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Vittori Turbio: debutto della hypercar ibrida disegnata da Pininfarina

Di Emanuela Termonte
Pubblicato il 9 ott 2025
Vittori Turbio: debutto della hypercar ibrida disegnata da Pininfarina
Presentata a Miami la Vittori Turbio: hypercar ibrida firmata Pininfarina con V12 6,8L by Italtecnica, produzione limitata a 50 esemplari.

Quando si parla di eccellenza italiana nel mondo delle auto sportive, il nome Vittori non può che evocare suggestioni di lusso, performance e una tradizione artigianale senza compromessi. Con la presentazione della nuova Turbio, avvenuta a Miami il 4 ottobre 2025, la casa automobilistica segna una svolta nel panorama delle hypercar ibride, puntando dritto al cuore di una clientela internazionale che pretende il massimo, senza accettare compromessi tra tradizione e innovazione. Numeri da capogiro: 1100 CV di potenza complessiva, uno scatto da 0 a 100 km/h in soli 2,5 secondi, velocità massima di 354 km/h e una tiratura limitatissima a soli 50 esemplari, ciascuno con un prezzo base di 2,5 milioni di dollari. Una cifra che, nel ristretto club dei collezionisti di supercar, rappresenta molto più di un semplice investimento: è la chiave d’accesso a un mondo di esclusività assoluta.

Non è un caso che per le linee della Turbio sia stata chiamata in causa la matita raffinata di Pininfarina. Il design, vero e proprio marchio di fabbrica del made in Italy, qui si esprime in una sintesi magistrale tra eleganza e aggressività: il frontale colpisce subito per la griglia esagonale che cattura lo sguardo, incorniciata da fari sottili e penetranti, mentre il posteriore sorprende per la soluzione inedita dei terminali di scarico, posizionati in alto accanto ai gruppi ottici, quasi a voler sottolineare il carattere fuori dagli schemi della vettura. Un colpo d’occhio che racconta subito la doppia anima della hypercar: radici profonde nella tradizione stilistica italiana e una tensione continua verso il futuro.

Salendo a bordo, il viaggio nel lusso tecnologico prosegue. L’abitacolo, pensato per esaltare la centralità del guidatore, offre una plancia dominata da un touchscreen verticale e da una strumentazione digitale completamente personalizzabile. L’uso massiccio di materiali ultraleggeri come la fibra di carbonio e il titanio, unito a componenti ottenuti tramite stampa 3D e ottimizzati dall’intelligenza artificiale, non solo abbassa il peso complessivo ma regala un rapporto peso-potenza da vera fuoriclasse. Ogni dettaglio è studiato per coniugare comfort e prestazioni, con un’attenzione maniacale per la qualità percepita e l’ergonomia.

Il vero cuore pulsante della Turbio però è il suo sofisticato sistema hybrid, che rappresenta la perfetta sintesi tra tradizione e avanguardia. Al centro del progetto batte un maestoso V12 aspirato da 6,8 litri, sviluppato in collaborazione con Italtecnica, che da solo eroga 830 CV a 8.500 giri. Ma la magia avviene quando entra in gioco la componente elettrica: due motori posizionati sull’asse anteriore lavorano in sinergia con il propulsore termico, portando la potenza complessiva a quota 1100 CV. Un valore che non è solo sinonimo di prestazioni estreme, ma anche di una gestione intelligente dell’energia, capace di contenere i consumi nelle situazioni di guida meno esasperate. È qui che la Turbio gioca la sua partita più ambiziosa: offrire emozioni da pista e, allo stesso tempo, rispondere alle nuove esigenze di sostenibilità che il mercato globale impone.

La produzione, rigorosamente limitata a 50 esemplari e interamente realizzata in Italia, conferma la vocazione esclusiva del progetto. Il prezzo di partenza di 2,5 milioni di dollari non fa che rafforzare l’aura di oggetto del desiderio che circonda la Turbio. D’altronde, chi sceglie una hypercar di questo calibro cerca qualcosa di unico: non solo una vettura, ma un pezzo di storia, un’opera d’arte su quattro ruote in cui si fondono maestria artigianale, design iconico e tecnologie d’avanguardia.

La collaborazione con Pininfarina e Italtecnica rappresenta la vera carta vincente per Vittori, che con la Turbio si candida a sfidare i giganti del settore e i costruttori boutique più blasonati. Una scommessa audace, certo, ma anche perfettamente in linea con il DNA di un marchio che ha sempre fatto dell’innovazione il proprio tratto distintivo. Il mercato delle hypercar ibride è in piena evoluzione e la Turbio si inserisce in questo scenario con tutte le carte in regola per diventare un nuovo punto di riferimento.

Non mancano, tuttavia, le sfide. Se da un lato i puristi applaudono la scelta di mantenere un poderoso V12, dall’altro si accendono i riflettori sulla sostenibilità ambientale di un’auto così prestazionale. Le tecnologie produttive innovative rappresentano un vantaggio competitivo potenzialmente decisivo, ma dovranno essere validate da rigorosi test di affidabilità e durabilità. Nei prossimi mesi, Vittori promette di svelare ulteriori dettagli tecnici, informazioni su emissioni e consumi, e la disponibilità effettiva per i clienti più esigenti. Una cosa è certa: la Turbio ha già conquistato l’attenzione degli appassionati di auto sportive d’élite, pronta a scrivere una nuova pagina nella storia delle supercar italiane.

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