Mini Cooper SD Clubman: la prova su strada

Yves D'Alessandro
12 Luglio 2016
190 Foto
Mini Cooper SD Clubman: la prova su strada

Un test per mettere alla prova la versione diesel Twin Turbo della modaiola ed esclusiva Mini Cooper Clubman.

Un test per mettere alla prova la versione diesel Twin Turbo della modaiola ed esclusiva Mini Cooper Clubman.

Se amate la Mini il vostro problema non è mai stato lo spazio. Ma quando le esigenze di praticità incombono o si rinuncia al modello preferito o si aspetta fiduciosi che il costruttore venga incontro alle proprie aspettative ampliando versioni e versatilità. Questo è quello che è successo in questo caso: con la più recente Clubman, la Mini si è trasformata in una wagon, o più precisamente la Mini delle wagon.

Esterni: più maxi che Mini

La crescita esteriore della Clubman rispetto alla versione che sostituisce e netta e ben definita. I 9 centimetri in più di passo e la lunghezza complessiva guadagnata fino a farle raggiungere i 4250 cm sono la soluzione ai problemi di capienza che una donna in carriera con figli e suoceri a carico può sovente incontrare. Lo stile e l’esclusività dell’allestimento sportivo Cooper SD sono la quadratura del cerchio per chi cerca sempre il giusto equilibrio tra prestazioni sportive ed economia di esercizio, misurando il tutto sulla bilancia della raffinatezza e dello stile da ostentare sempre. Esteticamente valida ed appagante, anche se un po’ appesantita dall’allungamento della carrozzeria e dai fanali posteriori di grandi dimensioni a sviluppo orizzontale, la linea della versione Cooper diesel si avvale di tutte le necessarie caratterizzazioni estetiche che danno grinta e sportività al modello, come il doppio scarico cromato e le prese d’aria supplementari di aspirazione e di estrazione. Nella vettura in prova la monotonia del lungo tetto piatto in lamiera è stata perfettamente soppiantata dall’ampio tetto panoramico apribile in vetro, un tocco di stile a pagamento che oltre ai benefici estetici contribuisce a rendere gli interni più luminosi e confortevoli. Tirando le somme una vettura dal design piacevolmente equilibrato tra l’eleganza delle cromature e la sfrontata sportività delle abbondanti finiture nero opaco.

Interni: finiture premium e British style

Anche negli interni questa Mini ostenta sempre la classica originale ed esclusiva eleganza che appartiene al modello da sempre, in più troviamo spazio e materiali di pregio che rendono ancor più esclusivo l’ambiente dove si viaggia. Il British style di Mini viene mostrato con discrezione in piccoli particolari che arredano piacevolmente l’abitacolo. Salire a bordo di Mini Clubman non è un problema, grazie alle sei aperture destinate all’accesso degli occupanti e al carico dei bagagli al seguito. La doppia porta a battente, pur avendo una soglia di carico abbastanza alta scopre bene la luce di accesso al vano, che presenta un doppio fondo utile a contenere oggetti da occultare oltre che la possibilità di parzializzare l’abbassamento dello schienale dei sedili posteriori per 2/3 sia a destra che a sinistra, esattamente con proporzione 40/20/40. Il bagagliaio di base da 360 litri può così superare agevolmente i 1000 litri. Gli interni in pelle della vettura provata sono risultati comodi ed avvolgenti, anche se non perfettamente adatti a filtrare tutte le asperità del fondo stradale trasmesse agli occupanti dall’assetto rigido. Comfort acustico e silenziosità in viaggio sono un pregio di questa vettura che nonostante il diesel, non fa mai la voce troppo grossa nei confronti degli ospiti a bordo. Piacevoli le molteplici possibilità di scelta cromatica dell’illuminazione ambientale interna, un po troppo vistoso invece il marchio Mini proiettato a terra sul lato guida che accoglie di notte in maniera molto personale il guidatore prima di salire a bordo. A centro consolle l’ampio display racchiuso nell’anellone tipico di Mini mostra coreograficamente i molteplici settaggi della vettura, oltre che il navigatore, le funzioni del poderoso impianto audio Harman Kardon e dell’infotainement. Nella vettura provata era presente anche l’head-up display, un utile ausilio alla guida a pagamento, che riduce le distrazioni del guidatore e arricchisce di esclusiva completezza un allestimento decisamente ridondante in accessori e stile.   

Su strada: una dinamica di guida personale

Nonostante la notevole massa della vettura le prestazioni parlano da sole, 225 Km/h e 7,4 secondi per passare da 0 a 100 km/h, sono un risultato che sulla carta la rende grintosa e sportiva. Se non fosse per i dati oggettivamente riscontrabili sul contachilometri le sensazioni a bordo sono ben altre e neanche l’accelerazione scandita dal fulmineo cambio sequenziale ad 8 marce sembra essere quella che effettivamente è. La tenuta di strada e il comportamento dinamico in genere si avvalgono di un assetto piatto e rigido, giustamente sportivo visti i 190 Cv del motore Twin Turbo da domare e viste le dimensioni del corpo vettura. La notevole Coppia motrice di 400 Nm abbinata con la prontezza  del già citato Cambio automatico opzionale ad 8 rapporti rendono possibile anche una guida parsimoniosa adatta a contenere i consumi soprattutto nei percorsi extraurbani. La posizione di guida si avvale di sedili abbastanza contenitivi e di un volante dall’impugnatura ergonomicamente efficace, anche se la Clubman ha di base una impostazione di guida a metà tra una station ed un crossover che non enfatizza di per sè le velleità agonistiche di chi siede alla guida. Nelle manovre di parcheggio l’ausilio della retrocamera e dei sensori risulta essere un privilegio irrinunciabile per la salvaguardia del corpo vettura.

L’esclusività ha un prezzo

Entrare nel mondo Mini non è una scelta di convenienza ma di tendenza da sempre. Mini Clubman conferma in pieno questo concetto partendo da un prezzo base della versione Cooper SD di 31.300 euro. La lista degli accessori e delle personalizzazioni sia in contenuti che nella scelta cromatica è vasta, di pari passo il prezzo finale della vettura che la rende esclusiva per allestimento ed arrivabilità. In gamma ci sono anche versioni 4 ruote motrici, la ALL 4, per chi non vuole farsi mancare proprio nulla e non si limita a pretendere solo il Cambio automatico steptronic sportivo da 2100 euro o il meraviglioso tetto panoramico da 1150 euro, entrambi presenti sulla vettura in prova. Per chi si accontenta c’è sempre la versione base One con listino a partire da 22.400 euro.

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