La nuova strategia del Gruppo Volkswagen porta ad una maggiore efficienza dei suoi siti tedeschi. Wolfsburg punta al milione di veicoli all’anno grazie alla produzione della Golf in Germania.
L’obiettivo dei vertici di Volkswagen è chiaro, lo storico impianto di Wolfsburg dovrà raggiungere l’ambizioso traguardo del milione di esemplari all’anno e la Golf verrà prodotta esclusivamente nella sua catena di montaggio. Nel 2017 le vetture uscite da Wolfsburg sono state 790mila, ma con la concentrazione della produzione della Golf in questo impianto il milione non sembrerebbe più un miraggio. Quindi per la berlina compatta è stato deciso l’addio alle linee che attualmente sono a Zwickau e a Puebla, con conseguente trasferimento di tali volumi nello storico stabilimento della Bassa Sassonia, a seguito della strategia”Patto per il futuro”. Accanto all’aumento della produzione per questo sito, vi è di pari grado l’adozione di soluzioni che puntano a migliorare l’efficienza dei siti tedeschi.
L’efficienza è un tema molto importante per i vertici di Volkswagen, come afferma anche Andreas Tostmann, membro del board of management del brand, responsabile della produzione e della logistica, il quale ribadisce che stanno pianificando di migliorarla del 25% in tutte le fabbriche della Germania. Per mantenere Volkswagen al vertice del mondo automobilistico sono necessari questi sforzi, nonostante i grandi progressi compiuti negli ultimi anni. Ma Tostmann assicura che la strada è ancora lunga e che Volkswagen si trova a metà del percorso per raggiungere un’efficienza soddisfacente nel lungo periodo.
In particolare, chiariscono dalla Casa, i maggiori volumi costruttivi di Wolfsburg permetteranno anche di incrementarne la capacità di utilizzazione. Oltre alla Golf, l’impianto servirà per l’assemblaggio del nuovo Suv Seat Tarraco. Ma non è tutto, perché la nuova strategia pensata per il Gruppo, prevede che vi siano otto aree di azione che puntano a concentrare la produzione dei veicoli e a ridurre la complessità dei processi, grazie anche a una standardizzazione diffusa globalmente in tutti i Paesi in cui il Gruppo possiede delle fabbriche, come riportato nell’ambito del nuovo progetto “Transform togheter“, i cui dettagli saranno chiariti alla fine di settembre.
