Porsche Cayenne S Hybrid vs Volkswagen Touareg Hybrid

Yves D'Alessandro
22 Dicembre 2010
25 Foto
Porsche Cayenne S Hybrid vs Volkswagen Touareg Hybrid

Abbiamo messo a confronto le versioni ibride dei due SUV tedeschi Porsche Cayenne e Volkswagen Touareg. Tante affinità, ma personalità ben distinte.

Abbiamo messo a confronto le versioni ibride dei due SUV tedeschi Porsche Cayenne e Volkswagen Touareg. Tante affinità, ma personalità ben distinte.

Confronto su strada con due SUV importanti, il top della attuale tecnologia ibrida di casa Porsche e Volkswagen: si tratta del lussuoso Cayenne S Hybrid e dall’altrettanto valido Touareg Hybrid. Le vetture hanno rappresentato l’esordio nella categoria SUV per i due costruttori tedeschi e sfruttano appieno le sinergie rese possibili dall’appartenenza ad uno stesso Gruppo. Le due vetture appaiono comunque ben differenziate secondo i propri canoni, evidenziando in particolare la sportività e il livello di lusso raggiunti del prodotto Porsche.

La scelta di integrare la tecnologia ibrida su questo tipo di vetture ha dato origine ai modelli Touareg e Cayenne contraddistinti dalla sigla Hybrid, che abbiamo avuto modo di provare e confrontare nel traffico cittadino, ambiente normalmente meno congeniale a questa tipologia di vetture, ma che oggi rappresenta l’habitat “naturale” per la maggior parte dei SUV venduti sul mercato nazionale.

Design: parola d’ordine sportività

Non si può che rimanere positivamente impressionati dal passo in avanti fatto dal punto di vista del design delle due vetture. Porsche Cayenne ha finalmente seguito una “dieta sportiva” che, oltre ad una netta riduzione del peso fino a 185 Kg, ha avuto i suoi effetti sulle forme, slanciando il frontale e la coda della vettura. Gli interni in stile aeronautico sono estremamente spaziosi con sedili dalla profilatura impeccabile ed estremamente avvolgente che sembrano ospitare pilota e passeggero in un riuscitissimo mix tra un lussuoso salotto ed il cockpit di un jet.

Decisamente meno invasivi gli interventi che hanno caratterizzato il SUV Volkswagen, ad esclusione del frontale, dove i ritocchi di matita voluti dal nuovo corso stilistico della casa hanno ridato personalità ad un modello che fino ad oggi era apprezzato più per i contenuti che per il fascino delle sue forme. Il frontale sottolinea la nuova immagine Volkswagen grazie alla rinnovata calandra con due listelli orizzontali e ai fari dal nuovo disegno, più grandi dei precedenti e con un profilo sfaccettato che esalta la dinamicità delle linee d’insieme. 

Rinnovati anche gli interni decisamente spaziosi ed accoglienti, ma non stravolti come nel caso di Porsche Cayenne, che presentano una architettura di base tradizionale con molti particolari rivisti nell’ottica di un aspetto meno classicheggiante che segue la filosofia di aggiornamento ed alleggerimento delle linee voluta sull’intera vettura. Da un più approfondito esame delle linee la discendenza delle due vetture da un progetto comune viene rivelata dal profilo del parafango posteriore e dal disegno delle portiere che presentano gli stessi tagli ed una similare sagomatura.

Prestazioni: stesso cuore ma personalità diverse

Dal punto di vista degli organi meccanici e della motorizzazione le vetture si assomigliano moltissimo. Identiche prestazioni assolute con una velocità massima di circa 240 Km/h ed un valore di accelerazione pari a 6,5 secondi. Sullo scatto da 0 a 100 Km/h ed identiche soluzioni meccaniche che fanno raggiungere alle due vetture una potenza di ben 380 Cv e 580 Nm di coppia massima con consumi di 8,2 litri per 100 Km, ottenuti dalla combinazione dei valori del medesimo motore endotermico 3.6 V6 benzina da 333 Cv e del motore elettrico sincrono capace di erogare 47 Cv.

Il propulsore elettrico è alimentato dal pacco batterie NiMH (nichel-metallidrato) ad alta tensione posizionata nel vano di carico al posto della ruota di scorta con 240 celle provviste di sistema di raffreddamento; consente ai due SUV di scivolare via nel silenzio più assoluto fino ad una velocità di 50 km/h per circa 2 Km di percorrenza. Valori assoluti che durante la prova ci sono sembrati poco utili nel contribuire alla economia ed alla ecologicità della mobilità quotidiana, a causa della scarsa possibilità di mantenere attiva la modalità elettrica che tende a passare immediatamente il testimone al motore tradizionale non appena si sfiora leggermente di più il pedale dell’acceleratore.

Il cambio automatico ad otto rapporti, che nella Porsche viene denominato Tiptronic S, provvede ad adattarsi allo stile di guida dando una risposta diversa commisurata alle esigenze del momento. Nella Cayenne S l’arco di utilizzo e la velocità di intervento del cambio sono votati ad un uso maggiormente sportivo con un risultato gratificante anche durante l’uso dei comandi manuali posti sul volante.

Lo schema delle sospensioni, che prevede triangoli sovrapposti per l’avantreno e multilink per il retrotreno, differisce nella scelta della taratura del gruppo molla-ammortizzatore privilegiando un andamento turistico con una buona guidabilità per Touareg, commisurandosi al contempo alle maggiori velleità sportive del cliente Porsche. Gli impianti frenanti differiscono per le maggiori dimensioni utilizzate nei componenti Porsche, particolare che si fa sentire con una maggiore potenza ed una prontezza a volte fin troppo eccessiva, la corsa del pedale è talmente corta e la prontezza del comando talmente repentina da risultare addirittura fastidiosa nel traffico cittadino.

Queste differenze contribuiscono ad evidenziare le diversità tra le due vetture rendendo Touareg maggiormente adatta ad un uso pratico e spensierato, anche nel caos cittadino, mentre evidenziano la vera natura da lussuosa supersportiva di Cayenne che non lascia spazio a compromessi, impegnandosi molto di più nell’eccellere in doti dinamiche, immagine e piacere di guida assoluto. [!BANNER]

Prezzi: quasi 10.000 euro di differenza

I prezzi di 73.400 euro per Touareg Hybrid e 81.704 euro di Cayenne S Hybrid, che aumentano in maniera esponenziale se si attinge alla prestigiosa e nutrita lista di accessori, potrebbero far protendere la scelta verso la prima, ma la differenza di avere a disposizione una vettura dal considerevole blasone ed il piacere esclusivo di essere seduti nel meraviglioso cockpit di un jet piuttosto che ai comandi di un grosso SUV, potrebbero giustificare il differente esborso economico. 

Volkswagen Touareg al Salone di Ginevra 2010

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