Volkswagen ID.3: a Zwickau prodotto il primo esemplare

Francesco Giorgi
05 Novembre 2019
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Dalle nuove linee di montaggio del complesso sassone “modello” per ecosostenibilità via all’assemblaggio della prima elettrica “new gen” VW.

Trent’anni fa, nel distretto industriale di Zwickau si producevano le Trabant: il “simbolo su ruote” della ex Germania Est, entrato nella storia per le immagini della caduta del Muro di Berlino – evento del quale, il prossimo 9 novembre, ricorrerà il trentesimo anniversario – è, oggi, “preistoria”: oltre che dal punto di vista politico e sociale, lo è anche in rapporto al “new deal” da tempo deciso dai vertici del Gruppo Volkswagen nei confronti dello stabilimento sassone, e che dalle piccole bicilindriche a due tempi adesso è orientato alla nuova era all’insegna dell’elettrificazione. Anzi: dell’auto elettrica “tout court”.

E la data di oggi, 4 novembre 2019, rappresenta il “Giorno zero” della corsa allo sviluppo della nuova lineup “zero emission” per Volkswagen: nella tarda mattinata è stato deliberato il primo esemplare in chiave produzione di Volkswagen ID.3, la attesissima berlina compatta ad alimentazione elettrica che, sui taccuini delle priorità dei vertici di Wolfsburg, costituisce un “capitolo” epocale, come già lo fu, ottant’anni fa, lo sviluppo del leggendario Maggiolino e, quarantacinque anni fa, avvenne per VW Golf che proprio nei giorni scorsi è stata presentata in ottava generazione e, decisione che non mancò di suscitare sorpresa nel comparto automotive mondiale, al recente Salone di Francoforte 2019 si era fatta notare… per la propria assenza: i riflettori, in quell’occasione, erano stati puntati proprio sull’anteprima di ID.3 (nello specifico, in configurazione 1st Edition), chiamata a giocare un ruolo capofila nell’evoluzione dell’immagine Volkswagen verso un futuro eco sostenibile (strategia cui, d’altro canto, la stessa Golf 8 contribuirà, essendo stata individuata come il modello-bridge fra i sistemi “convenzionali” di alimentazione e le nuove tecnologie a zero emissioni).

Anche Angela Merkel all’avvio di produzione

Il via ufficiale alla produzione di Volkswagen ID.3 a Zwickau è stato celebrato, oggi, in una cerimonia che ha visto la presenza, fra gli altri, dell’amministratore delegato del Gruppo Volkswagen, Herbert Diess, di Thomas Ulbrich (membro del CdA Volkswagen e responsabile della Divisione Mobilità Elettrica per Wolfsburg) e della cancelliera Angela Merkel. Segno, in questo senso, che lo Stato federale crede fortemente sulla e-mobility: recentemente, il Bundestag ha emanato un programma di incentivi all’acquisto di auto elettriche, affiancandolo da un contestuale obbligo alle Case costruttrici ed alle utility di energia di installare nuove colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici nelle aziende, nei complessi con uffici ed in corrispondenza degli edifici pubblici. Enorme lo stanziamento: 100 miliardi di euro; tuttavia, ambizioso è l’obiettivo di diffusione dell’auto elettrica a lungo termine: si parla di non meno di 300.000 “hub” per la ricarica e fino a 10 milioni di veicoli “zero emission” in circolazione entro il 2030. Per arrivarci, il Governo federale intende, dal 2021, spingere forte sugli incentivi all’acquisto di auto elettriche al di sotto di 40.000 euro di listino, e contemporaneamente aumentare il peso fiscale per gli autoveicoli più inquinanti.

L’elettrica per tutti

Con un prezzo di listino “Inferiore a 30.000 euro” (importo che si riferisce al mercato tedesco), Volkswagen ID.3 fornisce un ulteriore contributo alla “democratizzazione” (termine oggi di moda: lo utilizziamo per meglio comprendere la portata di tale progetto) dell’auto elettrica. Un settore che, oltre al Gruppo Volkswagen, vede ben presenti anche gli altri due colossi tedeschi dell’automotive: Bmw Group e Daimler AG, che hanno messo sul piatto diversi miliardi di euro per aiutare il comparto dell’auto ad evolversi in chiave “green”. Dunque, la Germania vuole assumere un ruolo guida anche in questo senso? Il CEO del Gruppo Volkswagen, Herbert Diess, è categorico: “Il Paese deve guidare il cambiamento e acquisire competenza lungo tutta la catena del valore della mobilità elettrica. Questo è il motivo per cui stiamo producendo veicoli elettrici in Germania e allo stesso tempo abbiamo preso la decisione di sviluppare e produrre motori elettrici, nonché celle e sistemi di batterie. Nei prossimi anni potremo contare su un’ampia proposta di veicoli elettrici di produzione nazionale”.

La svolta industriale

Di Volkswagen ID.3, e del ruolo che andrà ad occupare nel panorama automobilistico dei prossimi anni, avremo modo di parlarne a lungo, man mano che la data del suo debutto su strada (estate 2020, in contemporanea su tutti i mercati europei: al momento, le prenotazioni sono più di 35.000) si avvicinerà e, successivamente, quando la nuova lineup ID. verrà arricchita con le varianti “derivate” ID. Buzz e ID. Crozz. Al momento, ed in corrispondenza al tenore della giornata-evento vissuta oggi a Zwickau, focalizziamo la nostra attenzione sul ruolo-guida al quale il complesso industriale della Sassonia è chiamato nel novero della nuova mobilità ecosostenibile. Cioè: oltre alla “semplice” produzione di auto elettriche, sussiste un preciso piano di sviluppo industriale, per far sì che l’intera azienda “Diventi totalmente carbon-neutral entro il 2050”, aggiunge Herbert Diess. Per attivare a questo traguardo, è necessario un maxi-programma di riconversione: cifre alla mano, per Zeickau ciò si concretizza partendo da un investimento di 1,2 miliardi di euro, e interessa tutti gli 8.000 dipendenti che operano nella Divisione VW di produzione Veicoli Elettrici. La fase finale di espansione del programma, fissata per il 2021, potrà contare su una forza-lavoro adeguatamente preparata (per quell’epoca, saranno stati completati circa 13.000 giorni di formazione totale), e dalle linee di montaggio ad elevata automazione (“Circa 1.700 robot, sistemi di trasporto senza conducente e processi di produzione completamente automatizzati”, puntualizza il responsabile E-Mobility di Volkswagen, Thomas Ulbrich) usciranno sei modelli elettrici, che con ID.3 condivideranno la piattaforma modulare MEB-Modularer Elektrobaukasten, appartenenti a tre marchi del Gruppo VAG.

Nuovi traguardi di sostenibilità

Gli stessi vertici VW non mancano di far notare un ulteriore punto di riferimento in materia di industria eco friendly: la produzione di Volkswagen ID.3 è ad emissioni zero. Con questa definizione, il top management di Wolfsburg indica che ogni esemplare della nuova compatta elettrica VW verrà consegnata al rispettivo cliente al termine di un processo ad impatto zero. “Ad esempio, l’energia verde viene utilizzata esclusivamente nella produzione delle celle batteria per gli accumulatori del veicolo”. E le inevitabili emissioni scaturite dall’intero processo produttivo vengono a loro volta compensate, fra l’altro, in investimenti di salvaguardia dei “polmoni verdi” del Pianeta: nello specifico, si tratta di una serie di investimenti nel progetto climatico “Katingan Mataya Forest Protection” in atto nel Borneo.

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