BMW 320d xDrive: la prova su strada

Ivan Caravona
24 Giugno 2019
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La nuova berlina della Casa bavarese tiene fede alle aspettative ed è più affilata che mai

La BMW Serie 3 è una di quelle auto che per un automobilista rappresentano una certezza, un riferimento nella sua categoria, una vettura capace di abbinare tecnologia, piacere di guida e comfort di marcia. Adesso, con la settima generazione, ha compiuto un ulteriore passo in avanti e noi l’abbiamo guidata con l’inossidabile 2 litri turbodiesel da 190 CV.

Esterni: tradizione rispettata e un frontale importante

La Serie 3 mostra carattere anche attraverso le sue forme e questa settima generazione non esula dalla tradizione, certo il frontale strizza l’occhio alla sorella maggiore, la BMW Serie 5, e mette in mostra una calandra sempre più importante, mentre la coda rimane rastremata e pone in evidenza un accenno di spoiler e nuovi gruppi ottici che richiamano nella realizzazione quelli delle recenti X4 e Z4. Immancabile poi la forma a gomito del terzo finestrino laterale che disegna il montante posteriore.

Interni: tanta qualità, una nuova strumentazione e comandi vocali

L’abitacolo non cambia molto nelle proporzioni interne, anche se c’è più spazio in altezza rispetto al modello precedente, ma entrandovi si capisce che la vettura è più evoluta, più innovativa, in una parola, più moderna. Lo si evince dalla strumentazione digitale, dove è possibile reperire rapidamente ogni genere d’informazione e dal nuovo sistema d’infotainment che guadagna i comandi vocali a quali si accede semplicemente dicendo: “ciao BMW”. L’auto assiste il guidatore in qualsiasi evenienza, fornendo anche informazioni relative ai parametri della vettura durante il viaggio per controllare, ad esempio, la pressione degli pneumatici. Ovviamente, per i meno avvezzi alle novità tecnologiche c’è sempre il controller sul tunnel centrale. Il bagagliaio è di 480 litri e garantisce una capacità di carico adeguata per la categoria.

Al volante: sicura e divertente

La Serie 3 è sempre una certezza a livello di dinamica di guida e la nuova generazione lascia spazio al guidatore che può scegliere il livello d’assistenza degli ADAS mediante un comando sulla console centrale: addirittura può disattivarli totalmente o riattivarli in una volta sola. Interessante la possibilità di ripercorrere in retromarcia in maniera autonoma un percorso di 50 metri che l’auto ha precedentemente affrontato ad una velocità non superiore ai 33 km/h, in pratica potrebbe aiutare il guidatore ad uscire da una strada stretta e senza sbocco con relativa facilità. Tornando alla guida vera e propria, quello che colpisce è la precisione e la sensibilità dello sterzo, mentre il retrotreno, che sul modello a trazione posteriore entra in gioco anche sul veloce, sulla vettura della nostra prova offre emozioni più controllate grazie alla presenza della trazione integrale ad inserimento automatico. Ad ogni modo, regala sorrisi tra le curve, mentre risulta comunque comoda in autostrada. L’unico appunto riguarda la marcia sulle ormai troppo disastrate strade statali, perché l’assetto pensato per la guida non ama troppo le buche in rapida successione. Il motore si conferma adatto ad un utilizzo a 360° visto che l’erogazione è sempre pronta e progressiva grazie ad una sovralimentazione a doppio stadio che distende al meglio i 190 CV ed i 400 Nm di coppia massima. Il tutto è impreziosito dalla presenza del cambio automatico ad 8 rapporti privo d’indecisioni ad ogni andatura. Non male i consumi con una media di circa 16 km/l.

Prezzo: da 45.550 euro

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Il costo della nuova BMW Serie 3 con il motore 2 litri turbodiesel e la trazione integrale parte da 45.550 euro ed arriva ai 54.600 euro della variante MSport, ma può crescere ancora attingendo alla lista degli optional.

BMW 320d xDrive: la prova su strada

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