Volkswagen: a Zwickau il primo “hub” per la produzione di auto elettriche

Francesco Giorgi
19 Novembre 2018
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Definite le strategie di riassetto per lo sviluppo della nuova mobilità. Confermato l’obiettivo di un milione di auto elettriche all’anno entro il 2025. Tutti i dettagli.

Investimenti nell’ordine di 44 miliardi di euro che verranno “spalmati” nei prossimi cinque anni; facendo la comparazione con i preventivi globali, si tratta di circa un terzo delle spese totali riferite al periodo 2019-2023. In estrema sintesi, è quanto il Gruppo VAG-Volkswagen Audi mette sul tavolo per lo sviluppo della mobilità elettrica, delle tecnologie di guida autonoma, dei nuovi servizi di mobilità e digitalizzazione che interesseranno tanto le nuove lineup quanto gli stabilimenti. Il traguardo mira a raggiungere, entro il 2025, un monte vendite di un milione di auto elettriche all’anno. Lo ha definito, nelle scorse ore, il Consiglio di Sorveglianza del Gruppo Volkswagen, riunitosi per mettere la firma alle strategie di pianificazione del Gruppo. Un programma decisamente articolato, e che si farà ricordare a lungo per complessità, cifre e progetti.

Zwickau, Emden e Hannover, dove hanno sede tre dei complessi industriali del Gruppo, muteranno la rispettiva “specializzazione” per convertirsi alla produzione dei futuri veicoli elettrici della gamma I.D., a partire da fine 2019. Si prevede, inoltre, l’ampliamento della propria capacità produttiva con un ulteriore impianto in Europa orientale (dal 2022). Nello specifico, ad Emden sarà afidata la produzione di modelli “zero emission” (berline e compatte) di diversi marchi, mentre Hannover ospiterà la produzione del minibus I.D. Buzz (recentemente dichiarato “erede concettuale” del Maggiolino), che si affiancherà all’assemblaggio di veicoli a propulsione “tradizionale”. Rimanendo sul piano operativo, la produzione di Volkswagen Passat, riferisce il comunicato istituzionale redatto al termine della riunione del Consiglio di Sorveglianza del Gruppo, “Verrà trasferita nelle linee Skoda di Kvasiny, in Repubblica Ceca, e dal 2023 si aggingerà a Skoda Suberb e Skoda Kodiaq. Skoda Karoq e Seat Ateca ‘passeranno’ da Kvasiny ad un nuovo stabilimento ‘multi-brand’ del Gruppo”, con tutta probabilità nell’Est europeo dove VAG è attualmente impengata nella ricerca di un nuovo sito.

Nessuna preoccupazione per il futuro dei lavoratori, assicurano i dirigenti. Bernd Osterloh, in qualità di presidente del Consiglio di Fabbrica, annuncia che “La transizione verso l’e-mobility non è più un’utopia, ma inizia qui e ora. E nel quadro complessivo, come conseguenza di questa trasformazione, ci saranno meno posti di lavoro. L’abbiamo affermato in più occasioni”. E ancora, più nello specifico: “Sono conscio che per molti colleghi, in particolare a Emden e Hannover, ciò è motivo di preoccupazione. In qualità di rappresentanti dei lavoratori, siamo intervenuti: la garanzia occupazionale decennale esclude esuberi fino alla fine del 2028. Potremo apportare aggiustamenti tenendo conto della curva demografica, in modo che nessuno perda il proprio posto di lavoro”.

Come accennato, il calendario delle priorità nel mega-programma di riconversione degli impianti produttivi per il Gruppo VAG possiede una data di partenza imminente, ed un luogo: Zwickau, la “cittadella sassone dell’automobile” nella quale VW è presente dal 1990 e dove, ad oggi, è avvenuta la produzione in serie di Volkswagen Polo, Golf, Passat e la produzione delle carrozzerie di Phaeton e Bentley (queste ultime vengono, poi inviate a Dresda e in Gran Bretagna per l’assemblaggio dei veicoli). L’inizio della produzione di Volkswagen I.D. , il primo modello VW sviluppato sulla nuova piattaforma modulare MEB, è stato fissato per fine 2019. A pieno regime, vale a dire dal 2021, a Zwickau avverrà l’assemblaggio di sei vetture a zero emissioni facenti capo a tre “brand” del Gruppo. Ciò per illustrare, a grandi linee, i nuovi programmi industriali per lo stabilimento sassone, chiamato a scrivere una pagina memorabile per il Gruppo, “Una nuova era paragonabile a quella del primo ‘Maggiolino’ o della prima Golf”, puntualizza Thomas Ulbrich, membro del CdA Volkswagen e responsabile delle strategie di Mobilità Elettrica.

