Il 2013 dell'auto: tante novità contro la crisi

Dagli innovativi SUV compatti di segmento B alle hypercar per sognare in barba alla crisi.

Il 2013 dell’auto sarà un anno difficile, in cui si spera d’intravedere quel barlume di luce che indica l’uscita dal tunnel della crisi e in cui le Case automobilistiche metteranno sul piatto tutta la loro inventiva per riconquistare un mercato sempre più negativo e costantemente contrassegnato dal segno meno. Riusciranno nell’impresa? Difficile dirlo, visto che il potere d’acquisto e i controlli fiscali stanno mettendo con le spalle al muro i cittadini italiani, e che l’ultimo aumento dell’iva non aiuta. Comunque, nel 2013 arriveranno tanti nuovi modelli, di ogni categoria per accontentare ogni genere di automobilista, da quello convenzionale a quello super sportivo.

Se la Peugeot proporrà la nuova 2008, variante SUV su base 208 e la nuova 308, la Toyota risponderà con la nuova Auris e la rinnovata RAV4; interessanti la nuova Ford Kuga, la Mazda 3 e la Kia Pro Cee’d GT. Particolarmente importane poi sarà l’arrivo della nuova Audi A3 berlina, così come le nuove varianti della Renault Clio, il piccolo SUV della Losanga, e la nuova Mazda 6. Ovviamente, si tratta solo di alcune novità, infatti in Casa Mercedes rispondono con il restyling della Classe E, mentre alla BMW puntano molto sulla nuova Serie 4.

Ma questo sarà anche l’anno delle sportive, dalla “piccola” RCZ da 280 CV, fino ad arrivare a delle hypercar come la nuova Enzo, la McLaren P1 e la Porsche 918 Spyder. Non mancheranno i SUV di lusso come la rinnovata BMW X5 e la nuova Range Rover Sport e la Porsche Macan, mentre tra le berline prestigiose si attende il debutto della nuova Ghibli Maserati, sorella minore della nuova Quattroporte.

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L’elenco, ovviamente, è ancora più lungo, ma basteranno tutte queste novità a far tornare la gente nei saloni? Forse, i nuovi modelli potrebbero essere affiancati a nuove e stimolanti condizioni di vendita o noleggio, o forse le case punteranno su allestimenti sempre più ricchi, è ancora presto per dirlo, di certo ogni marchio dovrà sfruttare al 100% gli uomini del marketing per riportare il bilancio in attivo!