Honda e: nuovi dettagli sulla attesa supercompatta elettrica

Francesco Giorgi
03 Luglio 2019
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hondae

Motore e trazione posteriori, 150 CV e 300 Nm, batteria collocata in basso a tutto vantaggio della tenuta di strada; e un pedale unico per acceleratore e freno: Honda e punta tutto sull’agilità.

All’arrivo sul mercato della versione di serie manca poco: la attesa citycar “zero emission” di Honda verrà svelata nella seconda metà di quest’anno. Nel frattempo, prosegue la raccolta di manifestazioni di interesse online da parte dei potenziali clienti.

E, secondo un preciso indirizzo di maggiore conoscenza con la grande novità 2019 del colosso giapponese, dopo l’anteprima avvenuta lo scorso marzo al Salone di Ginevra ed il “vernissage” ufficiale di metà maggio (qui il nostro approfondimento), Honda e, primo modello super compatto 100% elettrico per il colosso giapponese e chiamato a rinnovare in maniera radicale l’immagine Honda riconducibile, in estrema sintesi, ad un mega-programma di commercializzazione in Europa, entro il 2025, di vetture a propulsione esclusivamente elettrificata, viene ora ulteriormente definita nei contenuti hi-tech.

Un “capitolato” di elementi racchiuso in un messaggio di “Esperienza di guida impareggiabile nei contesti urbani”, derivante – indica Honda in queste ore attraverso un’analisi delle tecnologie di bordo rivolte a mettere in risalto precisi atout di agilità, maneggevolezza e versatilità di impiego.

Honda e: motore elettrico da 150 CV

Innanzitutto, alcune cifre utili a contestualizzare al meglio ciò che Honda e (qui un nostro recente approfondimento sulle caratteristiche tecniche di Honda e) sarà in grado di offrire ai nuovi clienti: sotto un corpo vettura che si è fin da subito fatto notare per una piacevole pulizia di linee ed un simpatico accento sportiveggiante, Honda e viene equipaggiata con un motore elettrico dalla potenza più che buona, tenuto conto della fascia “super-compact” di appartenenza: circa 150 CV, ed una forza motrice nell’ordine di 300 Nm di coppia massima. Valori da berlina di segmento “medium”, dunque.

Batteria sotto l’abitacolo per abbassare il baricentro

Ad alimentare la potente motorizzazione “zero emission”, provvede una batteria da 35,5 kWh prodotta da Panasonic – che Honda illustra come “Fra le più compatte della categoria” -, adeguatamente collocata al di sotto dell’abitacolo (in virtù del ricorso ad una piattaforma tutta nuova e che farà da “base di partenza” per le prossime realizzazioni elettriche Honda di segmento B e segmento C), in posizione centrale per consentire il raggiungimento di un ottimale centro di gravità (circa 50 cm da terra), a tutto vantaggio della distribuzione dei pesi (50 : 50: il motore, come vedremo, è posteriore) e della tenuta di strada, ma anche per venire incontro alle “ovvie” esigenze di spazio necessarie all’utenza-tipo, che alle citycar chiede soprattutto comfort per conducente e passeggeri. Da segnalare, in ossequio alla ricerca di un utilizzo quanto più versatile della vettura, la capacità di ricarica, che consente in 30 minuti di avere a disposizione fino all’80% di energia, sufficiente a garantire ad Honda e “Un’autonomia di oltre 200 km”: più che sufficienti per un impiego quotidiano del veicolo senza il pensiero di poter fermarsi da un momento all’altro per esaurimento dell’energia.

Un’impronta sportiva per telaio e sospensioni

All’atto pratico, illustra Honda, la collocazione “tuttodietro” del gruppo propulsore consente un notevole vantaggio dal punto di vista della reattività dello sterzo: con un raggio di sterzata di 4,3 m, Honda e risulta perfettamente idonea a districarsi nel traffico urbano. Inoltre, grazie al baricentro particolarmente basso la elettro-citycar giapponese promette una elevata agilità senza che si renda necessario l’impiego di sospensioni particolarmente rigide (una soluzione, quest’ultima, ben nota ai possessori di una popolarissima vettura inglese – non facciamo il nome per ovvi motivi, ma si può facilmente capire a cosa ci si riferisca – che fa del “Go-kart feeling” uno dei propri cavalli di battaglia). Ad acuire ulteriormente le caratteristiche di maneggevolezza e tenuta di strada di Honda e, la geometria di assetto, interamente a sospensioni indipendenti a schema McPherson sulle quattro ruote; nonché l’impiego di materiali ad elevata resistenza per il telaio, che da un lato concorrono alla rigidità strutturale del veicolo, e dall’altro ne riducono il peso complessivo; e, “last but not least”, la presenza, nel modulo di commutazione dei programmi di guida, di una modalità “Sport”, che – anticipa la nota tecnica diramata da Honda – “Spinge al massimo le prestazioni del motore e rende ancora più ‘cattiva’ l’accelerazione”.

Un pedale unico per acceleratore e freno

Parlando di comandi di guida, l’attenzione di Honda invita a soffermarsi sulla presenza di un comando a pedale unico, per consentire al conducente l’utilizzo di acceleratore e “rallentatore” attraverso un solo strumento. Premendo il pedale, Honda e accelera; ad ogni rilascio, invece, il sistema di frenata rigenerativa rallenta la vettura: anche questo, anticipa Honda, “Migliora l’efficienza della guida in città rendendola ancora più coinvolgente e fluida riducendo il numero di pedali da usare”.

Honda e, quanto costerà?

Più avanti si conosceranno tutti gli altri dettagli che ancora mancano per comporre il “puzzle” Honda e: la simpatica “cittadina” elettrica dallo stile nello stesso tempo moderno, minimalista e – questa è una prima impressione che se ne ricava dallo studio degli esemplari pre-serie attualmente in fase di illustrazione – con “qualcosa” di vintage (non fosse per la disposizione del gruppo propulsore, totalmente opposto, Honda e ricorderebbe piacevolmente la mai dimenticata prima generazione della “supermini” Honda Civic a trazione anteriore), quando verrà svelata nella configurazione definitiva, appunto entro fine 2019, dovrebbe essere anche accompagnata da una prima indicazione sui prezzi e sugli allestimenti. Un “dettaglio” della massima importanza ai fini della diffusione dell’auto elettrica su larga scala; e, in riferimento all’Italia, da tenere d’occhio per via dell’Ecobonus di 4.000 euro (o 6.000 euro in caso di rottamazione: qui la nostra guida all’Ecobonus 2019), la cui soglia massima è di 50.000 euro + IVA all’acquisto e che resterà in vigore anche nel 2020 e nel 2021.

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