Non chiamatela solo Yaris: ecco la nuova arma segreta di Toyota
Nel panorama delle sportive moderne, c’è chi insegue e chi osa tracciare nuove strade. Ed è proprio qui che la GR Yaris M di Toyota si fa largo, forte di un debutto che sa di ritorno alle origini e, insieme, di rivoluzione tecnica. La piccola belva nipponica con motore centrale ha conquistato la scena nella sesta tappa del Super Taikyu Series a Okayama, superando la prova di resistenza con un risultato che lascia il segno: tre ore di gara, oltre 400 cavalli scaricati a terra e un prestigioso terzo posto assoluto. Un traguardo che non nasce per caso, ma da mesi di sviluppo certosino e da una visione chiara: portare la sportività Toyota verso nuovi orizzonti, senza mai dimenticare la tradizione.
La GR Yaris M, svelata in anteprima mondiale al Tokyo Auto Salon di gennaio 2025, rappresenta molto più di un semplice esercizio di stile. Si tratta di un vero e proprio laboratorio su quattro ruote, pensato per affinare soluzioni tecniche inedite e spingere al limite la filosofia racing della Casa. Dopo un periodo di rodaggio intenso, segnato dalla necessità di domare le tipiche insidie delle auto a motore centrale – freni, sterzo e comportamento dinamico in primis – il team Toyota ha finalmente raccolto i frutti di un lavoro meticoloso. Il successo nella gara endurance di Okayama è il primo, concreto segnale che la direzione intrapresa è quella giusta.
Sotto il cofano pulsa il cuore della rivoluzione: il nuovo propulsore G20E, un quattro cilindri 2.0 turbo capace di erogare oltre 400 cavalli nella sua configurazione base. Un motore che, già di per sé, promette numeri da supercar, ma che cela un potenziale ancora maggiore: grazie a un turbocompressore maggiorato, la potenza potrebbe spingersi ben oltre i 600 cavalli, aprendo scenari finora impensabili per una compatta sportiva di questo segmento. Non solo prestazioni, però. Il G20E fa parte di una nuova generazione di propulsori Toyota, presentata a maggio 2024, pensata per essere più compatta e leggera, con dimensioni ottimizzate per favorire soluzioni aerodinamiche sempre più sofisticate. Una vera e propria rivoluzione, che punta a rendere la piattaforma estremamente versatile, grazie alla possibilità di montaggio sia longitudinale che trasversale, per adattarsi a diverse configurazioni di trazione.
Un altro aspetto cruciale, che sottolinea la vocazione innovativa della GR Yaris M, è la sperimentazione con carburanti alternativi. Durante il test di Okayama, il motore ha funzionato a benzina tradizionale, ma Toyota sta già lavorando alla compatibilità con miscele E20 (20% di etanolo), in linea con la strategia globale di riduzione dell’impatto ambientale. Una scelta che, oltre a guardare al futuro della mobilità sostenibile, conferma la volontà di anticipare le esigenze di un mercato in rapida evoluzione.
Ma la vera notizia che ha fatto il giro del paddock è stata la presenza, al volante della GR Yaris M, del presidente Akio Toyoda in persona. Non un semplice testimonial, ma un pilota appassionato, pronto a mettersi in gioco per raccogliere dati di prima mano e trasmettere al team la sua visione. Le sue parole al termine della gara – “un passo avanti definitivo” – sono la sintesi perfetta di una filosofia aziendale che mette l’uomo, la passione e l’esperienza diretta al centro del processo di sviluppo. Una scelta coraggiosa, che dimostra quanto la leadership di Toyota sia legata indissolubilmente al DNA sportivo del marchio.
Dal punto di vista tecnico, la quattro ruote motrici rappresenta il vero asso nella manica della nuova sportiva giapponese. Il sistema di trazione integrale con ripartizione di coppia variabile (tra 40:60 e 50:50 anteriore/posteriore) assicura un bilanciamento superiore rispetto ai modelli GR attuali, offrendo una stabilità e una precisione di guida senza precedenti. Un upgrade che si traduce in maggiore confidenza per il pilota, soprattutto nelle condizioni limite tipiche delle gare endurance.
Nonostante il successo della prova di durata, gli esperti sottolineano che il cammino verso la perfezione è ancora lungo. Restano da affinare aspetti chiave come l’elettronica, il raffreddamento e l’impianto frenante, soprattutto per quanto riguarda la gestione del comportamento ad alte velocità, punto debole tradizionale delle vetture a motore centrale. Toyota, però, sembra avere le idee chiare: test approfonditi e sviluppo continuo saranno la chiave per consolidare il vantaggio tecnico e trasformare la GR Yaris M in un riferimento assoluto tra le sportive compatte.
Il successo di Okayama apre inoltre scenari commerciali molto interessanti. Toyota ha lasciato intendere un possibile ritorno di nomi storici come Celica e una nuova generazione di Supra “post-BMW”, oltre a una supercar derivata dalla filosofia GT3 attesa entro fine anno. Un mix di tradizione e innovazione che promette di riscrivere le regole del segmento, offrendo agli appassionati una gamma sempre più ampia e sofisticata.
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