Xiaomi SU7: dal boom iniziale ai problemi di qualità
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Xiaomi SU7, il debutto nel settore delle auto elettriche della nota azienda cinese, ha suscitato molte aspettative, ma anche un acceso dibattito. Nonostante le ambiziose promesse iniziali, l’auto ha subito un duro colpo alla sua reputazione, posizionandosi all’ultimo posto nella classifica di qualità stilata dal China Automobile Quality Network per le berline di grandi dimensioni. Un risultato sorprendente per un modello lanciato con l’obiettivo di offrire prestazioni paragonabili a quelle di una Porsche, ma a un prezzo più accessibile.
Tanti problemi
I clienti hanno evidenziato una serie di problemi, tra cui rigonfiamenti del paraurti anteriore e l’uso di componenti aftermarket di qualità discutibile. Particolarmente criticata è stata la scarsa rigidità di alcune parti di ricambio, un aspetto che ha deluso le aspettative per un’auto che si proponeva come appartenente alla fascia medio-alta. Xiaomi ha prontamente risposto assicurando che tali difetti sono stati risolti nei nuovi modelli e sottolineando che non riguardano la versione Ultra, la variante top di gamma della SU7.
Un altro punto critico riguarda una class action avviata contro Xiaomi in merito ai convogliatori d’aria in fibra di carbonio. Questi componenti, venduti come parte di un costoso pacchetto tecnico da oltre 5.000 dollari, sono stati presentati in modo ambiguo, generando aspettative errate tra i clienti. Per placare il malcontento, l’azienda ha offerto crediti per l’acquisto di altri prodotti del suo ecosistema e ha promesso maggiore trasparenza nelle comunicazioni future. Questo impegno potrebbe rappresentare un primo passo verso la riconquista della fiducia dei consumatori.
Ricorda Tesla
La situazione attuale della Xiaomi SU7 richiama alla mente i difficili esordi della Tesla Model S, che ha affrontato sfide simili in termini di qualità. Tuttavia, Xiaomi potrebbe avere un vantaggio significativo rispetto ad altri produttori emergenti. Grazie a una solida struttura aziendale, una rete di assistenza ben sviluppata e un’infrastruttura logistica efficiente, l’azienda ha dimostrato di poter reagire rapidamente alle criticità. Nonostante le difficoltà, Xiaomi sembra determinata a non ripetere gli errori del passato, prendendo esempio anche dai miglioramenti apportati dalla Tesla Model 3, che è riuscita a conquistare una posizione di rilievo nel mercato delle auto elettriche.
Resta da vedere se i problemi iniziali della SU7 saranno solo un ostacolo temporaneo o se avranno un impatto duraturo sulla reputazione del modello e, più in generale, sulla credibilità di Xiaomi nel competitivo settore delle auto elettriche. Il mercato, sempre più esigente e orientato alla qualità, non perdona facilmente errori, ma offre anche grandi opportunità a chi sa adattarsi rapidamente e rispondere alle aspettative dei consumatori. Per Xiaomi, il successo della SU7 potrebbe rappresentare una svolta cruciale, non solo per consolidare la propria presenza nel settore automobilistico, ma anche per definire il futuro delle sue strategie aziendali.
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