Mazda MX-5 1.5 Exceed: la prova su strada

Valerio Verdone
02 Settembre 2019
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Mazda MX-5

La più piccola delle roadster di Casa Mazda guadagna il sistema i-Eloop per essere ancora più conveniente ma sempre all’apice del divertimento.

È la roadster più venduta al mondo, una piccola vulcanica scoperta che trasmette passione, divertimento e spensieratezza da 30 anni, ha una sigla semplice e impossibile da dimenticare: Mazda MX-5. Adesso, è disponibile anche nella variante 1.5 con il sistema i-Eloop che utilizza un supercondensatore per accumulare l’energia recuperata in frenata in modo da poterla sfruttare per i sistemi di bordo. Insieme al sistema i-stop consente di ridurre i consumi del 10% nel ciclo urbano, ma soprattutto lascia libero il motore di utilizzare la sua potenza essenzialmente per la guida. Al volante non si percepisce tutto questo lavoro e il divertimento rimane inalterato.

Esterno: difficile non innamorarsene

Compatta, bassa, larga nei fianchi e muscolosa dove serve, insomma con tutte le curve al punto giusto, la MX-5 di quarta generazione non sembra accorgersi del tempo che passa, tanto è affilata e seducente. Non assomiglia a nessun’altra e viene voglia di saltarci dentro per capire cosa può fare tra le curve. È un’auto nata dalla passione e parla agli appassionati da ogni angolo della carrozzeria. Nubuhiro Yamamoto, l’ingegnere a capo del progetto, ne parla come una figlia ed in effetti sono poco meno di quattro metri di autentico trasporto emotivo enfatizzato ulteriormente dalla livrea soul red che esalta ogni gioco di luce sul corpo vettura. Il soft top in tela è un marchio di fabbrica, perché è leggero come tutta la MX-5 e scompare in un attimo con un semplice movimento della mano destra: gli automatismi non servono, la Miata, così la chiamano oltre oceano, è senza filtri e lo dimostra anche da questi particolari.

Interno: calza come un guanto

Se siete alti, ve lo diciamo subito, la MX-5 vi imporrà qualche sacrificio in termini di spazio a bordo, ma vi ripagherà con gli interessi in movimento. Comunque, anche chi supera il metro e ottanta centimetri con qualche regolazione può trovare una posizione adeguata, mentre gli automobilisti meno slanciati, come il sottoscritto, si troveranno perfettamente integrati in un abitacolo avvolgente e ben realizzato con materiali di qualità. Il volante è regolabile anche in profondità, quindi in un attimo ognuno troverà la sua posizione ideale una volta sceso nel posto guida, sì sceso, perché la MX-5 è un’auto vecchia scuola, una sportiva che fa sentire la strada come poche altre e per questo la seduta è molto più vicina alla strada di quanto si immagini. Tutto è dove dovrebbe essere: il grande contagiri al centro della strumentazione chiara e senza fronzoli, la leva del cambio a portata della mano destra e la pedaliera disposta in modo da favorire il punta tacco. Il punta che? Sì, lo so, con tutte queste trasmissioni automatiche scommetto che siamo in molti a dimenticarci di avere anche il piede sinistro quando saliamo in auto, ma con la MX-5 non si bleffa, la frizione va azionata spesso, è parte dell’esperienza di guida, e quel gioco tra freno e acceleratore in scalata, ovvero il punta tacco, ancora si può fare, il che è uno spasso. Detto questo, le sedute in pelle (optional) offrono un’atmosfera old style che non guasta anche se l’alcantara è preferibile con le temperature estive. Gli unici appunti sono rivolti al sistema di gestione dell’infotainment, che costringe a piegare il braccio più del dovuto, ed alla mancanza del portaoggetti davanti al passeggero, per cui ci si ritrova a sfruttare i tre vani dietro i sedili, principalmente quello centrale, che non rappresentano il massimo della comodità. Dimenticavo, il bagagliaio è di soli 130 litri, ma il trolley per il weekend ci sta, così come la spesa, se poi avete altre esigenze di carico non è certo colpa della MX-5.

Al volante: la terapia del sorriso

Avete avuto una giornata storta? Un risveglio poco piacevole? Non c’è problema, basta salire a bordo della MX-5, cercare qualche curva e vi tornerà il sorriso. Se pensate che stia esagerando provateci, una volta che il 1.5 da 132 CV salirà di giri con il suo sound coinvolgente, che il cambio risponderà in maniera istantanea e che gli appoggi saranno solidi ma leggeri, e gli inserimenti in curva fulminei, allora vi ritroverete con quell’espressione mista tra gioia e meraviglia che vi riporterà in un lampo a tempi lontani, quando le auto erano prive di filtri elettronici e dannatamente dirette. Il bello è che nella MX-5 la tecnologia c’è tutta, quindi i controlli elettronici, i sistemi di sicurezza attiva non mancano, ma lavorano in maniera poco invasiva, e, all’occorrenza, possono essere disabilitati. Inoltre, c’è anche l’i-Eloop, al quale abbiamo accennato in precedenza, che aiuta a risparmiare carburante, e anche guidando senza il piede di velluto i 7,6l/100 km non rappresentano una chimera nei percorsi urbani. Manca il differenziale autobloccante della 2.0 Sport, così come l’assetto sportivo della sorella più “cavallata” e i cerchi in lega sono da 16 pollici, per cui cari amici smanettoni già vi vedo imprecare sul vostro smartphone o sulla tastiera del vostro PC, ma sbagliate a farlo, e di grosso, perché la MX-5 1.5 va benissimo così, almeno su strada. Infatti, l’assetto è a prova di buche romane, provare per credere, come recitava uno spot televisivo d’annata, l’inserimento in curva ci guadagna e poi, considerata la potenza in gioco, e la coppia di soli 152 Nm, le perdite d’aderenza al retrotreno per quanto rare, se non si gioca con i trasferimenti di carico (operazione da non fare su strada), si recuperano agevolmente anche senza il differenziale che, volendo, potreste sempre istallare in un secondo momento. Ora, non sto dicendo che la 1.5 è preferibile alla 2.0, perché quest’ultima con i suoi 184 CV e le specifiche tecniche sopraffine ha messo una distanza importante a livello prestazionale con la sorella minore, ma che la MX-5 meno potente non è la variante povera della roadster giapponese, tutt’altro, e che forse, nella guida di tutti i giorni è più comoda e facile da gestire, anche per chi si avvicina per la prima volta ad una trazione posteriore.

Prezzo: da 28.550 euro

Per una MX-5 1.5 Exceed bisogna considerare una cifra di 28.550 euro, ai quali si può aggiungere la vernice metallizzata, perché per il resto c’è tutto quello che serve, con una dotazione che farebbe invidia anche a vetture di categoria superiore. Uno sforzo in più per la livrea soul red però ve lo consigliamo perché si addice alla perfezione a questa roadster dal fascino unico.

Mazda MX-5 2020: immagini ufficiali

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