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Una Tesla sull’Everest: ricarica a benzina e sfida alle altitudini

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 19 mag 2025
Una Tesla sull’Everest: ricarica a benzina e sfida alle altitudini
Un'idea innovativa: una Tesla con generatore a benzina affronta il viaggio verso il Monte Everest, dimostrando adattabilità EV in ambienti estremi.

Nel cuore delle altitudini himalayane, un’iniziativa straordinaria ha portato una Tesla a sfidare i limiti dell’infrastruttura elettrica e della mobilità sostenibile. In Cina, un ingegnoso proprietario ha trovato una soluzione innovativa per affrontare il problema della ricarica in una delle aree più remote e inospitali del pianeta: il Monte Everest. Con un’idea tanto audace quanto pratica, ha trasformato il suo viaggio elettrico in una dimostrazione di adattabilità e determinazione.

Una Tesla molto particolare

La chiave del successo? Un generatore a benzina da 8kW, installato con precisione sul retro della vettura. Questo dispositivo, munito di una targa regolamentare per la conformità alle normative locali, è stato collegato alla Tesla tramite una presa multipla e il caricatore standard. Nonostante le difficoltà dovute all’altitudine di 5300 metri, il sistema ha fornito una potenza di ricarica stabile di 3kW, sufficiente per garantire circa 19 chilometri di autonomia per ogni ora di funzionamento. Questo ha permesso al conducente di affrontare il percorso senza la necessità di una ricarica completa, un’operazione che avrebbe richiesto quasi 10 ore.

E i costi della modifica?

L’investimento per questa soluzione innovativa è stato sorprendentemente contenuto: circa 2800 yuan, equivalenti a 390 dollari. Inoltre, il costo operativo si è mantenuto su un livello accessibile, pari a 1 yuan (14 centesimi) per chilometro percorso. Tuttavia, il sistema è stato concepito esclusivamente per situazioni di emergenza, come la mancanza di stazioni di ricarica nelle vicinanze, e non come una soluzione di utilizzo quotidiano.

Non sono mancate le critiche a questa impresa. Alcuni esperti hanno sottolineato che, tecnicamente, non si tratta di un veicolo elettrico a autonomia estesa, poiché il generatore non è in grado di ricaricare l’auto durante la marcia. Inoltre, il costo chilometrico è significativamente più elevato rispetto alla normale ricarica elettrica disponibile in Cina, che si attesta intorno a 0,4 yuan per chilometro. Nonostante ciò, l’esperimento ha dimostrato che anche in condizioni estreme, i veicoli elettrici possono essere adattati per affrontare sfide apparentemente insormontabili.

Questa avventura ha aperto un dibattito sulle potenzialità e i limiti della mobilità elettrica in aree prive di infrastrutture adeguate. Il proprietario della Tesla, soddisfatto del risultato, ha già annunciato nuovi piani per esplorazioni future nelle zone disabitate del Tibet. Questo tipo di iniziative non solo evidenzia la necessità di migliorare le infrastrutture di ricarica, ma stimola anche la discussione su come rendere i veicoli elettrici una scelta praticabile per i viaggiatori più audaci.

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