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Università e ricerca: arrivano i fondi per l'automotive

Di Giuseppe Cutrone
Pubblicato il 29 lug 2011
Università e ricerca: arrivano i fondi per l'automotive
Firmato a Roma un protocollo d'intesa tra il Ministero dell'Università e della Ricerca e la Regione Piemonte: in arrivo 90 milioni di euro.

Firmato a Roma un protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Università e della Ricerca e la Regione Piemonte: in arrivo 90 milioni di euro.

È stato firmato ieri l’accordo tra la Regione Piemonte e il Ministero dell’Università e della Ricerca che porterà l’erogazione di 90 milioni di euro di fondi per potenziare la formazione universitaria e post-universitaria per la ricerca in Piemonte, denaro la cui fetta più importante sarà destinata al settore dell’auto.

Il protocollo d’intesa firmato a Roma dal governatore Roberto Cota e dal ministro Mariastella Gelmini avrà una durata triennale e prevede lo stanziamento di 50 milioni di euro da parte della Regione, mentre i restanti 40 milioni arriveranno dal Ministero.

Il denaro andrà a finanziare lo sviluppo di tecnologie in diversi settori come quello energetico, quello aerospaziale, quello delle nanotecnologie e delle biotecnologie e, ovviamente, anche quello automobilistico. Proprio quest’ultimo avrà le maggiori risorse, che saranno utilizzate per la realizzazione di motori ibridi di nuova generazione, nonché per lo sviluppo di moderne vetture elettriche, senza dimenticare il design, da sempre uno dei fiori all’occhiello della produzione automobilistica italiana. Allo studio ci saranno anche nuove soluzioni per l’infotainment di bordo e per nuovi materiali il cui obiettivo sarebbe quello di diminuire il peso dei veicoli rendendoli più efficienti.

Ad essere interessata agli sviluppi di questo importante passo è ovviamente anche Fiat, chiamata nei prossimi anni a ridurre il gap nei confronti dei principali produttori mondiali per quanto riguarda l’offerta di propulsioni alternative come sistemi ibridi o full electric. Non è infatti un mistero che la casa italiana si sia concentrata negli ultimi anni su soluzioni sicuramente più praticabili e di sicuro ritorno economico nell’immediato come l’alimentazione GPL o metano, lasciando però scoperto il settore dell’alimentazione elettrica che si annuncia molto promettente nel medio e lungo periodo.

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