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Century, il marchio anti-elettrico di Toyota che punta a Rolls e Bentley

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 3 dic 2025
Century, il marchio anti-elettrico di Toyota che punta a Rolls e Bentley
Toyota crea il marchio Century per competere con i top del lusso. Gamma attesa con motori a combustione e ibridi performanti, incluso un V8 ibrido e un 2 litri turbo.

«Sì, avrà un motore». Una dichiarazione che suona quasi come una provocazione nei tempi che corrono, quella rilasciata dal presidente powertrain di Toyota Takashi Uehara. Eppure, dietro questa affermazione apparentemente banale si cela una scelta di campo decisamente coraggiosa, quella di una casa costruttrice che decide di nuotare controcorrente rispetto alle correnti dominanti del mercato automobilistico mondiale. La Toyota, infatti, non segue il filone più gettonato dall’industria del lusso, quella spinta inarrestabile verso l’elettrico totale che sembra essere l’unica strada percorribile nel segmento premium. No, la casa giapponese ha scelto di creare un nuovo marchio, il Century, pensato esplicitamente per posizionarsi al di sopra di Lexus e per competere direttamente con i colossi storici del lusso mondiale come Rolls-Royce e Bentley. Ma non attraverso batterie e silenzi elettrici: bensì affidandosi a propulsori ibridi ad alte prestazioni, complessi e affascinanti, che mantengono il rombo del motore a combustione interna.

Questa manovra strategica rappresenta una vera e propria dichiarazione di guerra alle certezze consolidate nel mercato del lusso. Toyota sa perfettamente che sta andando contro i diktat della contemporaneità, contro le normative sempre più stringenti, contro le pressioni ambientaliste. Eppure, la casa nipponica ha deciso di scommettere su qualcosa che ancora esercita un fascino irresistibile su una certa clientela: l’esperienza sensoriale di un motore vero, potente, complesso, capace di trasmettere emozioni attraverso il suono e le vibrazioni.

Il nuovo brand ultra-premium monterà architetture ibride su due livelli ben distinti. Il primo è rappresentato da un motore 2 litri turbo a quattro cilindri, abbinato a una batteria, capace di erogare fino a 600 cavalli di potenza bruta. Una soluzione già notevole, ma che viene surclassata dal secondo livello: un motore ibrido V8 dalle prestazioni straordinarie, capace di sviluppare oltre 900 cavalli, la stessa architettura destinata all’iper-sportiva GR GT. È chiaro che Toyota intende offrire non uno, ma due diversi livelli di esclusività e di prestazione, permettendo ai clienti di scegliere il grado di rarità che desiderano.

Naturalmente, le voci circolate tra gli appassionati più accaniti evocano il ritorno di un V12 leggendario, quello che equipaggiava la vecchia Century e che continua ad affascinare gli enthusiast di tutto il mondo. Al momento, però, non emergono evidenze concrete in questa direzione, anche se il richiamo nostalgico rimane potente e suggestivo. Quel che è certo è che Toyota sta costruendo una narrativa basata sulla complessità meccanica, sulla tradizione, sull’esclusività di architetture che sempre meno case costruttori osano proporre.

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