Cosa stai cercando?
Cerca

Ford travolta dai richiami: oltre un milione di veicoli coinvolti nel 2025

Di Fabrizio Gimena
Pubblicato il 23 lug 2025
Ford travolta dai richiami: oltre un milione di veicoli coinvolti nel 2025
Ford nel 2025 alle prese con richiami record: coinvolti Bronco Sport, Escape e oltre 1 milione di veicoli. Impatto su qualità, costi e fiducia dei clienti

Per il colosso dell’Ovale Blu, il 2025 rischia di essere ricordato come un annus horribilis. Sotto i riflettori c’è Ford, travolta da una tempesta perfetta di richiami senza precedenti, costi fuori controllo e una reputazione che, mai come ora, sembra vacillare. Gli ultimi dati provenienti dagli Stati Uniti parlano chiaro: ben 694.271 Bronco Sport ed Escape sono stati coinvolti in una delle campagne di richiamo più massicce della storia recente del marchio. Una vera e propria mazzata, con oltre 570 milioni di dollari bruciati per un solo intervento e la cifra record di 90 campagne di richiamo avviate in un solo anno. Un numero che lascia poco spazio all’immaginazione sulla reale portata delle difficoltà.

Problemi ai motori

Il nodo centrale di questa crisi riguarda i motori EcoBoost 1.5 litri, cuore pulsante di molti modelli, ma ora anche fonte di preoccupazione. Il difetto è stato individuato negli iniettori carburante ad alta pressione, prodotti da Dumarey Flowmotion Technologies: un problema tutt’altro che trascurabile, visto che comporta un concreto rischio di incendio. Non si tratta di una semplice seccatura tecnica, ma di una vera e propria minaccia alla sicurezza che ha imposto a Ford una reazione immediata, con un impatto devastante sul bilancio del secondo trimestre.

La questione, però, va ben oltre il singolo componente difettoso. La frequenza e la portata dei richiami mettono sotto accusa l’intero sistema di controllo qualità dell’azienda. Proprio due anni fa, il CEO aveva promesso che la soddisfazione cliente e la qualità costruttiva sarebbero diventate i pilastri della strategia industriale. Ma la realtà racconta una storia diversa: i problemi non si limitano a una singola linea di produzione, ma sembrano rivelare falle strutturali nei processi industriali. Un campanello d’allarme che suona forte anche per i concorrenti, ma che per Ford rischia di diventare un boomerang difficilmente gestibile.

Vendite in calo

Lo scenario europeo non offre certo un rifugio sicuro. Le vendite Europa sono in calo, la gamma di prodotti mostra i segni del tempo e la concorrenza, specie quella asiatica, incalza senza pietà. Nonostante nel 2024 Ford sia stata superata da Tesla e Stellantis nel poco invidiabile primato di veicoli richiamati, il marchio americano resta saldamente tra i costruttori con il maggior numero di criticità aperte su questo fronte. Una situazione che, se non affrontata con decisione, rischia di tradursi in una perdita di fiducia difficilmente recuperabile.

Gli analisti non hanno dubbi: il futuro del marchio si gioca tutto sulla qualità costruttiva. Non basta più limitarsi a contenere i danni finanziari derivanti dai richiami. Il vero problema è l’erosione della fiducia, quel patrimonio intangibile che, una volta compromesso, richiede anni per essere ricostruito. I clienti oggi sono più informati, più esigenti e meno disposti a tollerare difetti o incertezze, soprattutto quando si parla di sicurezza.

Per Ford, la strada verso la riconquista della credibilità passa necessariamente attraverso un cambiamento radicale nei processi produttivi e nel modo di intendere la qualità costruttiva. Serve un rafforzamento dei controlli, una revisione completa della filiera e un investimento deciso sulle tecnologie di prevenzione. Solo così si potrà ridurre la necessità di richiami e riportare la soddisfazione cliente al centro dell’esperienza d’acquisto.

I problemi di qualità

In un mercato globale dove la concorrenza non concede sconti e ogni errore viene amplificato dai social e dai media, Ford non può più permettersi esitazioni. L’attenzione dovrà essere massima soprattutto sugli iniettori carburante e sui motori EcoBoost, simboli di una tecnologia che ha fatto la fortuna del marchio ma che oggi rischia di diventare il suo tallone d’Achille. Il messaggio che arriva dagli esperti è chiaro: senza una svolta concreta nella qualità costruttiva e nel controllo qualità, il rischio è quello di perdere definitivamente la leadership e la fiducia dei consumatori, sia negli Stati Uniti che nelle vendite Europa.

Il 2025 sarà dunque un banco di prova decisivo. Ford dovrà dimostrare con i fatti – e non solo con le parole – di saper invertire la rotta, ridando valore a concetti come soddisfazione cliente, affidabilità e sicurezza. Solo così il marchio potrà tornare a essere sinonimo di innovazione e fiducia, e lasciarsi alle spalle questo annus horribilis che, altrimenti, rischia di segnare una svolta negativa nella sua storia.

Se vuoi aggiornamenti su News inserisci la tua email nel box qui sotto:

Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.

Seguici anche sui canali social
Seguici su TikTok @motori_it
Seguici su TikTok
Motori_it
Seguici su X

Ti potrebbe interessare