Nasce a Modena ed è equipaggiata dal V8 della Corvette rivisto che la spinge da 0 a 100 km/h in soli 2,7 secondi.
Aumentano le proposte di auto pensate per la bella guida, che stridono con le richieste del mercato dei grandi numeri, ma proprio per questo consentono ancora agli appassionati di sognare. L’ultima arrivata è l’Ares Project Spyder che ha una genesi italiana, modenese per la precisione, ma adotta un cuore a stelle e strisce. “Avevamo pianificato una versione barchetta della S1 Project fin dal principio. Le reazioni al lancio della versione coupé del mese scorso sono state fantastiche, e siamo quindi molto felici di rilasciare finalmente i dettagli della S1 Project Spyder. Il nostro obiettivo era creare un modello che fosse un vero tributo al piacere della guida sportiva: questa versione barchetta aggiunge dunque ancora più fascino al design della S1 Project, prendendo diretta ispirazione dal mondo del motorsport e dalle auto da corsa del passato”. Ha spiegato Dany Bahar, a capo dell’Ares Design.
Saranno solamente 24
Non è ancora stato reso noto il prezzo, che sarà comunque salato, ma la produzione di questa biposto con carrozzeria in fibra di carbonio sarà limitata ad appena 24 esemplari.
Barchetta dallo stile avvincente
Ormai le barchette sono tornate di moda e non c’è marchio che non si cimenti con il tema della biposto scoperta ed essenziale, ma questa è unica nel suo genere perché utilizza due deflettori aerodinamici al posto del parabrezza. Bellissime le feritoie in fibra di carbonio all’altezza dei passaruota, sportivissimi gli scarichi che fuoriescono nella parte alta della zona posteriore, intrigante l’interno con le due porzioni separate per guidatore e passeggero.
Una sportiva per puristi
Nella parte centrale della vettura, tanto essenziale quanto ricercata nello stile, alberga un V8 americano che arriva direttamente dalla Corvette C8 e che, attraverso modifiche a scarico e centralina, arriva ad una potenza di ben 715 CV che la spinge da 0 a 100 km/h in 2,7 secondi. Certo, i puristi non saranno felici di trovarsi al cospetto di un cambio automatico ad 8 marce, ma d’altra parte con questa potenza in gioco una trasmissione manuale sarebbe risultata impegnativa da gestire su una trazione posteriore.