
Per le revisioni di auto, moto e altri veicoli che sono state effettuate nel corso del 2022 e nei primi mesi del 2023, è previsto un bonus.
Una piccola boccata d’ossigeno per proprietari di auto e moto che potranno contare su di un bonus, che in larga parte compensa l’innalzamento del costo della revisione in vigore dal primo novembre 2021. Infatti, a partire dal primo novembre 2021, il prezzo della revisione per i veicoli è cresciuto e, in motorizzazione, la revisione costa al momento 54,95 euro. Invece, se viene effettuata presso i centri convenzionati privati, il costo sale di qualcosa e si toccano i 79,02 euro. L’importo del bonus equivale a 9,95 euro ed è possibile richiederlo tramite il sito bonusveicolisicuri.it con le credenziali di SPID, CIE o CNS.
Come richiedere il contributo
Il bonus può essere richiesto solamente una volta e, nel caso in cui avete revisionato l’auto durante l’anno 2022, potrete richiedere il piccolo incentivo fino al 31 marzo 2023. Infine, dalle ore 9:00 del 3 aprile 2023, sarà possibile richiedere solamente il contributo per le revisioni effettuate nel corso di quest’anno.
Il bonus revisioni
Possono avvantaggiarsi dell’agevolazione i proprietari di autoveicoli e motoveicoli – compresi gli autocarri fino a 35 quintali e minibus fino a 15 posti. In seguito, l’utente deve compilare il modulo presente sulla piattaforma specificando il numero di targa del mezzo (che deve essere intestata alla stessa persona che chiede il rimborso), data e luogo dell’avvenuta revisione, nome, cognome e indirizzo e-mail dell’intestatario e IBAN del conto corrente.
Il rimborso parte una volta che il sistema ha verificato i dati e arriva sul conto corrente del richiedente. Dunque, non sarà un aiuto di quelli che cambiano la vita, ma il bonus revisione è un’occasione da non perdere, perché di questi tempi anche risparmiare pochi spiccioli può fare la differenza. La revisione è strumento fondamentale per la sicurezza delle auto circolanti sulle strade, quindi, questo piccolo rimborso dovrebbe stimolare di più chi ancora non ha fatto i dovuti controlli che, tra l’altro, sono obbligatori a livello nazionale.