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Bollo auto Lazio con sconto del 10%: non è una bufala!

Di Fabrizio Gimena
Pubblicato il 17 nov 2025
Bollo auto Lazio con sconto del 10%: non è una bufala!
Scopri come ottenere lo sconto del 10% sul bollo auto nel Lazio: requisiti e vantaggi della nuova misura regionale.

Nel mare magnum delle tasse automobilistiche italiane, una notizia che arriva dalla Regione Lazio rischia di cambiare le regole del gioco e, perché no, di regalare un sorriso a chi ogni anno si trova a fare i conti con il temuto bollo auto. La novità? Un’iniziativa che premia la puntualità e la voglia di semplificare la propria vita: attivando la domiciliazione bancaria per il pagamento della tassa di possesso, si potrà usufruire di uno sconto bollo auto del 10%. Una mossa che non solo strizza l’occhio ai cittadini più organizzati, ma promette di portare una ventata d’aria fresca nelle casse regionali, troppo spesso alle prese con buchi e rincorse all’ultimo minuto.

Diamo un’occhiata ai numeri per capire la portata di questa misura. Nel 2022, il gettito effettivo del bollo auto nella Regione Lazio si è fermato a 270 milioni di euro, cifra salita a 277 milioni nel 2023 e a 287 milioni nel 2024. Numeri importanti, certo, ma ancora ben lontani dai teorici 870 milioni che la Regione potrebbe incassare se tutti pagassero puntualmente. Il gap tra gettito potenziale e reale, quindi, resta profondo e difficile da colmare senza una strategia efficace. Ed è qui che entra in gioco la nuova politica di incentivazione, una delle poche a favore dei contribuenti in un panorama nazionale dove, troppo spesso, si parla solo di aumenti e nuove imposte.

Il cuore della questione è la domiciliazione bancaria, un meccanismo tanto semplice quanto efficace: si autorizza la banca a prelevare automaticamente l’importo dovuto per il bollo auto dal proprio conto corrente, evitando dimenticanze, ritardi e soprattutto sanzioni. Il vantaggio, oltre alla comodità, è concreto: uno sconto bollo auto del 10% sull’importo dovuto. Un risparmio che, in tempi di rincari e spese impreviste, può fare la differenza nel bilancio familiare. Ma non è tutto: la misura ha un doppio effetto positivo, perché mentre i cittadini risparmiano e vivono più sereni, la Regione Lazio può finalmente contare su un flusso di entrate regolare e prevedibile, facilitando la pianificazione delle proprie risorse e riducendo i costi di gestione.

A ben vedere, il problema della riscossione del bollo auto nel Lazio è tutt’altro che marginale. Solo il 34% dei residenti, infatti, ha pagato la tassa nei termini previsti negli ultimi anni, mentre il 62% si è messo in regola solo dopo aver ricevuto avvisi bonari. Un comportamento che ha costretto la macchina amministrativa a un continuo ricorso a cartelle esattoriali e procedure di recupero crediti, con costi aggiuntivi e inefficienze che gravano su tutti. Da qui la necessità di trovare una soluzione che coniughi trasparenza, efficienza e risparmio.

Un aspetto che merita attenzione riguarda le esenzioni già previste per alcune categorie di veicoli e proprietari: auto ecologiche, storiche e quelle intestate a persone con disabilità continuano a godere di benefici specifici. Tuttavia, la novità dello sconto bollo auto legato alla domiciliazione bancaria si rivolge alla platea più ampia dei contribuenti, rappresentando un’occasione concreta per cambiare le abitudini di pagamento e ridurre l’evasione fiscale.

Vale la pena ricordare che il bollo auto è una tassa regionale, e ogni territorio ha la facoltà di adottare politiche proprie, con l’eccezione di Friuli Venezia Giulia e Sardegna. In questo contesto, la Regione Lazio si distingue non solo per la nuova misura, ma anche per il costo medio annuo che gli automobilisti devono sostenere: ben 443 euro tra tassa di possesso e revisione, il valore più alto d’Italia e quasi il doppio rispetto alla Liguria, dove si spendono appena 189 euro.

La scelta di incentivare la domiciliazione bancaria per il pagamento del bollo auto con uno sconto bollo auto del 10% si configura come una strategia win-win: meno burocrazia, più risparmio per i cittadini e maggior certezza per le finanze pubbliche. Un modello che potrebbe – e forse dovrebbe – essere replicato anche in altre regioni, segnando una svolta nella gestione di una delle imposte più discusse e meno amate dagli italiani. Perché, in fondo, quando si tratta di tasse, un po’ di chiarezza e qualche euro risparmiato non fanno mai male.

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