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Un albero di Natale a 315 Km/h: la follia firmata Hennessey [VIDEO]

Di Fabrizio Gimena
Pubblicato il 25 dic 2025
Un albero di Natale a 315 Km/h: la follia firmata Hennessey [VIDEO]
Hennessey Performance ha raggiunto 315 Km/h con una Corvette ZR1 2026 dotata di un albero di Natale sul tetto a Chase Field.

Nel cuore del Texas, dove la passione per i motori si intreccia con la voglia di stupire, Hennessey Performance firma un nuovo capitolo della sua ormai iconica Christmas Tree Run. Un evento che, anno dopo anno, trasforma una semplice sfida di velocità in un appuntamento irrinunciabile per appassionati e addetti ai lavori. E questa volta, la scena è tutta per una protagonista d’eccezione: la Corvette ZR1 modello 2026, affidata alle mani esperte di Spencer Geswein, pilota che ha saputo spingere il concetto di performance oltre ogni limite convenzionale.

Sul rettilineo della pista di decollo del Chase Field Beeville, la tensione era palpabile. Non solo perché si stava per tentare un nuovo record, ma anche perché sul tetto della supercar svettava un vero e proprio albero di Natale, addobbato con oltre 200 luci scintillanti. Un dettaglio che, da solo, basterebbe a far storcere il naso ai puristi dell’aerodinamica, ma che qui diventa simbolo di un modo tutto texano di vivere l’automobile: tra spettacolo, tecnica e un pizzico di follia.

La Corvette ZR1 protagonista di questa impresa non è certo una vettura qualunque. Sotto il cofano pulsa un twin turbo 5.5 liter V8 capace di erogare 1.064 cavalli e ben 828 lb-ft di coppia. Numeri che fanno tremare i polsi e che, anche con un carico tanto insolito quanto scenografico, hanno permesso a Geswein di toccare la strabiliante velocità di 315 Km/h. Un risultato che supera il precedente primato, fissato nel 2022, quando una Venom 1000 su base Mustang aveva fermato il cronometro a 309 Km/h, confermando come la ricerca del limite sia nel DNA di Hennessey Performance.

Ciò che colpisce, però, non è solo la cifra raggiunta, ma la filosofia che anima questa sfida. L’albero di Natale non è un semplice vezzo estetico, ma una vera e propria provocazione tecnica: dimostrare che, anche con un elemento così ingombrante e apparentemente penalizzante, la vettura può mantenere prestazioni di assoluto rilievo. Non a caso, nella configurazione ZTK track pack e priva dell’addobbo natalizio, la stessa Corvette ZR1 ha raggiunto i 206 mph, fermata solo dalla lunghezza della pista. Un delta che evidenzia come, nonostante le apparenze, l’aerodinamica della supercar sia stata solo marginalmente compromessa.

Non mancano, ovviamente, le voci critiche. C’è chi sottolinea i rischi di simili imprese, specie quando si tratta di carichi non certificati e di operazioni condotte fuori dai contesti tradizionali. Hennessey Performance, però, non lascia nulla al caso: l’albero era saldamente ancorato, l’intera operazione è stata seguita da personale altamente qualificato e ogni veicolo che esce dall’officina texana è sottoposto a rigorosi test al banco, oltre a essere omologato per l’uso stradale e coperto da una garanzia triennale. Una cura per il dettaglio che si riflette nella reputazione di un’azienda attiva dal 1991 e con oltre 16.000 veicoli rielaborati all’attivo.

Resta però un aspetto su cui la stessa Hennessey Performance invita alla riflessione: il dato della velocità massima, pur impressionante, non è stato certificato da enti indipendenti come il Guinness World Records. La società stessa parla di “believed to be the fastest”, ovvero “ritenuto il più veloce”, lasciando intendere che fattori come le condizioni ambientali e la strumentazione utilizzata possano influire sui risultati finali. Una precisazione che aggiunge un tocco di trasparenza giornalistica e che alimenta il dibattito, sempre acceso, sulla validità dei record auto-dichiarati nel panorama automobilistico internazionale.

A suggellare questa edizione della Christmas Tree Run, le parole di Alex Roys, presidente di Hennessey Performance, che ha definito l’impresa “una perfetta conclusione di un anno straordinario”. D’altronde, ciò che era nato come “uno stunt natalizio pazzo” è oggi diventato una delle tradizioni più attese e seguite dell’azienda, capace di coniugare performance estreme e intrattenimento in una formula che non smette di far discutere e sognare.

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