Vauxhall Mokka GSE Rally: il ritorno elettrico nel motorsport
Il vento del cambiamento soffia deciso nel mondo del motorsport, e questa volta a guidare la rivoluzione è Vauxhall, pronta a riscrivere le regole con il suo ritorno alle competizioni su strada. Il marchio britannico, storico protagonista delle scene rallistiche, si lancia nel futuro scommettendo tutto sulla Mokka GSE Rally, una vettura elettrica sviluppata secondo il nuovo regolamento eRally5 e destinata a lasciare il segno nella ADAC GSE Rally Cup 2026. Al volante di questa avventura, il giovane talento Ioan Lloyd, scelto come pilota ufficiale e già indicato dagli addetti ai lavori come una delle promesse più brillanti della nuova generazione.
281 cavalli, 345 Nm di coppia e, soprattutto, zero emissioni locali: questi sono i numeri che raccontano la svolta, ma dietro le cifre c’è molto di più. Il ritorno di Vauxhall non è solo un’operazione nostalgia, bensì una vera e propria dichiarazione d’intenti: traghettare la tradizione sportiva del marchio verso una nuova era, dove la sostenibilità non è più un’opzione ma un imperativo. In questo scenario, la Mokka GSE Rally diventa il simbolo di una transizione epocale, capace di conciliare la ricerca della prestazione con la necessità di ridurre l’impatto ambientale. Ecco che il regolamento eRally5 entra in gioco come garante di equilibrio: uniformare le performance tra i partecipanti e contenere i costi strutturali, offrendo una base tecnica comune e favorendo la competitività anche tra i team più giovani.
Il cambio di passo è evidente anche nella scelta della piattaforma: dal 2026, la ADAC GSE Rally Cup dirà addio alla Corsa Rally Electric per abbracciare la nuova era della Mokka GSE Rally. Una vettura che nasce strettamente legata alla versione stradale – motore, inverter, batteria e cablaggi sono condivisi – ma che promette di regalare emozioni paragonabili a quelle di una Rally4 tradizionale. Una scommessa tecnica che punta a contenere costi e tempi di sviluppo, sfruttando la versatilità della piattaforma elettrica di serie senza sacrificare la competitività. D’altronde, la versione stradale della Mokka GSE, già commercializzata a 35.495 sterline e capace di uno scatto 0-100 km/h in soli 5,9 secondi, rappresenta una solida base su cui costruire il futuro delle competizioni.
Non meno significativa è la scelta di affidare il volante a Ioan Lloyd, giovane pilota selezionato come volto della rinascita rallistica di Vauxhall. Per lui, la ADAC GSE Rally Cup sarà solo l’inizio di un percorso pensato per valorizzare i talenti emergenti: il vincitore della coppa potrà infatti accedere all’ADAC Opel Rally Junior Team e misurarsi nel Campionato Europeo Rally Junior con una Corsa Rally4. Un’occasione unica per crescere in un contesto internazionale, sfruttando un format che unisce formazione e competizione ai massimi livelli.
Ma, come spesso accade quando si abbraccia l’innovazione, non mancano le sfide. La transizione a un rally elettrico monomarca pone interrogativi concreti sulla gestione logistica: i tempi di ricarica durante i trasferimenti, la necessità di infrastrutture di ricarica rapida capillari e la sicurezza termica delle batterie in condizioni di stress rappresentano ostacoli tutt’altro che trascurabili. I team dovranno affrontare investimenti iniziali considerevoli, con ripercussioni sui budget e sul numero di iscritti. E se da un lato l’entusiasmo per la prospettiva di competizioni a zero emissioni locali è palpabile, dall’altro non manca la cautela dei puristi, ancora legati al fascino inconfondibile dei motori endotermici, al loro sound e alle sensazioni di guida che sanno regalare.
Per gli organizzatori della ADAC GSE Rally Cup, la sfida sarà quella di trovare il giusto equilibrio tra sostenibilità e spettacolarità, senza mai perdere di vista l’obiettivo di formare e promuovere i giovani talenti europei. Il regolamento eRally5 rappresenta la cornice ideale per uniformare le performance e rendere il campionato accessibile, ma nei prossimi mesi l’attenzione sarà tutta rivolta alla definizione delle specifiche tecniche di omologazione e al calendario delle prove, oltre che al monitoraggio dell’accoglienza pubblica e della capacità logistica degli enti organizzatori.
La storia di Vauxhall nel motorsport è costellata di successi iconici: dalla Chevette HS/R e Nova Sport degli anni ’80, passando per la presenza dominante nel British Touring Car Championship con Cavalier GSi e Astra Coupé negli anni ’90 e 2000. Il passaggio al rally elettrico non è altro che il naturale proseguimento di un’eredità che si rinnova, mantenendo intatto l’impegno della casa britannica nel promuovere valori di innovazione, competitività e rispetto per l’ambiente. In questo contesto, la Mokka GSE Rally e Ioan Lloyd diventano i simboli di una nuova generazione pronta a raccogliere il testimone, con la certezza che il futuro delle corse passa – inevitabilmente – per la strada dell’elettrificazione.
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