su strada asfaltata.

Motorizzazioni: riprendiamo le prime ipotesi

Bocche cucite (e non ci sarebbe da aspettarsi altrimenti, per il momento) anche riguardo alla gamma delle motorizzazioni: alcune fonti online hanno, in questi mesi, avanzato l’ipotesi che sotto il cofano di Land Rover Defender 2020 possa esserci posto per le unità “Ingenium” turbodiesel 2.0 a quattro cilindri e 3.0 a sei cilindri in linea, così come versioni a benzina e – possibilità da tenere in considerazione, in virtù del recente orientamento di Solihull e del marchio “cugino” (poiché fa capo anch’esso all’orbita Tata Motors) Jaguar in materia di elettrificazione – un sistema di propulsione ibrido. La successione dei vari tipi di alimentazione, così come la lineup delle declinazioni di corpo vettura, resta da confermare. Staremo a vedere più avanti.

Land Rover Defender 2020, i test di sviluppo: immagini ufficiali

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