Toyota Celica, il ritorno: la coupé giapponese con 400 CV sfida le supercar
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Quando si parla di Toyota Celica, il pensiero corre immediatamente alle grandi imprese delle auto sportive giapponesi, a quelle coupé sportive che hanno fatto sognare generazioni di appassionati con il loro carattere deciso e le prestazioni di razza. Ma oggi, il nome Toyota Celica è pronto a scrivere un nuovo capitolo, lasciando da parte la nostalgia per abbracciare una rivoluzione tecnica e stilistica che promette di scuotere il panorama delle vetture ad alte prestazioni. La Casa di Nagoya, fedele alla sua tradizione di innovazione e audacia, si prepara infatti a lanciare una sportiva che punta dritto al cuore degli entusiasti, mescolando suggestioni del passato e tecnologie d’avanguardia in una miscela dal sapore inconfondibile.
Motore centrale
A far tremare i polsi agli appassionati è la scelta, tanto attesa quanto sorprendente, di adottare un motore centrale. Una soluzione tecnica che proietta la nuova Celica in un territorio fino a oggi dominato dalle supercar più blasonate, lasciandosi definitivamente alle spalle lo schema a trazione anteriore che aveva caratterizzato le precedenti generazioni. E qui Toyota non si limita a rincorrere la concorrenza: la sua nuova coupé punta a ridefinire gli standard, proponendo un’esperienza di guida autentica e coinvolgente, figlia di una meccanica raffinata e priva di qualsiasi forma di elettrificazione.
Il cuore pulsante di questa sportiva sarà un quattro cilindri turbo da 2.0 litri, denominato G20E, in grado di sprigionare 394 cavalli e una coppia massima di 550 Nm. Numeri che non lasciano spazio ai compromessi e che si fanno ancora più estremi nelle voci che parlano di una futura variante capace di toccare i 600 cavalli, un vero e proprio biglietto da visita per chi cerca emozioni forti e prestazioni da pista. In un’epoca in cui la corsa all’elettrificazione sembra inarrestabile, Toyota sceglie invece la via della tradizione, regalando agli amanti della guida pura un’auto che fa della leggerezza e della precisione il suo manifesto.
Impiego massiccio di fibra di carbonio
Determinante in questa direzione è l’ampio impiego della fibra di carbonio per la realizzazione di componenti chiave come il tetto e il cofano. Una scelta tecnica che permette di contenere il peso, esaltare la rigidità strutturale e garantire quella reattività che ogni vero appassionato ricerca in una coupé sportiva. La filosofia è chiara: ogni grammo risparmiato si traduce in maggiore piacere di guida, in una connessione più diretta tra uomo e macchina, proprio come accadeva nelle sportive di un tempo, ma con tutta la tecnologia che solo Toyota può offrire oggi.
Il percorso che porterà la nuova Celica sulle strade di tutto il mondo passa attraverso il laboratorio rappresentato dal GR Yaris M Concept, presentato in anteprima al Tokyo Auto Show 2025. Questo prototipo, vero e proprio banco di prova per le soluzioni tecniche più avanzate, sta contribuendo a plasmare il DNA della futura sportiva, affinando dettagli che faranno la differenza sia su strada che in pista. Un ritorno alle origini, ma con lo sguardo rivolto al futuro, in pieno stile Toyota.
Non si tratta però di un semplice esercizio di stile o di nostalgia. Il rilancio della Toyota Celica si inserisce in una strategia più ampia, volta a bilanciare la transizione verso la mobilità sostenibile con la volontà di mantenere viva la passione per la guida sportiva. Un equilibrio che trova le sue radici nella gloriosa eredità della Celica GT Four ST165, la leggenda dei rally che negli anni ’90 ha portato in alto il nome Toyota grazie alle imprese di Carlos Sainz. Oggi, quell’eredità viene reinterpretata in chiave moderna, con una vettura che non teme confronti e che vuole riaffermare il ruolo di Toyota tra i grandi costruttori di auto sportive giapponesi.
Un design ambizioso
Dal punto di vista del design, la nuova Celica promette di stupire anche per le sue soluzioni innovative: i designer stanno valutando due configurazioni per la parte posteriore, una con singolo portellone e una con doppio portellone. Quest’ultima, in particolare, sembra destinata a prevalere per i suoi vantaggi in termini di rigidità e accessibilità, offrendo una sintesi perfetta tra funzionalità e stile aggressivo.
Dietro questo ambizioso progetto si cela la determinazione di figure chiave come Akio Toyoda e il CEO Tsuneharu Sato, che hanno fortemente voluto il ritorno di una sportiva capace di incarnare lo spirito Toyota. Una vettura che non si limita a seguire le mode, ma che punta a riscrivere le regole del segmento, proponendo una nuova visione di supercar accessibile, tecnologica e, soprattutto, emozionante da guidare.
La nuova Toyota Celica si candida così a diventare il nuovo punto di riferimento tra le coupé sportive, un simbolo di rinascita per il marchio giapponese e una promessa mantenuta per tutti coloro che non hanno mai smesso di credere nella magia delle auto sportive giapponesi. Il futuro, questa volta, parla la lingua della passione più autentica.
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