Più nello specifico, l’obiettivo è già definito: “Vogliamo portare la mobilità elettrica fuori dalla sua nicchia e rendere l’auto elettrica sostenibile per milioni di persone. Stabilimenti di produzione efficienti e moderni saranno la chiave. Ecco perché stiamo concentrando la produzione di auto elettriche del Gruppo a Zwickau. In un anno, questo sito diventerà il punto di partenza per la nostra offensiva elettrica globale. Come prima fabbrica MEB del Gruppo, Zwickau svolgerà il ruolo di apripista per questa tecnologia orientata al futuro”, illustra Thomas Ulbrich.

Il concetto di “efficienza” e di “modernità”, secondo la vision di Wolfsburg, va inteso anche in un nuovo, e attivo, ruolo di attenzione all’ambiente anche nei processi produttivi: Volkswagen I.D., oltre alla propulsione elettrica, verrà infatti realizzata da un bilancio di CO2 neutro per l’intera filiera di produzione e consegna: si tratterà, cioè, di limitare al massimo le emissioni di anidride carbonica. Per compensare le inevitabili emissioni, in special modo riguardo alla produzione delle batterie, i tecnici VW puntano a mettere in campo una serie di “Misure di protezione del clima”; e le aziende supplier, dal canto loro, hanno “Accettato l’utilizzo di energia ‘green’ da fonti rinnovabili per la produzione di celle batteria: un elemento importante per un ulteriore miglioramento dell’analisi delciclo di vita delle auto elettriche”.

Tecnicamente, la riconversione di Zwickau ha già avuto inizio: dopo il totale passaggio alle fonti di energia eco friendly avvenuto nel 2017 e, quale seconda fase del programma, la compensazione delle restanti emissioni dagli impianti e dalla relativa filiera di fornitura con progetti di protezione del clima certificati, la prima delle due linee di produzione per Volkswagen I.D. sarà interessata da un graduale completamento degli interventi (iniziato la scorsa estate, sarà ottimizzato passo passo fino all’avvio di produzione del primo veicolo di gamma I.D., previsto per novembre 2019). Su una procedura analoga, entro fine 2020 si attende la modifica per la seconda linea di produzione. Dati alla mano, la capacità produttiva massima aumenterà dalle attuali 1.350 unità al giorno a 1.500 veicoli: tale risultato dovrebbe essere raggiunto dal 2021.

Scendendo ulteriormente nei dettagli, e analizzando la componente tecnica chiamata a riconfigurare la prossima produzione I.D., è chiaro che non si potrà prescindere da un importante sviluppo per le tecnologie di automazione: Zwickau, anticipano i “piani alti” di Wolfsburg, si candida ad un ruolo di “Fabbrica-modello digitale, flessibile ed efficiente”. La produzione dei veicoli, indica la nota tecnica VW, comprenderà “Robot intelligenti e sistemi di trasporto autonomi che porteranno i componenti alle linee in maniera totalmente automatizzata”. Parlando di cifre, Volkswagen sta investendo circa 1,2 miliardi di euro nella trasformazione. Potrebbe essere che tale massiccio apporto di sistemi automatizzati nei processi di produzione (“La robotizzazione sarà all’incirca triplicata”) possa portare a delle conseguenze nella forza lavoro per i 7.700 dipendenti attualmente operativi a Zwickau. In realtà, potrebbe non essere così: “I lavoratori – dichiarano i vertici VW – vengono preparati alla nuova tecnologia attraverso un’ampia campagna di formazione avanzata. Tutti gli addetti stanno partecipando a eventi sulla mobilità elettrica e 3.000 membri delle squadre stanno completando una formazione specifica dedicata alla nuova produzione. In totale, i lavoratori di Zwickau effettueranno circa 13.000 giorni di formazione entro la fine del 2019”. “La mobilità elettrica creerà posti di lavoro sostenibili a lungo termine a Zwickau”.

Oltre a Zwickau, Emden e Hannover, la produzione di nuovi modelli elettrici sulla piattaforma MEB assumerà un carattere più “globale”: due stabilimenti in Cina (ad Anting-Shanghai e Foshan) sono in fase di realizzazione: i primi modelli “zero emission” vi verranno prodotti apartire dal 2020, dunque già a pochi mesi dal via alla produzione di Zwickau. Ed è in via di definizione un impianto in nord America. Più avanti, nuove linee di produzione si aggiungeranno.

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