Bmw iNext: 400 milioni per gli impianti di Dingolfing

Francesco Giorgi
03 Dicembre 2019
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Bmw Dingolfing

Il complesso bavarese ospiterà le linee di assemblaggio del SUV elettrico: per l’occasione, si punta sulla razionalizzazione delle linee di montaggio.

Trends: Auto elettriche

Nel 2021 il debutto sul mercato; per arrivarci, è in fase di esecuzione un iter di sviluppo industriale che procede di pari passo con il “new deal” del Gruppo bavarese all’insegna dell’elettrificazione “new gen”. Ecco, in estrema sintesi, i contenuti concettuali alla base dell’articolato programma di evoluzione tecnico-produttiva che Bmw ha svelato per l’upgrade agli impianti del complesso bavarese di Dingolfing, dai quali a partire dal prossimo anno avverrà la produzione di Bmw iNext, ovvero il SUV-crossover ad alimentazione 100% elettrica chiamato ad arricchire la nuova lineup “zero emission” del colosso di Monaco di Baviera e che sarà il primo modello 100% elettrico ad essere prodotto a Dingolfing (ricordiamo che Bmw i3 e Bmw i8 vengono allestite a Lipsia).

Bmw iNext, esposto in anteprima assoluta investe di concept al Salone di Los Angeles 2018 e la scorsa estate “pizzicato” attraverso una serie di foto-spia che, seppure adeguatamente camuffate, permettevano di farsi un’idea dell’impostazione generale del corpo vettura, rappresenta ad oggi il principale “giustificativo” per il corposo investimento – circa 400 milioni di euro – che Bmw Group ha stanziato per completare l’ammodernamento delle linee di assemblaggio di Dingolfing in ordine di proporre un ampio range di sistemi di motorizzazione funzionali alle varie esigenze dei clienti e, quindi, in base alle richieste del mercato.

Razionalizzazione degli impianti

Il riassetto degli impianti è stato volutamente interrotto lo scorso agosto con quattro settimane di “stop” per consentire l’adozione di nuovi reparti di costruzione e preparare quindi le basi verso il via alla produzione della nuova lineup di modelli. Il sito bavarese (uno dei 31 complessi di produzione Bmw nel mondo), fatto edificare agli inizi del 900 da Glas e, una volta acquisito, passato alla produzione di modelli Bmw – vi si producono, attualmente, le varie versioni di Bmw Serie 3, Serie 4, Serie 5, Serie 6, Serie 7 e Serie 8, ad un ritmo di circa 1.500 unità al giorno: nel 2017 e nel 2018, lo stabilimento ha prodotto circa 330.000 autoveicoli – ospiterà dunque, nei prossimi mesi, la delibera di Bmw iNext, secondo un programma di ricorso ad una ampia modularità di architetture che, dal 2021 – ovvero contestualmente al “lancio” commerciale del SUV “zero emission” – condividerà l’assemblaggio con i modelli Serie 5, Serie 7 e Serie 8, ovviamente – indicano i vertici Bmw Group – contestualizzando alcune fasi di produzione peculiari (ad esempio, per il montaggio dei componenti strettamente riferiti alla nuova lineup elettrica non si utilizzano alcuni passaggi relativi al montaggio di gruppi trasmissione propri della gamma a combustione).

Un’unica linea di montaggio

In questo modo, vale a dire una volta che il nuovo programma di ottimizzazione delle nuove attrezzature hi-tech sarà a regime, i vertici Bmw Group stimano che “Dal 2021, l’impianto di Dingolfing sarà in grado di produrre, su un’unica linea di montaggio, un giusto ‘mix’ fra modelli 100% elettrici, veicoli ad alimentazione ibrida plug-in e modelli dotati di motori a combustione, in ordine di soddisfare la domanda”. Attualmente, comunica Bmw in una nota nella quale viene dettagliato il nuovo corso industriale per il complesso situato nel sud della Baviera, “La produzione di modelli ad alimentazione ibrida a Dingolfing rappresenta già il 10% circa del totale”.

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