Lexus venderà la Toyota GR GT: cosa cambia davvero

Tra i progetti più affascinanti che stanno prendendo forma nel panorama automobilistico mondiale, la Toyota GR GT rappresenta un’operazione tanto audace quanto significativa: non semplicemente un’auto sportiva, ma una vera dichiarazione d’intenti da parte della casa giapponese nei confronti del segmento delle supercar di lusso. Il debutto è fissato per il 2027, e già oggi circondano questo progetto atmosfere di grande curiosità e non poche polemiche tra gli addetti ai lavori.

Ciò che colpisce innanzitutto è la strategia commerciale adottata da Gazoo Racing, la divisione sportiva di Toyota. La macchina non sarà distribuita attraverso i tradizionali canali della casa madre, bensì esclusivamente attraverso i concessionari Lexus selezionati. Un’operazione di posizionamento che richiama alla memoria la celebre Lexus LFA di inizio anni 2010, con tutta la sua aura di esclusività e controllo della clientela. Il prezzo stimato di circa 225.000 dollari la colloca in diretta competizione con mostri sacri quali la Porsche 911 GT3 2025, segnando così un cambio di rotta decisivo per Toyota nel mercato delle prestazioni estreme.

Dal punto di vista tecnico, il propulsore è costituito da un V8 biturbo abbinato a un’unità elettrica, una soluzione che genera 640 cavalli complessivi e oltre 627 lb-ft di coppia. È proprio qui che emerge una delle caratteristiche più dibattute del progetto: l’adozione della tecnologia ibrida in una categoria dove, tradizionalmente, il motore termico puro continua a regnare sovrano. Eppure, bisogna riconoscere la logica di questa scelta, che consente di coniugare potenza elevata e rispetto delle normative ambientali, rappresentando così la visione contemporanea di come deve evolversi la supercar nel prossimo decennio.

La struttura meccanica rivela un approccio senza compromessi alla leggerezza e alla rigidità. Il telaio in alluminio, i pannelli in fibra di carbonio e l’utilizzo sapiente di materiali compositi trasformano la GR GT in un’opera di ingegneria automobilistica dove ogni dettaglio è stato meditato con attenzione ossessiva. L’assistenza elettrica non è una semplice aggiunta, ma un elemento integrato nel sistema propulsivo, pensato per garantire risposte pronte e un’erogazione di potenza fluida e controllata.

Parallelamente al progetto stradale, Gazoo Racing sta sviluppando una variante denominata GT3 destinata alle competizioni internazionali. Questa versione rappresenta una visione quasi speculare della berlina da strada: priva dell’assistenza elettrica, ancora più leggera, dotata di elementi aerodinamici aggressivi e pensata per trasferire il know-how dalla pista alla strada e viceversa. È un approccio intelligente che permette di sviluppare soluzioni tecniche in un ambiente controllato come la corsa, per poi affinare e adattare gli insegnamenti al prodotto destinato ai clienti.

Le reazioni nell’industria rimangono profondamente divise. Gli entusiasti salutano con favore l’arrivo di una sportiva giapponese con specifiche veramente competitive nel segmento premium. I puristi, tuttavia, storcono il naso per l’ibridizzazione, percependo come una rinuncia l’assenza di un motore termico in forma pura. La distribuzione limitata, d’altro canto, pone interrogativi legittimi sull’accessibilità e sulla capacità del progetto di costruire una base clientelare consona alle ambizioni di Toyota.

Nei prossimi mesi, l’attenzione sarà catalizzata dalla pubblicazione dei dati definitivi su peso, prestazioni e accelerazione: numeri che determineranno non solo il successo commerciale della nuova ammiraglia di Gazoo Racing, ma anche il suo potenziale collezionistico nel lungo termine. Un esame di realtà che dirà se questa audacia strategica rappresenta il futuro o una costosa illusione.