Dal bollino rosso al nero: il calendario del traffico di Natale 2025
Il periodo delle Festività Natalizie 2025 si preannuncia come una vera e propria prova del nove per la viabilità italiana, con un movimento previsto di ben 35 milioni di veicoli lungo la rete autostradale. A trainare questa ondata di spostamenti sarà soprattutto il Sud, dove si stimano picchi fino al 25% in più rispetto alle medie stagionali. In questo scenario, Anas gioca un ruolo chiave nella gestione della circolazione e nella predisposizione delle misure di sicurezza, mobilitando oltre 2.800 operatori e rafforzando la comunicazione attraverso strumenti digitali e presidi sul territorio.
Non sorprende che il famigerato bollino rosso sia ormai una costante nelle giornate clou, ma quest’anno, a far tremare automobilisti e autotrasportatori, sarà soprattutto il bollino nero previsto sull’A22 del Brennero tra il 26 e il 29 dicembre, quando la direttrice nord-sud si trasformerà in un lungo serpentone di auto, bus e mezzi pesanti. Non meno critica la situazione su arterie storicamente congestionate come l’A1, l’A14 e l’A2 del Mediterraneo, dove i flussi saranno intensificati da partenze intelligenti e rientri dell’ultimo minuto.
Chi si metterà in viaggio dovrà tenere a mente alcune regole d’oro. Innanzitutto, il rispetto dell’obbligo di pneumatici invernali o, in alternativa, di catene da neve a bordo: una dimenticanza che, oltre a mettere a rischio la sicurezza propria e altrui, può tradursi in sanzioni salate e in una sosta forzata in caso di maltempo improvviso. L’attenzione alla dotazione del veicolo, insieme al controllo della pressione degli pneumatici e dei livelli di liquidi, rappresenta il primo passo per evitare brutte sorprese in viaggio.
In un’epoca in cui la tecnologia è diventata alleata imprescindibile dell’automobilista, VAI e Panama – le app ufficiali di Anas – si confermano strumenti indispensabili per monitorare in tempo reale la situazione del traffico, ricevere notifiche su incidenti o lavori in corso e individuare percorsi alternativi. Un consiglio da non sottovalutare: programmare la partenza fuori dalle fasce orarie di punta può fare la differenza tra un viaggio sereno e una giornata passata in coda.
Il calendario delle criticità parla chiaro: il fine settimana a cavallo di Santo Stefano, con il venerdì 26 dicembre, il sabato 27 e la domenica 28, vedrà sulle principali direttrici nazionali una vera e propria marea di veicoli, con stime di 8-9 milioni di passaggi al giorno. Particolare attenzione andrà rivolta al tratto settentrionale dell’A22 del Brennero, dove il traffico in direzione Nord rischia di raggiungere livelli record. Ma il controesodo non sarà da meno: il 4 gennaio 2026, giorno dei grandi rientri dopo l’Epifania, si annuncia come una delle giornate più impegnative, con bollino rosso tendente al nero verso i principali centri urbani.
Non solo automobili: le limitazioni per i mezzi pesanti, in vigore il 25 e il 26 dicembre dalle 9:00 alle 22:00, puntano a ridurre i rischi e a favorire la fluidità del traffico nei momenti più delicati. Resta fondamentale, per tutti gli utenti della strada, il rispetto delle distanze di sicurezza, dei limiti di velocità e la massima attenzione alla guida, evitando distrazioni che, in condizioni di traffico intenso, possono avere conseguenze gravi. In caso di emergenza, soprattutto su code prolungate, è essenziale segnalare la propria posizione e lasciare sempre libero il corridoio per i mezzi di soccorso.
Il Sud e le Isole si preparano a un vero e proprio stress test per la logistica locale, i servizi di emergenza e il rifornimento di carburante, con un impatto diretto anche sulle attività commerciali che, grazie all’incremento dei flussi, possono contare su una stagione natalizia particolarmente vivace. Per i gestori della viabilità e per le squadre di pronto intervento, invece, si tratta di una sfida organizzativa che richiede pianificazione meticolosa, rapidità di risposta e capacità di adattamento alle variabili meteo e alle eventuali criticità impreviste.
Le misure adottate da Anas – dalla comunicazione tempestiva all’impiego di tecnologie avanzate come Panama e VAI, passando per la presenza capillare degli operatori lungo le tratte più esposte – mirano a contenere disagi e pericoli, pur nella consapevolezza che, durante le festività, il rischio di congestione non può essere azzerato. Il consiglio, per chi si mette in viaggio, è di non lasciare nulla al caso: informarsi, pianificare, dotarsi di tutto il necessario e, soprattutto, armarsi di pazienza. Perché il Natale, sulle strade italiane, è sempre un banco di prova dove prudenza e preparazione fanno la differenza.
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