Al volante della Dacia Duster più accessoriata con tanto di trazione integrale e motore 1.5 diesel da 110 CV che favorisce una guida brillante e bassi consumi.
La Dacia Duster è un modello dal successo crescente anche nella seconda generazione, che mantiene i punti forti della prima ma offre maggiori contenuti. L’abbiamo provata con il 1.5 turbodiesel da 110 CV e la trazione integrale per avere bassi consumi e arrivare quasi ovunque.
Esterni: tutta diversa ma sempre uguale
E’ inutile, se guardate la Duster vi sembrerà che non sia cambiato niente, ma se la osservate attentamente, allora scoprirete che non c’è niente di uguale al vecchio modello se non il disegno di base. Cambia la calandra, la protezione anteriore, sono diversi i fari anteriori con la firma luminosa a LED e quelli posteriori che sottolineano la larghezza della vettura. Eppure le dimensioni sono invariante, così l’inganno visivo si continua a materializzare, ma poi si notano nuovi elementi come quello che spicca nella fiancata, si comprende che il parabrezza è stato avanzato di 100 mm e che l’auto ha subito quella fase di crescita o maturazione che era inevitabile con il trascorrere del tempo.
Interni: una nuova plancia ed un bagagliaio più ampio
Entrando nella nuova Duster si scopre che la plancia adesso è rivolta verso il guidatore, il che la rende più pratica e sportiva, il disegno è più moderno, accattivante, ed il display del sistema d’infotainment è stato rialzato di 74 mm. Completa il quadro il climatizzatore automatico che spicca in un ambiente rivisitato anche attraverso un nuovo volante, una nuova leva del cambio, e dei nuovi pannelli porta. Migliora anche la qualità dei sedili che adesso sono più comodi, la qualità delle plastiche in generale, e la capacità di carico che nella variante 4×4 è di 467 litri.
Al volante: migliora su asfalto ma è pronta all’off-road
Una volta in marcia la Dacia Duster ti mette in condizione di affrontare la guida di tutti i giorni con i vantaggi di un SUV, senza però disdegnare le gite fuori porta che comportino un fuoristrada leggero o di media difficoltà. Infatti, il suo progetto prevedeva sin dalle fasi iniziali una struttura capace di resistere alle sollecitazioni, si spiega così la presenza di un telaio e delle sospensioni anteriori rinforzate, mentre al posteriore annoveriamo una geometria multi-link. La luce a terra di 21 cm e gli angoli dalla misura molto interessante: 30° per l’attacco, 21° per il dosso e 34° per l’uscita, rappresentano un ulteriore indizio sulle sue qualità al di là dell’asfalto. Altra arma vincente è la modalità di guida “Auto” dove la trazione viene gestita dall’elettronica, ma è presente anche la voce “Lock” che ripartisce fissa al 40/60% la coppia fra i due assi. Su strada invece, questa nuova generazione di Duster è migliorata ulteriormente nel comfort grazie al grande lavoro fatto sull’insonorizzazione, ma anche lo sterzo è cresciuto nettamente a livello di precisione. Ottimi i consumi con una media di 19 km/litro nel ciclo misto senza forzare l’andatura.
Prezzo: 19.550 euro con tutto di serie
Meno di 20.000 euro, precisamente 19.550 euro, per un SUV compatto dotato di motore diesel, il famigerato 1.5 da 110 CV, di trazione integrale e di una dotazione di tutto rispetto che annovera tra gli altri accessori il clima automatico, il navigatore, i cerchi da 17 pollici, le barre sul tetto ed il sistema che rileva la presenza dei veicoli nell’angolo cieco dei retrovisori, oltre alla retrocamera. Come sempre Dacia è imbattibile sul piano dei costi, per cui la Duster è low cost solo nel prezzo, non nei contenuti.