Mercedes-Benz GLC 350e 4MATIC Premium: la prova su strada

Valerio Verdone
17 Gennaio 2019
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Anche il SUV della Mercedes diventa ibrido ma sceglie la via del plug-in per viaggiare in città ad impatto zero visto che percorre quasi 30 km in modalità elettrica.

Ci risiamo, la via dell’elettrificazione viene seguita dalle varie case con modelli differenti e anche la Mercedes-Benz GLC è entrata a far parte di questa grande famiglia con la versione 350e 4MATIC ibrida plug-in. Si tratta di una scelta che, per certi versi, potrebbe rappresentare la soluzione ideale per chi utilizza spesso l’auto anche in città. L’abbiamo provata per scoprire come si convive con questa “Stella” a ruote alte votata alla mobilità ecosostenibile.

Esterno: la presa è nel retro

Basta un dettaglio, quella presa posizionata nel paraurti posteriore, per capire quanto la GLC ibrida plug-in sia diversa nell’anima rispetto alle sue sorelle. Eppure, a parte questo particolare, non tradisce l’anima prettamente ecosostenibile: stesso appeal, stesse linee morbide e stesso fascino. La GLC è una di quelle vetture che apprezzi ogni volta che la guardi, perché nel suo insieme morbido e avvolgente nasconde dettagli che a mano a mano vengono fuori. La grande calandra con i fari che si estendono verso i passaruota anteriori sono il frutto di un linguaggio stilistico che ritroviamo in modelli importanti come la Classe E, mentre la fiancata filante ha poco a che vedere con quella tozza e squadrata che caratterizzava la GLK, ecco rispetto alla sua progenitrice ha uno stile meno urlato ma non per questo meno piacevole, anzi. La vista posteriore vede protagonisti i gruppi ottici, mentre sul lunotto spicca lo spoiler. C’è anche un pizzico di sportività grazie all’estrattore posizionato tra gli scarichi annegati nel paraurti.

Interno: salotto buono per quattro

L’abitacolo della GLC 350e 4MATIC riprende quello delle sorelle convenzionali, quindi ospita comodamente quattro persone, offre un bagagliaio importante, precisamente di 550 litri, e vanta una plancia gradevole con le sue linee morbide in cui spiccano le tre grandi bocchette d’areazione cromate ed il controller-touchpad dall’aspetto futuristico. Molto più tradizionale la strumentazione suddivisa in due quadranti con un display al centro. Non manca lo schermo in stile tablet per gestire l’infotainment che non è così appariscente come quello degli ultimi modelli della Casa. L’ambiente è ben rifinito, come si conviene ad una Mercedes, ed il volante dalla corona spessa e tagliato in basso regala un cenno di sportività all’insieme.

Al volante: brillante e furba nei consumi

La GLC 350e 4MATIC unisce le prestazioni del motore 2 litri sovralimentato a quelle dell’unità elettrica per una potenza totale di 327 CV; questa cavalleria, unita ad una coppia di 350 Nm, conferisce alla vettura un certo brio, visto che scatta da 0 a 100 km/h in 5,9 secondi e tocca una punta massima di 235 km/h. Chiaramente, se si sfruttano tutti i cavalli i consumi ne risentono, per cui è meglio guidare la vettura lasciandosi coccolare dal comfort generale, frutto di un assetto indovinato, e di un cambio automatico che lavora in maniera fluida. In questo modo, la percorrenza media è di circa 16 km, ma l’aspetto intrigante è che con questo SUV la ricarica della batteria da 8,7 kWh avviene in poco meno di 4 ore utilizzando una presa domestica, e tutto questo assicura una percorrenza in elettrico, reale, di quasi 30 km. Per cui, in città rappresenta l’uovo di Colombo, perché il percorso casa-lavoro, o i piccoli spostamenti possono essere coperti viaggiando in modalità elettrica; mentre quando si affrontano percorsi extraurbani si possono sfruttare le potenzialità dell’ibrido, senza lo spauracchio dell’autonomia che ancora affligge le auto completamente elettriche, un vantaggio che si ritrova anche nei lunghi viaggi. A tutto questo si aggiunge la trazione integrale 4MATIC che, in condizioni difficili, rende la vita facile al guidatore.

Prezzo: 65.513 euro

La Mercedes-Benz GLC, che a dicembre 2018 ha avuto un risultato di vendita positivo sul mercato italiano rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, passando da 421 a 542 esemplari immatricolati, vede l’apporto anche della variante ibrida plug-in che, nell’esemplare provato, in allestimento Premium, ha un costo di 65.513 euro. Ma si tratta del top di gamma, che offre una dotazione completa oltre a tutta le tecnologia nascosta sotto pelle. Chissà che se già da gennaio la vettura della Stella a Tre Punte riuscirà a colmare il gap di vendite di dicembre rispetto alla rivale Audi Q5, che è stata immatricolata in 656 esemplari nello scorso mese, e se riuscirà a mantenere un vantaggio sulla BMW X3, la quale, nello stesso periodo, è stata immatricolata in 422 esemplari, compiendo però un salto importante rispetto alle 180 unità di dicembre 2017.

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