Mercato Europa 2014… riprese, sorprese, fallimenti

Fabrizio Brunetti
02 Febbraio 2015
Mercato Europa 2014... riprese, sorprese, fallimenti

Un’opinione sull’anno appena concluso, analizzato dal punto di vista del mercato auto.

Un’opinione sull’anno appena concluso, analizzato dal punto di vista del mercato auto.

Il 2014, sorprendentemente, ha registrato un aumento complessivo del mercato Europa del 5,9%, la metà della percentuale di crescita del mercato americano, ancora lontanissimo dai numeri pre 2009, ma finalmente in ripresa dopo cinque anni di rovinosa caduta.

Il mercato EU+EFTA (Svizzera, Norvegia e Islanda), vale a dire tutti i paesi continentali eccetto Russia, chiude con c.a 12 milioni di pezzi. I dati fotografano una situazione di domanda in crescita, sia per lo stimolo delle novità che per nuovi orientamenti nella scelta. Come sempre, entrando nel dettaglio si scoprono però spostamenti significativi negli orientamenti dei consumatori europei.

Ad esempio nelle berline compatte di segmento C, quello storicamente dominato dalla Golf, se la regina resta saldamente al suo posto, con la consueta abissale distanza dai suoi competitor, superando ampiamente il mezzo milione di immatricolazioni, con una crescita del 13%, al secondo c’è ancora una presenza storica come quella della Ford Focus, ma con poco più di 200.000 unità e un calo percentuale rispetto al 2013.

Poi ci si aspetterebbe da tradizione una classifica in cui seguono Opel Astra, Peugeot 308, Renault Megane. Invece no, a sorpresa il terzo gradino del podio lo conquista, con oltre 195.000 unità e un incremento del 24% la terza generazione di Skoda Octavia, mentre la Seat Leon s’inserisce al sesto posto dopo la Peugeot 308 ma davanti a Renault Megane.

Certo sia Focus che Astra soffrono di obsolescenza, così come Megane, non così la nuovissima e fortunata 308, comunque tutti e quattro i grandi costruttori hanno spostato la centratura del segmento sui crossover – Ecosport, Mokka, Captur, 2008 – ma il fatto nuovo è che una berlina tradizionale, percepita come offerta a basso costo/di buona qualità “sotto è come una Golf o un’A3, ma ha l’importanza di un’A4 e costa poco più di una Golf” si aggiudica il terzo posto del segmento C, il decimo nella classifica generale di tutti i segmenti, subito dopo Nissan Qashqai e Audi A3, ma davanti ad Opel Astra, BMW serie 3, Renault Captur, Peugeot 308, Volkswagen Passat.

Il mercato europeo dunque è attento al rapporto qualità/prezzo, si afferma Seat Leon, Skoda piazza ottimamente in classifica anche la Fabia, Dacia vende benissimo Duster e Sandero. Skoda/Seat e Dacia in questo senso agiscono sullo stesso mercato, che rassicurato e convinto sul piano dell’affidabilità dall’appartenenza e condivisione tecnica e meccanica con grandi produttori come Volkswagen o Renault/Nissan, ormai svincolati dal complesso d’inferiorità sul piano dello stile e degli allestimenti, pescano nuovi clienti proprio dai marchi generalisti tradizionali, come Ford, Opel, Renault, Citroen, Peugeot.

Altro elemento che determina la scelta e il cambiamento del proprio marchio tradizionale da parte del consumatore è la ricchezza di offerta di versioni, allestimenti, motori, tipologie di alimentazione. Berlina a due e tre volumi, Station Wagon o Monovolume, motorizzazioni benzina, diesel e ibride, gamma ampia di dotazioni e allestimenti  rispondono meglio alle esigenze specifiche e orientano la scelta.

Così è per molti dei vincitori del 2014, VW Golf, Renault Clio, Audi A3, Renault Captur, Peugeot 308, Toyota Auris, Citroen C4 Picasso, 500L… senza dimenticare ovviamente lo stile che comunque deve convincere. Vita dura per i produttori di auto e chi sbaglia il delicato mix tra prezzo/qualità/tecnologia/offerta/immagine e stile oppure non è in grado di rispondere immediatamente alle sfide vincenti di nuovi competitori, viene immediatamente punito nelle vendite. Così nel 2014 hanno perso terreno modelli a fine carriera come Punto, BMW Serie 1, Opel Astra, ma anche “nobili maturi” come Audi A1, Mini, BMW Serie 3 e Serie 5, Mercedes Classe E.

Hanno vinto invece, solo per citare gli incrementi a due cifre ed oltre, Golf, Audi A3, Octavia, 500 e 500L, Renault Captur, Peugeot 308 e 2008, Seat Leon, Mercedes Classe C, Citroen C3 e C4 Picasso, Toyota Auris, Dacia Duster, Opel Mokka. Tra i marchi Maserati, Jeep, Mitsubishi, Lexus, Dacia, Mazda vincitori, mentre i perdenti Chevrolet, in uscita dai mercati europei, Smart, in cambio di generazione, Alfa Romeo, attesa il 24 giugno all’avvio della rinascita.

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