Honda taglierà la produzione in Giappone
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Honda produrrà sempre più all’estero e meno in Giappone, per evitare il caro auto causato dalla rivalutazione dello Yen.
Honda ha annunciato di voler dimezzare, nel giro di 10 anni, la produzione di veicoli fabbricati in Giappone e ridurre così l’export da questo paese. La principale ragione di questa misura è la costante rivalutazione dello Yen, che rende meno competitivi i prodotti made in Japan.
Questo programma si inserisce in una più ampia strategia volta ad assemblare all’estero dall’80 al 90% dei propri veicoli, proprio per ridurre l’impatto delle oscillazioni della moneta sul prezzo finale delle merci. “L’export di auto – ha detto a un giornale del Sole Levante Takanobu Ito, amministratore delegato Honda – dovrebbe passare dal 34% odierno a una cifra compresa tra il 10 e il 20% dei prossimi 10 anni”.
Nel frattempo, la Casa punta ad aumentare la produzione del miniveicolo da 660 cc, da destinare al mercato interno per rinvigorire le vendite che attualmente sono in diminuzione: l’obiettivo è raggiungere quota un milione di vetture costruite in patria, dopo che negli ultimi 12 mesi si era toccata quota 910.000, pari a circa il 25% dei 3,57 milioni prodotti a livello globale da tutti gli stabilimenti sparsi nei vari Paesi stranieri.
Fra le auto la cui costruzione sarà intensificata all’estero c’è la Honda CR-V, che uscirà da un plant situato negli Stati Uniti, mercato da cui giunge una forte richiesta.
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