Lamborghini Huracàn EVO Spyder: in anteprima al Salone di Ginevra

Francesco Giorgi
27 Febbraio 2019
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Lamborghini Huracán EVO Spyder

Un ricorso a soluzioni aerodinamiche ad hoc per accompagnare il sapore della guida “en plein air”: la nuova variante Spyder di Huracàn EVO (640 CV, 325 km/h, 0-100 km/h in 3”1) sarà su strada in primavera.

Ad una settimana esatta dall’”apertura dei lavori” del Salone di Ginevra 2019 (qui il nostro approfondimento sulle novità attese alla rassegna, in programma per il pubblico da giovedì 7 a domenica 17 marzo), Lamborghini svela l’impostazione estetica e le caratteristiche tecniche di Huracàn EVO Spyder, nuova variante “en plein air” della coupé EVO presentata ad inizio gennaio (qui la nostra anticipazione). Già fissati i prezzi di vendita, anche in virtù dell’approssimarsi delle prime consegne, che avverranno in primavera: l’importo per accaparrarsi un esemplare di Lamborghini Huracàn EVO Spyder parte da 202.437 euro IVA esclusa (246.973 euro tasse comprese).

Come per la declinazione “a tetto fisso”, anche la novità Spyder porta in dote un ampio ventaglio di  aggiornamenti in materia di affinamento aerodinamico e telaistico: dal dispositivo LDVI-Lamborghini Dinamica Veicolo Integrata per il controllo centrale delle quattro ruote sterzanti, alla tecnologia Lamborghini Piattaforma Inerziale-LPI 2.0, ad un aggiornato modulo di soluzioni di connettività e di funzioni a disposizione del conducente.

Nel dettaglio, il corpo vettura (nel quale spiccano i nuovi cerchi “Aesir” da 20” abbinati ad un set di pneumatici Pirelli PZero Corsa da, rispettivamente, 245/30 – 20 all’anteriore e 305/30 – 20 al posteriore; l’impianto frenante resta quello, carboceramico, di Huracàn Coupé, e che consente alla “ultra-spyder” di arrestarsi in poco più di 32 metri da una velocità di 100 km/h) riceve, rispetto alla già presente versione Spyder, un nuovo paraurti anteriore, studiato – insieme alle specifiche appendici ed alle prese d’aria dinamiche relative – dai tecnici di Sant’Agata Bolognese con l’obiettivo di affinare l’efficienza di penetrazione dei flussi di aria intorno al veicolo. Ecco, dunque, l’inedito alettone posteriore e la pannelleria nella zona inferiore della vettura, così come il nuovo elemento presente alle spalle dell’abitacolo, funzionale al profilo dei due sedili. Nuova anche l’impostazione dei terminali di scarico, collocati in posizione maggiormente rialzata e più vicina all’engineering delle Huracàn preparate per l’impiego nelle competizioni. Piuttosto “distante” dallo stile della versione Coupé, il profilo laterale risulta ovviamente dominato dalla nuova e leggera capote, il cui comando di apertura e chiusura avviene tramite un pulsante posizionato sul tunnel centrale: il movimento “apri-chiudi”, effettuabile fino ad una velocità di 50 km/h, richiede 17”, e si attua contestualmente al movimento di una coppia di “flaps” i quali, mentre il tettuccio si abbassa, si sollevano verso gli schienali, in modo da accentuare il profilo del veicolo. Inoltre, un condotto integrato fra le due alette si incarica di ridurre le turbolenze fra i due “gusci” posti in corrispondenza dei poggiatesta, a tutto vantaggio della guida a cielo aperto.

Nella galleria di immagini messe a disposizione da Lamborghini, la tinta carrozzeria è in Verde Selvans, una nuova nuance a quattro strati creata dall’azienda emiliana, preludio ad una più ampia tavolozza di combinazioni cromatiche e di finiture studiate per Huracàn EVO in configurazione Coupé come per la nuova Spyder, e che per l’abitacolo offre inediti rivestimenti in Alcantara e pelli pregiate, con dettagli e cuciture ton sur ton. Contestualmente, Lamborghini presenta nuovi “pacchetti” di stile, dal Carbon Forged Composite al Carbon Skin a brevetto Lamborghini. Resta confermato il completo programma “Ad Personam” specifico della produzione di Sant’Agata Bolognese, attraverso il quale è possibile ricorrere a progetti di personalizzazione pressoché illimitati anche per la nuova Huracàn EVO Spyder.

Dal punto di vista della dinamica di guida, Lamborghini Huracàn EVO Spyder presenta il retrotreno direzionale (o assale posteriore sterzante), e l’accennato Lamborghini Dinamica Veicolo Integrata per la regolazione dell’ottimale risposta di trasmissione (trazione integrale) e taratura sospensioni attive in funzione delle caratteristiche di guida. A sua volta, il ricorso ad un LPI (Lamborghini Piattaforma Inerziale) evoluto in chiave 2.0 consente l’impiego di sofisticati sensori per il controllo delle nuove sospensioni magnetoreologiche.

Sotto il cofano (o meglio: alle spalle dell’abitacolo), Lamborghini Huracàn EVO Spyder viene equipaggiata con la medesima meccatronica della Coupé, ovvero il 5.2 V10 “aspirato” da 640 CV ad 8.000 giri/min e 600 Nm di coppia massima a 6.500 giri/min, per una velocità massima di 325 km/h e tempi di accelerazione nell’ordine di, rispettivamente, 3”1 per lo scatto da 0 a 100 km/h, e 9”3 per il passaggio da 0 a 200 km/h.

Lamborghini Huracan Evo Spyder 2019: immagini ufficiali

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