Una inchiesta rivela: alle donne piace "ibrido"
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Da un sondaggio promosso in Germania da Continental emerge che il pubblico femminile è più attento degli uomini alle tematiche ambientali
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Per le fraulein d’oltralpe, il rispetto dell’ambiente, il crescente prezzo del carburante, bonus statali e riduzione delle tasse di possesso sono un argomento ben più allettante delle prestazioni, del piacere di guida e della linea.
In poche parole: amanti dell””ecologico”, attente all’ecosostenibilità. Il pubblico femminile, se intervistato sui temi scottanti dello sviluppo dell’automobile, rivela sempre di più un animo “pulito”. Lo svela un recente sondaggio condotto dalla Continental, il maggiore produttore tedesco di pneumatici. L’inchiesta, partita nello scorso Marzo, è stata organizzata in una serie di interviste a 1000 automobilisti in Germania, interpellati sulle rispettive conoscenze in materia di ecologia connessa all’utilizzo dei veicoli a motore.
Dal sondaggio, è emerso che in Germania il pubblico sta diventando sempre più sensibile alle tematiche ambientali e sulle tecnologie “ibride”. In termini percentuali: rispetto a un precedente studio, effettuato l’anno scorso, indicava che, fra le donne, la percentuale di automobilisti che potevano dimostrare una minima conoscenza dell’argomento “ibrido” (ovvero: in grado di spiegare che per “ibrido” si intende un motore elettrico in aiuto a un propulsore di tipo “tradizionale”) è cresciuta del 36 per cento.
Come dire: un terzo in un anno. Un risultato che fa ben capire come l’applicazione di energie alternative all’automobile sia più che mai presente. E però, occorre considerare che in Germania l’argomento “ecologia” è ben radicato nella cultura comune: è lì che trovano le prime applicazioni molte delle tecnologie per la salvaguardia dell’ambiente; non a caso, dal sondaggio commissionato dalla Continental è emerso che, nel pubblico femminile, una donna su due è già orientata all’acquisto di un’auto “ibrida”. Il motivo? Una maggiore attenzione nei confronti dell’ambiente, prima di tutto.
E questo, sempre secondo l’inchiesta, anche a discapito del piacere della guida: solo per l’11,2 per cento delle donne intervistate ha dichiarato che questo assume un ruolo chiave nella scelta del veicolo. I motivi? Oltre all’attenzione per l’ambiente, anche il crescente prezzo del carburante e la possibilità di ottenere incentivi statali all’acquisto e riduzioni delle tasse di possesso. Come si vede, tutto il mondo è paese…
Per fare un paragone: fra i “colleghi” maschi, la priorità alle sensazioni che si provano nella guida di un veicolo a motore tout court (a benzina o gasolio) sale al 19 per cento (mentre l’attenzione all’ambiente “scende” a un – al confronto – misero 12 per cento). E se, come si diceva, una donna su due acquisterebbe una vettura “ibrida”, solo il 28,4 per cento degli uomini si è dichiarato interessato. In ogni caso, questo dato risulta comunque in crescita: nel 2008 si attestava sul 27 per cento.
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