Toyota GR GT: il nuovo V8 Hybrid rivoluziona la supercar giapponese
Quando si parla di rivoluzioni nel mondo delle quattro ruote, è impossibile non volgere lo sguardo verso il Sol Levante, dove Toyota ha deciso di riscrivere le regole del gioco con la sua nuova supercar. Non una semplice evoluzione, ma un vero e proprio stravolgimento concettuale che parte dal cuore pulsante della vettura: il motore V8 Hybrid da ben 641 CV e 850 Nm di coppia. Un progetto che, ancora una volta, conferma la capacità del marchio nipponico di sorprendere, mettendo al centro la ricerca della maneggevolezza e dell’equilibrio dinamico, elementi che fanno la differenza quando si cerca la perfezione su strada e in pista.
Dimenticate la classica sequenza ingegneristica: qui si è partiti dalle esigenze della futura GR GT, disegnando ogni componente in funzione della sua posizione ideale all’interno della vettura. Una scelta coraggiosa che, oltre a garantire una distribuzione dei pesi pressoché perfetta, consente di abbassare il baricentro come mai visto prima in una supercar stradale. L’approccio di Toyota è tanto pragmatico quanto visionario: il motore non viene semplicemente “calato” nello chassis, ma nasce per essere parte integrante di un insieme armonico, in cui ogni dettaglio dialoga con il successivo.
Il risultato? Una posizione anteriore-centrale per il propulsore, che rappresenta la sintesi di anni di studi su assetto e comportamento dinamico. Ma la vera chicca sta nella compattezza: il nuovo V8 Hybrid non è solo potente, ma anche incredibilmente contenuto nelle dimensioni. L’angolo tra le bancate è stato studiato al millimetro per ridurre l’altezza complessiva, mentre i turbocompressori trovano posto tra le stesse bancate, ottimizzando la fluidodinamica e riducendo le perdite di energia. Una soluzione che permette di sfruttare al massimo la spinta, mantenendo al contempo una silhouette bassa e filante, perfetta per una vera supercar.
A fare la differenza, però, non è solo la tecnica pura. Toyota ha lavorato con maniacale attenzione anche sull’esperienza sensoriale: l’eredità della leggendaria Lexus LFA si fa sentire in un sound che emoziona, frutto di un lavoro certosino sull’impianto di scarico. Ogni variazione di regime viene restituita con una fedeltà rara, capace di coinvolgere pilota e spettatori, sia tra i cordoli che nella guida di tutti i giorni. Un dettaglio? Forse. Ma è proprio su questi dettagli che si gioca la partita dell’eccellenza.
Sul fronte della lubrificazione, la scelta del carter secco è un altro segno distintivo: una soluzione che consente di contenere la coppa dell’olio e ridurre l’altezza del motore, a tutto vantaggio della posizione e della sicurezza in condizioni estreme. La corsa di 83,1 mm e l’alesaggio di 87,5 mm per una cilindrata di quasi 4 litri completano un quadro tecnico di assoluto rilievo, in cui ogni componente è stato ottimizzato senza compromessi.
Ma la vera magia arriva quando si parla di trasmissione: la transaxle a otto rapporti, integrata nel differenziale posteriore, rappresenta il non plus ultra in termini di efficienza e sportività. Qui trovano posto non solo il cambio automatico, ma anche il differenziale autobloccante meccanico e la sezione elettrica ibrida, a dimostrazione di quanto sia avanzato il livello di integrazione raggiunto. L’adozione di un convertitore di coppia al posto della classica frizione a bagno d’olio garantisce una fluidità di marcia superiore, anche alle basse velocità, rendendo la GR GT una compagna ideale sia per le scorribande in pista che per la guida di tutti i giorni.
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